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[62] do you say that i'm a sweetheart? do you say that i'm a freak?

-Brava, ora fai manovra.- fa un cenno con il capo e cambio marcia, voltandomi per controllare di non andare addosso a nessun'auto.

Dopo essere usciti dall'automobile ed essere andati via dalla strada, ci ritroviamo fuori dalla casa a camminare l'uno al fianco dell'altro accompagnati dal chiarore della luna.

-Io lo sapevo- sospira e lo guardo.

-In che senso?-

-Zayn mi aveva detto che Ashton ti sfruttava poco tempo prima della tua prima missione.- il suo sguardo è cupo e guarda la strada.

-É stato lui a dire ad Ashton di noi.- mi guarda -Avevo le mani legate, lo sai, sarei andato da lui subito ad ammazzarlo.- mormora e gli prendo la mano facendogliela estrarre dalla tasca dei pantaloni.

-Io non volevo che ti accadesse qualcosa.- biascico e mi lascia un bacio sulla testa.

-Ora non accadrà più nulla, non più.- sussurra ed annuisco, anche se avevo già chiarito con Ashton.

Rimaniamo in silenzio, il silenzio di cui parlavo, il silenzio che significa più di mille parole.

-Mi avevano ordinato di starti lontana, avrei dovuto accompagnarti da Margareth e nient'altro, ma avevo bisogno di poterti vedere di nuovo, quindi sono venuto a dirti che era morta.- Spiega ed annuisco, ricordandomi di quel giorno che aveva fretta di portarmi a casa sua.

-Quando ti ho vista con Ashton ho capito che era l'occasione per andare via. Non volevo, ho cercato di sembrare il piú duro possibile ma...- si ferma sforzando un sorriso e gli stringo la mano.

-Harry, voglio solo che tu sappia che davvero io ti-- mi zittisce baciandomi, e per un attimo mi sembra di rivivere la scena di qualche ora prima con Edward.

-Adesso è tutto apposto. - sussurra.

Riprendiamo a camminare in silenzio e guardo la forma delle nostre ombre sull'asfalto.

Harry estrae dalla tasca dei jeans scuri un paio di chiavi che riconosco essere le sue, si avvicina alla sua auto e la apre.

-Ti accompagno.- mi fa un cenno col capo e gli sorrido piano, affrettandomi verso il sedile del passeggero.

Osservo le sue mani poste sul volante, le nocche sono arrossate e piú gonfie rispetto al solito, indossa come sempre alcuni anelli e riesco a scorgere alcuni dei suoi tatuaggi sul polso per via dellla manica rimboccata.

Siamo fermi davanti ad un semaforo quando si volta nella mia direzione ed accenna un sorrisetto. Allunga una mano verso il mio volto e mi accarezza  lo zigomo con il pollice.

-Hai seguito il mio consiglio.- mormora e mi mordicchio l'interno guancia.

-Ovvero?- domando e lo vedo sorridere.

-Il nuovo taglio.- ridacchia e si gira nuovamente verso la strada allo scattare del verde.

-Sí- mormoro sorridendo e lo osservo. -Anche tu dovresti accorciarteli un po, raperonzolo.- sghignazzo e mi lancia un'occhiata premendo le labbra per sembrare serio.

-Divertente.- borbotta. -Ci penserò.-

-Dico sul serio, Harriet.-

-Cher!- mi guarda severamente.

-Che cosa c'è?- rido.

-Dacci un taglio.-
Nasce un piccolo sorrisetto soddisfatto sul suo volto.

•••

-Non credo di poter rimanere, mia madre mi aspetta.- mi guardo le gambe per evitare il contatto, se lo guardassi negli occhi non saprei dirgli di no, dopo tutto ció che é successo.

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