18. Encounters

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«Se un muscolo viene allungato, l'allungamento trova una resistenza data dalle forze elastiche e da quelle viscose. Queste caratteristiche viscoelastiche si possono modificare nell'unità muscolo tendinea e se ciò avviene si dice che il corpo ha capacità...»

«Coraggio, ce la puoi fare.»

«Capacità... triceratope?»

«Tixotropiche

«Ah, è troppo difficile! Non me lo ricorderò mai!»

Va avanti così da un'ora.
Minho aveva chiesto -o meglio, aveva supplicato Newt di passare il pomeriggio insieme per aiutarlo a studiare e Newt aveva chiaramente accettato di aiutare l'amico.
Ma dopo tre ore di studio ininterrotto di cui un'intera ora era trascorsa ripetendo lo stesso singolo paragrafo un centinaio di volte, nessuno dei due ragazzi pareva farcela più.

«Minho, siamo bloccati su questo paragrafo da quasi un'ora. » si lamenta Newt portandosi entrambe le mani alla testa che inizia a fare male.

«Non ce la faccio più, non mi entra in testa. Basta, per oggi chiudiamola qui.»

Minho chiude il libro poco delicatamente e poi va a buttarsi sul suo letto, sprofondando la faccia tra i vari cuscini.

«Mi scoppia la testa.» dice Newt, mentre si alza finalmente dalla sedia e stira i muscoli indolenziti della schiena.

«Vieni qui, sdraiati un po'. Facciamo un pisolino.» lo invita l'amico, battendo una mano sul materasso del suo letto a due piazze.

«Non possiamo dormire adesso, sono le sette di sera. Oh cavolo, devo vedermi con Mike tra un'ora.» si rende conto Newt guardando l'orologio appeso alla parete.

«Ugh, che palle questo Mike.» sbuffa Minho.

«È il mio ragazzo, Minho.»

«Purtroppo.» commenta il moro a bassa voce, ma facendosi sentire comunque dall'amico.

«Non ho mai capito questa tua avversione nei confronti di Mike.» confessa Newt, sistemandosi la sciarpa intorno al collo.

«Non è avversione. Semplicemente credo che non siate fatti per stare insieme. E lui è un po' un coglione. E fastidioso. Ed egocentrico. Oh, e traditore.»

«Minho.» lo riprende Newt.

«Che c'è? Sei il mio migliore amico. Credo semplicemente che tu possa trovare di meglio. Meriti di meglio, Newt.» spiega il ragazzo, alzandosi finalmente dal letto e accompagnando Newt giù per le scale.

«Io e Mike stiamo bene insieme.» risponde Newt.

«Certo, come dici tu.»

Newt sbuffa e Minho getta gli occhi al cielo; poi dà una pacca sulla spalla all'amico.

«Scusa. Se tu sei felice con Mike, se credi che sia quello giusto» dice mimando delle virgolette con le dita «allora sono felice per te.» gli sorride.

«Grazie.» ricambia il sorriso Newt, uscendo sul vialetto di casa dell'amico.

Minho lo ringrazia un'ultima volta per l'aiuto con lo studio, poi si salutano con un abbraccio e Newt va via.

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Natale è ormai alle porte.

Quest'anno Gally ha proposto di passare la vigilia di Natale tra amici a casa sua.

Mike non sarebbe stato in città per Natale, poiché come ogni anno sarebbe partito per Dublino con la famiglia, dove sarebbe rimasto fino all'anno nuovo; ricevuta questa notizia, Gally aveva prontamente invitato Thomas alla serata, e Thomas aveva chiesto di invitare anche Brenda, cosa a cui Gally non aveva detto no, chiaramente.

Six Months [Newtmas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora