Sono passati due giorni da quando Newt è uscito di casa l'ultima volta.
Due giorni da quando ha incontrato quel ragazzo fastidioso, sfacciato e tremendamente bello. Sarebbe una bugia dire che Newt non ha pensato a lui. Forse avrebbe dovuto accettare il suo..invito ad uscire?
Ma che gli passa per la testa?
Newt scaccia subito via quell'assurda idea e decide che è arrivato il momento di prendere una boccata d'aria. Così, chiama il suo migliore amico- forse l'unico vero amico che abbia mai avuto.
«Qui parla Minho, chi va là?»
Risponde una voce allegra all'altro capo del telefono e Newt sorride involontariamente. Uscire con Minho gli farà bene.
«Hey amico, sono io, Newt» il suo tono di voce è decisamente meno energico ed allegro di quello dell'amico.
«Newt, fratello! Ma che fine hai fatto? Sei sparito negli ultimi giorni! Ho provato a chiamarti ma non hai m-» la parlantina di Minho viene interrotta da Newt.
«Si, lo so, scusa. Sono stato...impegnato.»
Impegnato forse non è proprio il termine adatto, considerando che è stato chiuso in casa a fissare il soffitto negli ultimi giorni.
Il suo flusso di pensieri viene interrotto dalla voce dell'amico, che ha iniziato a parlare senza sosta come sempre.
«Oh, a chi lo dici! Sto aiutando mamma con la ristrutturazione del salotto, sai come è fatta quella donna. Comunque ti sento un po' giù di morale, tutto bene, amico?» chiede finalmente, riprendendo fiato.
«Terra chiama Newt, ci sei?»
Ecco che Newt si è perso per l'ennesima volta tra i suoi pensieri.
«Si, scusa, pensavo. Comunque, non direi, no. Io e Mike ci siamo lasciati. Cioè, non proprio visto che non lo sento e non lo vedo da quando l'ho beccato mentre si scopava un tipo, ma direi che è una giusta motivazione per lasciarsi, no?»
Lo dice tutto d'un fiato, sperando che l'amico non faccia ulteriori domande.
Ovviamente non succede come Newt spera e Minho inizia a fare un interrogatorio.«Che cosa??! Ma scherzi? Io lo uccido quello stronzo! Brutto pezzo di merda, chi si stava scopando? Dove li hai beccati? E quando li hai beccati? Oh mio Dio, ma tu gli avevi appena detto di amarlo!! Oh. Mio. Dio. Lo uccido.»
Newt a questo punto sorride, perché anche se si sente uni schifo, Minho riesce sempre a farlo stare meglio.
«Senti, che ne dici se stasera usciamo e ne parliamo con calma, magari?Birra e ali di pollo piccanti?»
Propone, conosciendo già la risposta dell'amico.
«Ma certo che mi va, fratello! Sono da te alle otto, passo e chiudo, ciao!» dice velocemente Minho per poi riattaccare, senza dare il tempo a Newt di salutarlo a sua volta.
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Minho arriva con la sua vecchia jeep sotto casa di Newt con dieci minuti di ritardo perchè "questo vecchio catorcio non ne voleva sapere di partire" , al che Newt spera che si decida a rottamarla il più presto possibile, perchè quella povera jeep non ne può proprio più.
«Non potrei mai abbandonarla, fratello! Ho perso la mia verginità in questa jeep!» esclama Minho con ogni sognanti, probabilmente ricordandosi della sua prima volta.
«Lo so, me lo ripeti ogni volta, Minho.» dice Newt rassegnato all'idea che l'amico non si liberarà mai quel rottame.
«Solo perchè tu continui a ripetermi di rottamarla!» continua Minho, indignato.
Durante il tragitto Newt racconta a Minho di Mike e dell'altro tipo, che Minho decide di battezzare "brutto vaccone" riuscendo a strappare ancora una volta un sorriso a Newt.
Decidono poi di non parlarne più per tutta la serata, Newt vuole evitare di deprimersi ancora e Minho vuole aiutare l'amico a dimenticarsi di quello stronzo del suo ex.
