Capitolo 3: Costrizione

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Si svegliò in preda al terrore,gridando.
L'ulrlo fu così forte da far impennare Titano,il quale,nitrendo spaventato,fece cadere Aslaif al suolo.
L'impatto con la neve gelida fece riacquistare rapidamente i sensi al giovane,il quale si ritrovò immediatamente ricatapultato nel mondo reale.
Aveva il viso completamente immerso nella neve bianca e soffice. Nonostante il freddo,per qualche istante Aslaif provò sollievo. L'enorme e bianco strato lo avvolgeva quasi completamente,come per proteggerlo dalla sua stessa mente che senza sosta lo tormentava,e che poco prima lo aveva torturato mostrandogli in sogno l'incarnazione delle sue paure. Ma la neve era più fredda,quasi più forte del dolore. Aslaif desidero' di rimanere li per sempre,a congelare. Non ce la faceva più. Erano giorni che si ripeteva sempre la stessa lenta,inesorabile tortura. Non poteva concedersi tregua,ne riposo. Solo eterno,insaziabile,dilaniante dolore.
'È tutta colpa mia,me lo merito'. Penso' Aslaif.
'Mia madre e mia sorella sono morte per colpa mia,perché le ho abbandonate. Mio padre è morto confidando nella promessa che gli avevo fatto. Credendo che le avrei protette. Invece me ne sono andato,le ho lasciate sole. E ora sono morte. Sono tutti morti. Ed io sono destinato a rimanere intrappolato in questo mondo,a soffrire e pagare le mie colpe'
Ser Ronald interruppe i suoi pensieri.
"Aslaif! Stai bene?" Gli gridò girandolo su un fianco.
"Ti sei addormentato a cavallo e nello svegliarti hai gridato. Il tuo cavallo si è spaventato e ti ha fatto cadere,per fortuna la neve è alta in questa zona"
Disse poi il cavaliere,cominciando a togliere la neve e i frammenti di ghiaccio dal volto di Aslaif.
"Che cosa hai sognato?" Domandò poi Ronald.
'Non ho sognato,Ronald,ho visto semplicemente le mie colpe prendere vita' penso' Aslaif
"Non lo ricordo" disse poi,mentendo,al suo Maestro.
Ronald Graymore fece un'espressione particolare,era come se nei suoi occhi si potesse leggere che in fondo aveva capito. Non credeva a quanto aveva detto Aslaif,ma allo stesso tempo non considerava necessario in quel momento affrontare ulteriormente l'argomento.
"Bene,allora" disse poi il  cavaliere del nord.
"Avanti,alzati. Abbiamo della strada da fare. A circa un giorno di cavallo da qui c'è una locanda. Potremo rifugiarci li per riscaldarci e rifocillarci. Poi proseguiremo il viaggio per Darek."
Alzandosi,Aslaif si rese conto,guardandosi intorno,che era l'alba. Il sole era da poco giunto ad illuminare il mondo  e l'Eclissi era da poco terminata. In cielo,si potevano vedere i tre soli spuntare lentamente portando luce,mentre il sole nero dell'eclissi completava la sua rotazione e si posizionava dietro il sole centrale. Tutt'intorno  era neve ed arbusti. Qualche filo d'erba verde scuro si intravedeva qua e là,ma nulla in confronto con le verdi distese della Valle. 'Valle che ora non esiste più ' ricordo ' la mente ad Aslaif.
Silenziosamente,i due uomini rimontarono sui rispettivi cavalli.
Salendo su Titano,Aslaif percepi' che l'animale era agitato. Evidentemente si era preoccupato del  fatto che il suo cavaliere era precipitato al suolo. Ed inoltre probabilmente il cavallo percepiva il dolore del suo padrone. Si conoscevano da molti anni  ed un tacito ma profondo legame li univa.
"Tranquillo,Titano,sto bene" sussurro' Aslaif facendo una carezza sul collo nero del cavallo.
"Dove siamo esattamente?" Chiese poi Aslaif a Ser Ronald. Parlando al suo maestro direttamente per la prima volta dopo giorni.
Tirando le rendini del suo cavallo bigio,Ronald scruto' l'orizzonte. Poi disse; "Beh,siamo al confine con le Bianche Distese. Ormai ci troviamo nelle terre governate dal Conte di Darek." Per un istante Aslaif percepi' un lieve sorriso accennarsi sul volto di Ronald.
"Benvenuto al nord,Ragazzo" gli disse.

Il vento soffiava dolcemente e sollevava la stoffa blu della tenda del re con delicatezza,quasi non volesse rovinarla.
Arylos e Kefast Erdurras fissavano l'imponente tendone con aria di ammirazione.
"E dunque eccoci qua" sussurro Arylos "Due fratelli,vecchi E cadenti,che hanno servito due signori che si sono fatti la guerra,ed ora si trovano a servire lo stesso re"
Kefast sorrise al fratello
"Per quanto mi riguarda ho sempre desiderato la distruzione del duca Horas. Ogni cosa che ho fatto per lui l'ho fatta in previsione di questo momento,il momento in cui l'avrei distrutto. Non l'ho mai servito fedelmente,a differenza tua con i re ai quali hai offerto il tuo consiglio."
"Avevo dimenticato quanto fossi perfido e calcolatore,fratellino" rispose Arylos.
Gli Erdurras erano una famiglia proveniente dalle terre ad est di Eygon. Erano originari delle Lande Dorate,la Regione più ricca del regno con capitale Eryal,la città dorata. Le lande dorate erano ricche di miniere d'oro e d'argento,inoltre era possibile trovare in quei luoghi giacimenti di pietre preziose. Quarzi,rubini,Topazi,smeraldi e ametiste erano solo alcuni dei materiali e pietre preziose che si potevano trovare nelle lande.  La ricchezza di quel luogo era impareggiabile in tutta Eygon e le famiglie che ci nascevano godevano di benessere economico non indifferente.
Gli Erdurras erano una di queste famiglie. Originaria di Eryal,la capitale,la famiglia Erdurras era sempre stata occupata nella gestione dell'oro. Erano banchieri,si occupavano di gestire e distribuire l'oro proveniente dalle miniere di Ylharn. Marion Erdurras,capostipite della famiglia,era stato il banchiere personale dell'alto sacerdote Doryan il Sommo,nell'era delle Leggi.
Da lì la famiglia Erdurras aveva acquisito un'enorme ricchezza,nonché grande importanza in tutte le Lande Dorate. Erano e sono tutt'ora una delle famiglie più importanti  ed influenti dell'est di Eygon.
Gli Erdurras sono soliti fare molti i figli,i quali prendono spesso strade diverse,oppure rimangono ad Eryal aiutando a gestire i possedimenti di famiglia.
Nel caso dei fratelli Arylos e Kefast,avevano lasciato la loro casa quasi subito,per crearsi la loro carriera in politica. Entrambi erano finiti a fare i consiglieri di potenti signori di Eygon. Kefast aveva servito il duca Otyun Kyramon e suo figlio Horas,mentre Arylos era riuscito  ad arrivare nel palazzo reale e a prendere servizio sotto re Titus Zexar,padre dell'attuale re Skyler.

L'Eclissi Di Eygon: L'altra faccia del DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora