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[40] baby you light up my world like nobody else

Il resto della settimana ha fatto schifo.

Io ed Harry ci siamo limitati a classiche ripetizioni, perchè ogni giorno sapevo che la sera sarebbe potuto accadere di tutto. Il che non è successo, se non venerdì.

Ashton si è chiuso con me nel bagno mentre mia madre è andata a fare la spesa.

Ma se non hanno fottutamente un anello al dito, perchè deve stare sempre a casa nostra?

-Tesoro? No. Togli i pantaloni e mettiti questo.- la voce di Sharon mi riporta alla realtá, venendo colpita da un vestitino nero.

-Non credo sia il caso...- lo prendo in mano.

-Provatelo.-mi canzona lei e sospiro. Mi tolgo i pantaloncini e mi metto il vestito. Sharon è più formosa di me sia davanti che dietro, quindi il vestito non mi sta attillato.

Insieme alle calze nere semi trasparenti fa l'effetto di maglia lunga e mi infilo le Dr. Martens basse.

-Questo tuo look mi fa impazzire, ti bacerei.- sorride e mi limito ad annuire, cercando di sembrare gentile.

Lei ha un vestito senza spalline beige, che le fascia il busto e finisce a metà coscia.

-Sono così contenta che tu venga.- ammette avvicinandosi a me.

-Forse mi devo distrarre un po'. Hai ragione.- ridacchio guardando la ragazza.

Sharon si trucca abbastanza vistosamente, poi si offre per dedicarsi a me. Mi decora gli occhi con l'eyeliner e mi sistema con attenzione il mascara.

-Potevo farlo benissimo anche io.- ridacchio ironicamente guardandomi attraverso lo specchio.

-Non ne dubito.- Ride e dopo aver afferrato le borse, usciamo dalla stanza.

Salgo nell'auto della ragazza e guardo in alto. -Ti ricordo che io non posso bere. L'unica maggiorenne qui sei tu.- sogghigno passandomi le mani sulle gambe, toccando la calzamaglia ruvida.

-Tecnincamente, sì.- dice lei chiudendo la portiera dopo essere salita.
-Praticamente, no.- ride mettendo in moto. -Ti faró assaggiare cose buone.-

Non ho intenzione di bere e questo credo che debba farglielo presente da subito,  anche se non mi ascolterà.

Il traggitto dura una decina di minuti e Sharon mi racconta un po' del proprietario della casa, Jack, un ragazzo dell'ultimo corso, suo amico.

-Arrivate.- annuncia lei uscendo dall'auto. La seguo, incamminandomi dietro alla ragazza fino all'ingresso di una casa.

L'edificio è grande, ma non quanto il giardino che possiede anche una piscina. Ragazze e ragazzi ballano e si buttano a vicenda in acqua.

Delle casse vicino ad un piccolo gazebo al lato del guardino riproducono ad un volume esagerato un remix House di una delle mie canzoni preferite.

-Let's have another toast to the girl almighty, let's pray we stay young stay made of lightening.- canticchio ridacchiando e Sharon sorride ampiamente, facendomi strada fra la folla.

-Okay, io vado ad ispezionare l'area e a prendere da bere. Quando trovo Jack te lo presento. - dice lei urlando per sovrastare il rumore della musica.

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