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[58] i know we're young and people change, and we'll may never feel the same

Le vacanze invernali sono iniziate da qualche giorno. Sono uscita con Edward più volte, si è rivelato un ragazzo gentile ed è molto carino.

Sto cercando di dimenticare Harry, ormai mi sono decisa che non lo vedró mai piú, quindi a cosa serve pensarci su?

Mi do una sistemata al trucco e sorrido, indosso un vestito color pesca ed esco di casa infilando nella borsa cellulare, portafoglio e alcuni trucchi in caso mi accada un disastro.

Da quando esco con Edward mi sento strana, indosso cose più colorate e femminili, non posso dire che peró mi senta completamente a mio agio.

Una parte di me vuole piacergli, l'altra pensa che sia meglio andarci piano.

Cammino verso la scuola, luogo dove ci siamo dati appuntamento, guardandomi in torno.

Qui a Sydney d'inverno la temperatura di aggira intorno ai 20°, quindi non c'è il rischio di morire congelati presi alla sprovvista da una valanga.

Vedo il ragazzo in lontananza e sorrido andando verso di lui.

-Ciao- gli sorrido e gli si illumina il viso.

-Hey.- ricambia il sorriso.

-Oggi devo andare dal parrucchiere.- ridacchio ed annuisce.

-Va bene, dopo ti porto io in un posto.- dice con aria misteriosa e scuoto il capo divertita.

Edward mi conduce fino alla sua auto, é moderna e di un colore scuro. Saliamo, allaccio la cintura e aspetto che parta.

-Come sta Sharon?- chiedo irrumpendo nel silenzio.

-Meglio.- sorride poco mettendo in moto. -è davvero felice che tu sia passata da noi la settimana scorsa, grazie Cher.- si inumidisce le labbra ed arrossisco lievemente.

-È il minimo.- guardo fuori dal finestrino e sospiro.

Il ragazzo fa manovra per uscire dal parcheggio e fischietta. Gli do le indicazioni per il salone e passiamo il tempo ad ascoltare in silenzio un cd fatto da lui di musica indie alternativa.

Gli indico la strada e mi fa scendere mentre va a cercare un posto per l'auto.

Mi avvicino all'edificio ed entro, salutando la donna dietro al bancone.

-Tesoro, come sei cresciuta.- mi viene in contro la donna dalle labbra laccate di rosso. Si chiama Lydia, è come la parrucchiera di famiglia quindi mi conosce da quando sono piccola.

Sorrido educatamente e dopo alcune chiacchere mi fa sedere per lavarmi i capelli.

-Sei sola o c'è tua madre?- domanda mentre inizia a massaggiarmi la cute.

-Uhm, sono qui con un amico.- spiego e la sento fare un verso d'approvazione.

-Quanti anni hai adesso?- chiede dal nulla e sorrido.

-Sedici, tra poco diciassette.- mi guardo le gambe e lei riprende con i suoi versi.

-Aah, questi ragazzi...- sento l'acqua tiepida contro la pelle e chiudo gli occhi.

-Siediti pure lí.- la donna si dirige verso una delle poltroncine davanti a noi e la seguo.

Nel frattempo Edward entra nell'edificio, gli sorrido e lui inizia a presentarsi a Lydia, che fa lo stesso.

Prima che possa accorgermene i due stanno conversando mentre lei cerca qualcosa dietro al bancone e io osservo la mia  immagine riflessa nello specchio.

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