Quella mattina, arrivai a scuola con largo anticipo, dato che Robert doveva essere lì molto prima dell'inizio delle lezioni.
"Arrivederci prof" Esclamai cordialmente, cercando di non dare nell'occhio.
"Ciao" Rispose lui, nascondendo un sorriso.
Mi diressi lentamente al mio armadietto e ne estrassi il libro di inglese, con tanto di evidenziatore, matita e post-it.
[...]
Presi posto affianco alla finestra, come mio solito, ed iniziai a disegnare tanti piccoli omini sul banco.
"Sky" Quasi urlò Ashton, facendomi segno con la mano di uscire dall'aula.
"Ciao" Esclamai cercando di sembrare il più allegra possibile.
"Come sta la mia principessa?" Mi chiese amorevolmente, lasciandomi un bacio all'angolo della bocca.
"Potrebbe andare meglio! Ieri ho litigato con Michael" Borbottai sottovoce, guardandomi le scarpe ormai rovinate.
"A quale proposito?" Mi chiese, stringendomi tra le sue braccia, poggiando il suo mento sulla mia nuca, facendomi sembrare ancora più bassa di quanto fossi già in compagnia di Robert.
Forse dovrei smetterla di pensare a lui.
"Cazzate" Sussurrai, stringendolo a me, sperando che in quel momento ci fosse Kyle.
Non so nemmeno io perché gli avevo risposto dicendo che erano cazzate, perché tutta questa situazione non lo era, per nulla, eppure niente mi spingeva ad aprirmi con lui, nonostante fosse così dolce e comprensibile.
"C'è dell'altro?"
"Beh, si, probabilmente, se non riesco a risolvere.... Tra un settimana... Tornerò a Londra" Sussurrai in risposta, probabilmente sbagliai l'approccio perché lui mi spinse violentemente lontano da lui, facendomi urtare contro il muro.
"E me lo dici così?" Mi urlò contro. "Ti sembra una cosa da dire così semplicemente?" Urlò nuovamente, puntandomi l'indice contro. "E ci pensi a me? E agli altri? Merda Skyler!" Continuò, portandosi le mani tra i capelli, mentre io iniziai a piangere, non aveva pensato per nulla a come mi sentissi io in quel momento, non volevo lasciare nessuno.
Senza aggiungere altro e in preda alla frustrazione e all'agitazione, si allontanò da me, lasciandomi lì, con la schiena dolorante.
Lentamente scivolai lungo il muro, fino a quando il sedere non toccò le sporche mattonelle del pavimento.
Mi accasciai su me stessa e iniziai a piangere, con le mani sul volto, non curante del dolore fisico ne degli sguardi altrui, ero distrutta dentro e nessuno lo avrebbe capito."Ma per l'amor del cielo, Clifford, non fai altro che frignare" Mi snobbò Cara, passandomi affianco per entrare in classe.
Non ebbi le forze per risponderle e così lasciai passare la sua offesa, insieme alle altre.
"Cosa ci fai qui?" Mi chiese gentilmente la professoressa di inglese.
"Mi scusi, posso restare cinque minuti fuori? È una mattinata pesante" esclamai, stringendomi ancora un po', per quanto possibile, su me stessa.
"Parlane con me" Esclamò, accovacciando si verso di me, rimanendo in equilibrio con la forza delle caviglie.
"Lei ha lezione" Commentai, più che altro per evitare di parlare, lanciandole uno sguardo innocente, ricambiato da un suo simile a quello di una madre interessata ai sentimenti del figlio.
"Può aspettare, senza la mia alunna migliore non avrebbe senso" Esclamò con un pizzico di ironia, facendomi un occhiolino.
[...]
"Mi dispiace per prima" Esclamò Ashton, abbastanza dispiaciuto, non appena sfilai le cuffiette.
In risposta alzai le spalle e continuai a leggere il mio libro, mostrando fin troppa indifferenza verso di lui.
"Hai mangiato?" Mi chiese, sedendosi al mio fianco, come se non fosse successo nulla.
"Si" Mentii, non avevo intenzione di mangiare, avevo lo stomaco chiuso, e anche la nutella mi avrebbe dato il volta stomaco.
"Vado a prendere qualcosa da bere e torno" Annunciò, baciandomi la guancia prima di allontanarsi.
Mi alzai lentamente dalla scomoda panchina della mensa, afferrai il mio libro, l'evidenziatore giallo e lo zaino.
Mi diressi con passo veloce alla porta, ed uscii dalla mensa.Mi diressi in palestra, sicuramente vuota per le prossime ore di lezione.
Una volta arrivata lì, mi sedetti esattamente al centro della palestra e ripresi a leggere, sottolineando le frasi che mi piacevano di più.[...]
"Sapevo ti avrei trovata qui"
Alzai lentamente lo sguardo e riconobbi il ciuffo moro di Calum che si avvicinava.
"Cosa ci fai qui Hood?"
"Ti cercavo... Insomma, io, Sophia ed Ashton" Precisò, sedendosi al mio fianco.
"Perché mi hai cercata qui?"
"Tu ami il silenzio, e la palestra è l'unico posto che non è stato utilizzato per tutto il giorno" Spiegò per poi alzare le spalle.
"Che ore sono?"
"Le 15:30, le lezioni sono finite da un po'"
"Devo andare" Quasi urlai, alzandomi di scatto.
"Dove?"
"Di certo non a casa da Micheal!" Risposi prima di correre via, lasciando il moro solo e confuso.
Vi comunico ancora una volta che ho un profilo in comune con jaceismyiratze (leggete la sua fantastica FF su Luke SonoUnPinguinoBiondo Hemmings) stavo dicendo, il profilo è : mikeywantmypizza <--- passateci presto✌️☺️
Vorrei dirvi di commentare in tante ma l'ultima volta che l'ho fatto mi sono ritrovata in totale 149 commenti! AHAHAH
Questo è l'ultimo aggiornamento prima dell'inizio della scuola... Non so quando aggiornerò, quindi godetevelo!
Ve se ama😘❤️
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Math Lessons [L.H]
Fanfiction"Siamo punto accapo" Urlò esasperato il professore. "Scusa, ma proprio non va" Sbuffai antipaticamente spostando con frustrazione una ciocca scura dietro il mio orecchio. "Non rispondere così al tuo professore" Sbraitò nuovamente il biondo. "Sei so...