"Buongiorno amore" Sussurrò Robert non appena aprii gli occhi.
"Mhh ciao" Mugugnai con voce impastata dal sonno.
"Dormito bene?"
"Un'amore"
[...]
"Ti suona il cellulare, dai parla con Sophia, io preparo il pranzo" Esclamò dopo aver udito la suoneria del mio cellulare.
"Come fai a sapere che è Sophia?" Gli chiesi, sconvolta, dopo aver controllato la persona che mi stava chiamando.
"Rispondile altrimenti rimprovererà anche te" Aggiunse il biondo, facendomi l'occhiolino.
"Sappi che dopo mi racconterai tutto" Esclamai ricambiando l'occhiolino.
Feci scorrere il dito sullo schermo e portai velocemente il telefono all'orecchio.
"Pronto?" Dissi solo prima che una raffica di urla mi stonassero.
"SKYLER, ESISTO ANCHE IO E PIACERE, SONO LA TUA MIGLIORE AMICA"
"Sophy" Sussurrai dolcemente, mi sarei fatta perdonare ad ogni costo. "Mi dispiace"
"TI DISPIACE UN CORNO! SAI CHE GIORNO É OGGI?"
"18 novembre" Risposi prontamente.
"Appunto" Blaterò lei, sbuffando con fin troppa frustrazione.
"ODDIO" Urlai, me ne ero completamente dimenticata. "GIORNATA S&S" Aggiunsi, continuando ad urlare, maledicendomi mentalmente per averlo dimenticato.
"Esattamente" Sussurrò lei, nella sua voce distinsi un pizzico di rancore e delusione che non mi sarei mai perdonata.
"Sophy, mi dispiace così tanto." Sussurrai a mia volta, trattenendo qualche lacrima, avevo deluso la mia migliore amica.
"Va tutto bene, ormai è andato, ti ho aspettato fino a 10 minuti fa, ma okay, ora sto tornando a casa." Esclamò lei, facendo in modo di farmi sentire ancora più in colpa.
"Ma é l'una del pomeriggio e di solito ci incontriamo alle 10.30 lì" Sussurrai abbastanza confusa, ma dopo pochi minuti, elaborai la frase appena pronunciata.
"Appunto" Ironizzò la ragazza dall'altro lato del telefono, ridacchiando leggermente.
"Non sai quanto diavolo mi dispiace, non te lo meriti per nulla, mi sento maledettamente in colpa."
"Non fa niente, davvero, divertiti col tuo principino azzurro, io ho la nutella" Esclamò scherzosamente, ero sicura che in quel momento si fosse asciugata una lacrima immaginaria.
"Identica a mio fratello, riusciti ad essere ironici anche nei momenti meno opportuni" Esclamai roteando gli occhi, mentre al momento stesso sul mio volto si dipinse un sorriso.
"Non roteare gli occhi, tesoro" Esclamò lei, dando sfogo a una risata abbastanza rumorosa.
"Tu e Mikey un giorno vi sposerete, lo so, sarà così."
"Immagina, puoi." Disse ironicamente, con un pizzico di imbarazzo nella voce.
"Scommetto Mikey che ora sei rossa come la tinta di mio fratello"
"Allora portami Mikey, non perché sono imbarazzata, ma perché voglio tuo fratello" Rispose prontamente Sophia.
"Che ne dici di venire a mangiare qui? Dato che sono barricata in casa?" Le chiesi gentilmente, aspettandomi un si come risposta.
"Veramente... Dovevo vedermi con quel coglione di tuo fratello in un bar dove lavora un cameriere figo"
"Poi sono io quella che sta sempre con Robert, se il bar si chiama Ricky molto probabilmente il cameriere figo é mio amico e MOLTO PROBABILMENTE si chiama Dylan"
"Lo terrò a mente" Rispose la ragazza ridacchiando leggermente.
"A che ora vi dovete vedere?"
"All'una"
"SEI IN RITARDO COGLIONA" Urlai prima di scoppiare a ridere.
"Corro, ciao amore, ci sentiamo" Quasi urlò prima di staccarmi in faccia.
"Bene" Sussurrai ridacchiando leggermente per la stupidità della mia migliore amica.
Che la stronzetta della mia migliore amica legga questo spazio autrice.
Salve amoriiii.
Questo capitolo lo dedico alla mia migliore amica che al momento sta parlando al telefono con me ( jaceismyiratze ) dato che ultimamente vanno di moda le scuse via spazio autrice, mi scuso con la mia migliore amica per essermi dimenticata che il 10 ottobre è il nostro giorno mensile dove passiamo il giorno assieme e ho organizzato altro quando dovevamo vederci con dei suoi amici fans di Taylor swift.
Mi dispiace tantissimo per aver dimenticato nirvana è una marca (non confondeteci è una cosa nostra) e mi sento maledettamente male per aver dimenticato ciò.
Ci tenevo a dirtelo :")
Comunque ve se ama❤️❤️
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Math Lessons [L.H]
Fanfiction"Siamo punto accapo" Urlò esasperato il professore. "Scusa, ma proprio non va" Sbuffai antipaticamente spostando con frustrazione una ciocca scura dietro il mio orecchio. "Non rispondere così al tuo professore" Sbraitò nuovamente il biondo. "Sei so...