20. December 24th

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Vigilia di Natale, casa di Gally.
Ore 10:47 p.m.

«È un tacchino! Un tacchino con i pattini! No, aspetta, è un pollo sultano!!» urla Minho, saltando sul divano.

«Ma dove diavolo lo vedi un tacchino? E che sarebbe un pollo sultano!?» urla di rimando Newt, esasperato, gesticolando col pennarello in mano.

«Scendi dal mio divano, animale!» urla Gally a Minho, colpendolo sullo stinco con un cuscino.

«È una libellula!» urla poi Teresa, indicando il disegno di Winston.

«Esatto! Abbiamo vinto ancora!» annuncia Winston, abbracciando la ragazza.

Giocare a Pictionary era sempre stato così. Un casino.

Newt, Gally, Minho, Brenda e Alby erano finiti in squadra insieme.
Newt, in un modo o nell'altro, finiva puntualmente e disgraziatamente in squadra con Minho, che non ne azzeccava una e faceva solo un gran baccano.
Thomas, Teresa, Harriet e Winston formavano invece l'altra squadra, che aveva già vinto quattro volte di fila in ben due giochi diversi.

«Basta, cambiamo gioco. Qualcosa dove non ci sia bisogno di squadre, possibilmente.» supplica Newt, buttandosi a peso morto sul divano.

«Ah, siete dei perdenti!» dice Winston, mentre batte il cinque ai suoi compagni di squadra che sorridono vittoriosi.

«Min, però davvero, come cavolo fai a vedere un tacchino in quell'orrendo disegno che ha fatto Newt?» chiede Gally, inclinando la testa da un lato, sforzandosi di vedere quello che aveva visto l'amico nel disegno di Newt.

«Hey! Non è orrendo!» si lamenta Newt «Scusate se non sono un artista come Thomas.» dice incrociando le braccia al petto, sentendosi offeso.

«E dai, non fare così, ragazzino! La tua libellula non è poi così male. Insomma, potrebbe sembrare una gallina, ma mai un tacchino!» lo punzecchia Thomas, facendo ridere tutti.

«Non meritate la mia arte.» dice Newt con fare solenne, trattenendo una risata.

«Va bene, va bene. Pausa. Chi vuole altro eggnog?» propone Gally, alzandosi dal bracciolo del divano su cui era seduto e andando verso la cucina.

Tutti alzano la mano e Teresa e Harriet si offrono di aiutare il ragazzo a riempire i vari bicchieri e portarli agli amici.

«Adesso propongo di giocare a Obbligo o Verità!» dice Minho tutto contento.

«È un gioco stupido da quattordicenni.» gli risponde Brenda con fare annoiato.

«Non è stupido, è divertente.» ribatte il ragazzo, scocciato.

«Stupido. E infantile. E noioso.» continua Brenda, incrociando le braccia al petto.

«Dai Brenda, ci divertiamo!» cerca di convincerla Harriet, una volta tornata dalla cucina insieme a Gally e Teresa con un vassoio con dei bicchieri pieni.

«Está bien. Jugamos este juego.» concede la ragazza con poco entusiasmo.

«Ti dispiace parlare una lingua comprensibile a tutti?» le dice Minho gettando gli occhi al cielo.

«Ha detto va bene, giochiamo.» traduce Newt mentre sorseggia la sua bevanda alcolica.

«Giochiamos, alloras!» dice quindi Minho imitando un penoso accento spagnolo.

«Tonto.» mormora Brenda, facendo ridere Newt sotto i baffi.

Si dispongono tutti seduti a cerchio per terra, con le gambe incrociate.

Six Months [Newtmas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora