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[66] take a deep breath and let it go / leggete dopo pls è importante /

Mentre Sharon e Mary sono decisamante troppo impegnate ad osservare i pettorali di Brad - cioè, Mary è impegnata, anche se credo che pure Sharon se lo farebbe un pensierino su di lui ora che è single - rispondo ad Harry e al suo messaggio.

Io: Che genere di sorpresa?

La risposta arriva qualche attimo dopo. Il che è un buon segno, non starà facendo nulla.

Harry: tieniti solo libera i primi quattro giorni di febbraio.

Mi mordo il labbro iniziando ad agitarmi. Cosa vorrà combinare? Harry e le sue sorprese sono sempre un po'... imprevedibili. Certo, molte volte in modo positivo.

Io: Ho paura

Harry: Hehehe

Okay, ero ufficialmente spaventata. Chissà quale stregoneria starà passando nella mente di quel riccioluto.

Decido di mettere via il cellulare e pensare a godermi la serata con le mie amiche, le quali ogni tre minuti iniziano a propormi nomi osceni per il bimbo. O bimba.

•••

Esco dall'aula di letteratura, le lezioni sono davvero noiose con il supplente di Harry; per un attimo mi dimentico il motivo per il quale non insegna piú in questa scuola.

Scaccio via dalla mente quel terribile episodio mentre mi dirigo nell'aula di Inglese.

Fortunatamente anche Louis e il suo amico Ed - il ragazzo dai capelli rossi che era venuto a casa di Harry una delle prime volte che sono andata da lui - frequentano il corso, quindi avró qualcuno con cui passare l'ora.

Quando entro nell'aula vedo il moro impegnato con il cellulare, quindi mi butto sulla sedia al suo fianco facendolo sobbalzare.

-Wilson, ciao anche a te.- rotea gli occhi e gli sorrido ampiamente fiera dell'effetto causato.

Mette in tasca il cellulare e mi guarda. -Ti vedo bene. Come te la passi?-

-Bene, uh- esito per la seconda volta alla stessa domanda nel giro di ventiquattr'ore. -Tutto apposto. Tu?- Sorrido.

-Idem.- Louis accenna una risata.
Si inumidisce le labbra. -Con Edward?-

Mi irrigidisco, non mi ricordo nemmeno di avergliene parlato, o forse sí? Sono successe cosí tante cose che la mia testa potrebbe esplodere.

-Non stiamo piú insieme, peró manteniamo il contatto.- sforzo un sorriso mentendo.

Mi sorprendo nel vederlo irrigidirsi e serrare la mascella. -Ah, chiaro.-

Corrugo la fronte, ma prima che possa dire qualcosa la professoressa entra e la lezione inizia.

•••

Mancano due giorni al mio compleanno e mi sento in colpa quando Sharon mi offre di organizzare una festa a casa sua, ovvero a casa del mio ex che mi odia.

Se fosse per me, rimarrei a casa a mangiare quello schifo di torta che prepara di solito mia madre -e che non piace nemmeno ad Ashton- e guarderei qualcosa su Netflix riflettendo sul fatto che sto diventando vecchia.

-Davvero, non lo so.- borbotto apparecchiando la tavola, mentre tengo il cellulare pericolosamente sulla spalla. -Non ho nemmeno voglia di festeggiare, possiamo rimandare all'anno prossimo.- prendo il telefono aspettando una risposta da parte della ragazza.

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