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[32] best I ever had, hips don't lie you make me wanna *mossa* one more night

CHER'S POV

Entro nella sala e sorprendo un uomo dell'altezza simile a quella di Harry osservare dei titoli di alcuni libri in una libreria da parete.

-Ehm. Uh. Buonasera.- esito un attimo prima di avvicinarmi lentamente. L'uomo si gira di scatto, regalandomi un sorriso caloroso.

-Ciao, tu devi essere Cher.- dice mantenendo il sorriso. Ha la carnagione olivastra, i pochi capelli che gli sono rimasti in testa sono di un nero corvino e non sono presenti tracce di peli nel suo volto.

Alcune rughe spuntano ai lati dei suoi occhi quando sorride e, se non fosse per l'arredamento intimidatorio, non sembrerebbe affatto un uomo cattivo.

-Siediti, per favore.- mi indica una sedia davanti ad una scrivania nera, difronte ad un'altra poltrona, suppongo sua.

Qualche attimo dopo sospira e si siede sulla poltrona davanti ai miei occhi.

-Parlami di te.- dice lui appoggiando le mani sulla scrivania. Mi passo la lingua sul labbro inferiore per inumidirlo e guardo l'uomo dai lineamenti familiari negli occhi.

-Mi Chiamo Cher Wilson.- inizio e lui sospira.

-Ho detto qualcosa che...- chiedo ma mi interrompe.

-No, no. Wilson hai detto, di cognome?- mi guarda.

-Sì beh è il cognome di mia madre. - spiego e l'uomo annuisce. -Ho sedici anni.- continuo e lo vedo prendere una penna.

-Ma tra un mese ne compieró diciassette.- parlo senza una metà, non so cosa voglia sapere di me.

-Frequento un liceo qui a Sydney e vivo con mia madre in un appartamento. - parlo e lui gioca con il bottoncino della penna facendo un rumore irritante. Mi guarda incuriosito e quando inizia a scendere con lo sguardo mi sento leggermente a disagio.

-Ti posso fare qualche domanda, fiorellino?- mi guarda alzandosi e annuisco.

-Sei vergine, Cher?- alza il sopracciglio e sussulto un attimo arrossendo.

-No, signore.- rispondo abbassando lo sguardo. Lui non dice nulla e non posso vedere la sua espressione dato che il mio sguardo é fisso sul pavimento in marmo nero.

-Sei dipendente da qualche cosa? Bevi spesso?- torna a sedersi dopo aver preso un quadernetto marrone.

-No io ho bevuto solo qualche volta.- ammetto ricordandomi la sera in cui ho fatto sesso nell'auto di Zayn con lui.

-Sei una brava ragazza, quindi.- ridacchia e sorrido. -Più o meno.- aggiunge con la voce rauca e arrossisco nuovamente.

-Ti piacciono le corse, Cher?- mi domanda poi.

-Le corse?- ripeto la domanda guardandolo e poi penso alle corse clandestine.

-Non ne ho idea. Non ne ho mai vista una.- sorrido piano e lui fa lo stesso.

-Vedi, qui l'associazione si basa sulle gare. La cosa non è legale, lo sai, suppongo. Quindi noi non possiamo permetterci di avere persone che sono a conoscenza di tutto e non ne fanno parte, mi segui?- alza il sopracciglio.

-Sì, sì la seguo.- rispondo obbediente guardandolo.

-Quindi direi che anche tu potresti iniziare a far parte di questa grande- si ferma un attimo -Famiglia.- conclude sorridendo.

-Certo.- annuisco.

-Ovviamente, all'inizio tutti sono un po' titubanti sulla questione delle gare, ma prima di arrivare a ció ci sono alcuni passaggi.- continua. Io lo guardo e annuisco ogni tanto, giusto per dare l'idea che lo seguo.

-Il primo passaggio, il più fondamentale, è ottenere la fiducia dell'associazione.- ripone la penna con cui stava giocando prima in un bicchiere in ferro dove tiene varie cianfrusaglie.

-Il secondo é imparare le tecniche, per guidare dovrai stare per un po' di tempo al fianco di un guidatore che ti insegnerà come fare.- spiega e la mia mente vola ad Harry. Harry, io e lui nell'auto, lui che mi insegna e dopo poco la mia mano che inizia a viaggiare verso la sua gamba, avvicinandosi all'interno coscia per poi... Penso di aver trovato l'argomento per il tema di letteratura.

-Allora?- mi chiede l'uomo risvegliandomi dai miei pensieri.

-Mi scusi puó ripetere?- chiedo io imbarazzata e lui si mette a ridere.

-Ho detto, tutto questo dovrebbe riuscire in non meno di due mesetti. Resisterai?- alza il sopracciglio.

Rifletto un attimo. Quindi, dopo che avró superato questi due passaggi potró gareggiare? Non ho altre scelte.

Annuisco. -Ci sto.- affermo e lui sorride porgendomi una mano.

-Questa sera ci sarà una gara, puoi venire per dare un'occhiata. Harry dovrebbe gareggiare, se ha firmato. In quel caso, potrai già iniziare a vivere l'emozione.-

L'afferro e lui mi sorride. -Hai fatto un patto con Samir Rowan, non scordartelo.- mi ricorda e inizio ad essere preoccupata da ció.

Sorrido ritirando la mano.

-Cher, un'ultima curiosità.- dice poi.

Annullata guardandolo.

-Come hai conosciuto Harry?- domanda e mi mordo il labbro.

-Oh, lui è il mio insegnante di letteratura.- sorrido innocentemente prima di uscire dalla porta, pronta a gettarmi tra le braccia del mio papino.

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Capitolo corto scusatemi, ci ho anche messo un'eternità. SORRY.

Allora, chi è sto famoso Rowan?
Come ve lo aspettavate? Cosa ne pensate ora?

Rispondete in tante, vi ano. BOCCOLI

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