Raggiunsero il Passo di Winder dopo circa sei ore di cavallo. Nel viaggio Aslaif e Ronald erano rimasti immersi nelle Bianche Distese,le terre di frontiera del Nord. Come il loro nome spiegava,essere non erano altro che un'immensa pianura innevata,che copriva tutta la superficie terrestre che dava l'ingresso al nord. La neve alta inglobava in se stessa qualsiasi cosa,mentre pini ed abeti ornavano l' ambiente qua e la'. La luce dei Tre Soli di Eygon illuminava indisturbata le Distese,e riscaldava sufficientemente Aslaif e Ronald,seppure il freddo fosse secco e pressante. Avevano indossato pellicce d'orso che Ronald aveva comprato da Raul,fratello di Valerno,alla Locanda dello Spettro Ghiacciato. Queste ultime si erano rivelate fondamentali per riscaldare i due uomini durante il viaggio.
Non fecero nessuna pausa,per poter così raggiungere la destinazione il prima possibile.
Il Passo di Winder segnava la fine delle Bianche Distese,e tracciava il percorso che conduceva nel cuore del Nord. La Via del Sovrano lo attraversava nella sua interezza,come una lama che affonda fino al nocciolo di una mela.
Aslaif rimase colpito nell'osservare il Passo. Di colpo,le immense e sconfinate Bianche Distese si interrompevano in un enorme strapiombo,oltre il quale giaceva un baratro nero e infinito. Era come se la terra fosse divisa in due,il ragazzo poteva scorgere il resto della contea di Darek più a Nord. Bianco su Bianco,immerso nella nebbia serale,ma visibile. A collegare i due lembi di terra,c'era un'unica via,attaversata dalla strada che fece edificare Re Ayemar Thoremyn. Era come se il Nord fosse stato colpito da un cataclisma che lo aveva diviso in due,facendo crollare tutta la terra al suo centro,tranne quell' unico lembo superstite. Quest'ultimo era circondato,sia a destra che a sinistra,da alte colline innevate. Le increspature di esse erano vagamente visibili nel gelo.
"Quelle che stai fissando sono le Stehilm,le larghe colline che circondano il Passo di Winder. Il quale,come vedi,è l'unica via percorribile per giungere nell'altra metà del nord. Nessuno sa come si sia formato o perché,è li e basta,da sempre."
Disse Ronald vedendo Aslaif fissare il Passo.
"Siamo sicuri che ci reggerà? Voglio dire,che non crollerà al nostro passaggio?"
In risposta Ser Graymore rise
"Ragazzo,interi eserciti hanno Attraversato il Passo di Winder e nessuno è mai precipitato. È pur vero che alla Locanda abbiamo mangiato abbondantemente,ma non credo che il nostro peso sia superiore a quello di migliaia di uomini " rispose Ronald.
Poi diede di speroni "Andiamo,andrà tutto bene" disse ad Aslaif dirigendosi vero il passo,lungo la Via del Sovrano, e facendo segno al ragazzo di seguirlo.Oliver si passò la mano sulla fronte sudata,goccioline calde di sudore gli colavano lungo le guance e il naso,per poi finirgli sulla veste logora che ser Ortus gli aveva costretto ad indossare prima di partire per l'Arena ad Ovest.
Il caldo era opprimente,logorante,sfiancante. Si trovavano in viaggio da circa sei giorni e per tutta la durata di essi i tre soli di Eygon avevano incessantemente colpito i luoghi ove erano passati,riscaldandoli oltre l'eccesso.
Le giornate erano passate in maniera lenta e confusa,non era successo nulla di degno di nota. Tutte le tappe giornaliere si erano svolte alla stessa maniera; Viaggio,sosta,cibo,viaggo. Senza variazioni di continuità. Il cibo non mancava,ser Ortus ne aveva fornito molto alla loro piccola carovana. Grossi sacchi ricolmi di pane,formaggi,salumi ed otri ricolme d'acqua e vino pendevano dai fianchi del carro. Il cocchiere,non aveva detto nulla durante il viaggio,a parte sgridare i suoi cavalli. Due,per l'esattezza. Non avevano nomi,Oliver aveva sentito il cocchiere chiamarli 'bestiacce'.
I quattro cavalieri del re che facevano da scorta invece,erano ben contenti di trovarsi li,a trasportare prigionieri verso Ovest,ben lontani dall'esercito del re e dalla guerra. Si scambiavano battute e barzellette di continuo,canticchiavano e fischiettavano durante il viaggio,schernendo di sovente i prigionieri. Durante le soste di notte poi,bevevano fino ad ubriacarsi,per poi crollare dal sonno. A turno,solo uno di loro rimaneva sobrio e sveglio,per poter così sorvegliare i prigionieri e montare la guardia.
Gaor aveva scambiato qualche parola con Oliver,ma nulla di molto importante,più che altro i due passavano le giornate a fissarsi i rispettivi volti e a dormire. A loro non era concesso uscire dalla gabbia costruita appositamente per i prigionieri sulla sommità del carro. Lo spazio era decisamente poco per due uomini adulti,i due passavano tutto il tempo seduti con le spalle appoggiate alle sbarre di legno,senza cambiare posizione. Oliver sentiva la schiena paralizzata e gli doleva in maniera indicibile. Percepiva la sua spina dorsale come un piccolo bastoncino piegato che andava preso per le due estremità e tirato per bene,distendendolo e facendolo scrocchiare. Avrebbe tanto desiderato alzarsi in piedi e distendere la schiena,ma ciò gli era impossibile. La loro destinazione si trovava nell'estremo Ovest,nella contea di Traerat,dove si trovava L'Arena dei Sette Diavoli. Il cocchiere aveva deciso di non seguire la Via del Sovrano,l'immensa rete stradale che collegava tutte le città umane principali di Eygon,perché se lo avessero fatto sarebbero stati costretti a scendere a sud,verso Zedan,per poi risalire ad Ovest. Oppure sarebbero dovuti andare a Nord,attraversando la contea di Darek e le infide Terre Dell'Eterno Inverno,per poi riscendere verso Traerat. In entrambi i casi avrebbero impiegato moltissimo tempo. Il cocchiere aveva quindi deciso di tagliare l'intero reame,passando vicino alla capitale Valarth Ergor e alle città della Piana di Heind,per poi raggiungere direttamente Traerat. In quel modo avrebbero impiegato la metà del tempo. Pur vero era che la Via del Sovrano fatta costruire da re Ayemar Thoremyn rappresentava sicuramente il percorso più sicuro da seguire,v'erano infatti diverse pattuglie di guardie reali o sottoposte ai conti delle varie regioni che sorvegliavano la Via,proteggendo i cittadini,commercianti e viandanti che ogni giorno la percorrevano. Decidere di ignorare la strada e avventurarsi nelle terre selvagge di Eygon comportava non pochi rischi.
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L'Eclissi Di Eygon: L'altra faccia del Demone
Fantasyin un reame fantastico dove magia,bestie mitiche e demoni oscuri si alternano a congiure, tradimenti e lotte per il potere. Un reame nel quale nulla si dà per scontato ed ognuno lotta per i propri obbiettivi, dove il potere rappresenta solo il primo...