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[65] you're already the voice inside my head

Esco da scuola e lo vedo, i capelli neri perfettamente tirati all'indietro e gli occhi azzurro cielo posati su di me. Accenno un piccolo sorriso prima di stringermi al petto i libri scolastici e scendere per la scalinata dell'entrata.

-Ciao tesoro.- sorride Edward avvicinandosi.

-Hey.- rispondo nervosa, mordendomi l'interno della guancia.

Adesso ho una chiara idea in testa di cosa voglio:

Stare con Harry.

Ed il primo passo per ottenerlo é non stare più con Edward.

-Com'è andata oggi?- il ragazzo mi lascia un bacio sulla fronte e successivamente mi guarda sorridendo.

-Bene, uh, ho bisogno di parlarti.- stringo i pugni scivolando via dalla sua presa.

Mi guarda interrogativo, ma senza nascondere il grande sorriso. -Dimmi pure. Se per caso intendi dirmi che non vuoi che organizzi feste a sorpresa, beh... io non stavo pensando proprio a nulla.- il suo misero tentativo di tenermi nascosta una festa mi fa sentire una morsa nello stomaco; ho sempre adorato le feste a sorpresa, ma non è esattamente il momento migliore per farglielo notare.

-Ultimamente non sto passando un periodo fantastico a casa, e avrei davvero bisogno di una pausa. Non sai quanto ti sia grata per essermi stato vicino in momenti come questo - abbasso lo sguardo sul mio ventre - ma ho bisogno di fermarmi a riflettere su ció che voglio.- le parole escono dalla mia bocca una dietro l'altra senza che me ne renda pienamente conto. Almeno sei andata dritta al punto.

-Aspetta...- indietreggia di un passo corrugando la fronte. -Cosa intendi dire? Che non vuoi stare con me perchè stai passando una situazione difficile o perchè non sai cosa vuoi?- i suoi occhi sono impuntati nei miei come se cercasse di leggermi nel pensiero. Per mia fortuna, non ne è in grado.

-Se stai passando un brutto momento, puoi dirmelo.- si avvicina a me come per prendermi la mano. -Possiamo risolverlo insieme. Come faremo ad essere felici quando nascerà la bambina se ai primi problemi pensiamo giá di lasciarci? È ovvio che adesso non ti sembra tutto rose e fiori, non so se sarà mai cosí, in realtà. Peró posso stare al tuo fianco e aiutarti a crescerla, perchè ti amo. E per te farei questo ed altro.-

Sto davvero mollando Edward? Voglio davvero rifiutare la certezza di avere una vita stabile? Mi sta offrendo amore e protezione e se restassi con lui nessuno starebbe a giudicare la nostra relazione.

Edward è quello di cui ho bisogno.

La frase continua a rieccheggiarmi nella testa e chiudo gli occhi cercando di non barcollare per via dei mille pensieri.

-Se invece è perchè non sai cosa vuoi, va bene. Lo accetteró.- nel suo tono non riesco a sentire convinzione, percepisco solo stanchezza. E non gli posso dare torto. Da due mesi cerca in ogni modo di attirare la mia attenzione e dopo a malapena tre settimane che ci è riuscito, si ritrova me davanti che gli dico di non volerlo piú.

-Non voglio che tu la prenda in questo modo.- riesco a dire con non so quale coraggio. -Ti voglio nella mia vita, ma in questo momento non so come. Non so se mai troveró qualcuno con il tuo cuore, Ed, ma... ho bisogno di una pausa dalla relazione. Potremmo vederci ancora da amici, finché questo periodo non sarà passato...- lascio in sospeso la voce non volendo sembrare troppo decisa.

Lui annuisce piano, si gira e se ne va. Fantastico. So che non l'ha presa bene, ma ci sarebbe stato un modo per farglielo piacere? Non credo.

-Non lo so...- la voce di Ashton mi spaventa facendomi sobbalzare, mi tappo la bocca e ascolto meglio.

-Non penso che possa durare a lungo come messinscena.- continua l'uomo, quasi mormorando, mentre mi avvicino al cespuglio da dove proviene la voce.

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