Sono arrivati al loro pub preferito, a Soho. È in una via non molto affollata, è tranquillo e si mangia bene. In più, ci lavora come cameriera una ragazza carina a cui Minho fa il filo da circa un mese.
«Questa è la volta buona che mi lascia il suo numero, te lo dico io!»
Minho sfoglia il menù senza leggere effettivamente, visto che lui e Newt sono lì per le famose ali di pollo piccanti.
«O magari è la volta buona che ti rovescia qualcosa addosso, l'ultima volta hai rischiato di avere salsa barbecue tra i capelli!» dice Newt ridacchiando.
Si sente decisamente meglio, quasi si dimentica dei giorni passati. Quasi.
«Ah, ma che dici. C'é feeling, non puoi negarlo. Ma stasera non la vedo, uff.»
si lamenta Minho guardandosi intorno.«Chiama un cameriere qualsiasi, muoio di fame» dice Newt portandosi le mani allo stomaco che comincia a brontolare.
«E va bene»
Minho fa cenno ad un cameriere alle spalle di Newt, e questo si avvicina velocemente al tavolo.
«Ciao ragazzi, cosa vi porto?»
Quando Newt alza lo sguardo, quasi si soffoca con la sua stessa saliva.
È Thomas.
«Oh hey, ragazzino! Beh adesso capisco perchè hai rifiutato il mio invito l'altra giorno.» dice Thomas, col solito sorrisetto fastidioso.
Sta guardando Minho, adesso. Bene, pensa Newt, adesso ci proverà con Minho? Non che possa biasimarlo, certo: Minho è davvero un bel ragazzo, asiatico, con un bel sorriso, sempre in forma, con i muscoli particolarmente in vista stasera, visto la maglietta a maniche lunghe che porta un po' troppo attillata.
Newt è quasi invidioso di Minho e del suo corpo, lui è così magro che quei pochi muscoli che ha neanche si notano.«Voi vi conoscete?» Minho sembra confuso.
Mentre Thomas sorride a Newt, quest'ultimo sembra parecchio infastidito dalla sua presenza.
«In realtà non so come si chiama il tuo amico, è scappato via senza neanche dirmi il suo nome l'ultima volta.» Thomas si finge dispiaciuto -o forse lo è davvero?- mentre si rivolge a Minho, che crede di aver finalmente capito la situazione.
«Oh, amico, dove sono finite le tue buone maniere?»
Adesso anche Minho ha un sorriso sghembo in volto e Newt cerca di fulminarlo con gli occhi.
«Io sono Minho, e questo è Newt, amico»
Minho fa le presentazioni ed è sicuro che Newt lo ucciderà a fine serata.Intanto Thomas si presenta a Minho e Newt nota uno sguardo quasi complice tra i due.
«Bene, avete finito? Io ho fame, siamo venuti qui per mangiare»
La serata non sarà tranquilla come Newt aveva previsto.
Hello everybody!
Che dire, adoro Minho. Caso chiuso.
E Thomas cameriere lo vedo bene, ma ho altri piani per lui ayee
Btw Diner Soho è un locale che esiste for real in London dove ho mangiato ali di pollo piccanti (è stato come mangiare un pezzo di inferno, non tollero il piccante ma avevo fame, capitemi) e dove mi sono innamorata di un cameriere, un ragazzo troppo figo con skinny neri strappati e camicia in flanella. Lo amerò per sempre.
Chiudendo l'angolo cazzi miei di cui non frega niente a nessuno, spero che il capitolo (leggermente più lungo dei precedenti) vi piaccia.Adieu 🌼
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Six Months [Newtmas]
Fanfiction«Woah, okay, almeno smettila di fissarmi in questo modo o potrei fraintendere!» Non solo è fastidioso, pensa Newt, ma è pure sfacciato. «Non ti sto fissando. E non mi hai chiesto un accendino poco fa? Mi sembra che tu ne abbia uno.» dice Newt indica...