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"Clifford" urlai entrando velocemente in casa.

Gettai lo zaino nero affianco alla porta e mi gettai sul divano immergendo la testa tra i cuscini.
Alzai velocemente il viso e non avendo sentito la risposta di Michael urlai ancora "Clifford"

"Porca puttana" imprecai silenziosamente. "Clifford" urlai ancor più forte di prima.

"Sono qui, porca miseria, ero sotto la doccia" sbraitò dopo essersi presentato in salotto con solo un asciugamano in vita.

"Susu cosa poteva succedere?" Chiesi io ridacchiando leggermente.

"Oggi viene Calum" disse solo prima di rientrare in bagno.

"Ora si spiega tutto" sussurrai lasciando ricadere la testa tra i cuscini.

[...]

"Calum" esclamai prima di battergli il cinque.

"Cosa nascondi?" Chiese lui da subito, neanche entrato in casa.

"Nulla" sussurrai iniziando a giocare con i pollici.

"Guarda che oggi ti ho vista con Ashton" esclamò, non curandosene della presenza di Michael.

"Cosa è successo?" Chiese, ovviamente, mio fratello nonostante avesse la bocca colma di cibo.

"Ricordi Ash? Quel tuo amico del quinto anno che venne bocciato?" Cercai di spiegargli al meglio chi fosse.

"Gli vai dietro da tempo" aggiunse, lo aveva capito persino lui.

"C-ci siamo messi insieme" balbettai imbarazzata.

"Avrò tanti nipotini" urlò Mikey.

"Ma fammi il piacere" risi io lasciandogli un leggere schiaffo sul braccio.

"Me li immagino tanti piccoli bambini sparsi per casa" aggiunse Calum.

"Ti ci metti anche tu ora?" borbottai io assumendo un finto broncio.

"Tu non mi hai detto tutto" esclamò Mikey di punto in bianco prima di puntarmi il dito contro.

"Ho un nuovo prof, tutto qui" risposi con disinvoltura, non mi andava di dire che era un figo assurdo.

"Sarà un vecchio rimbambito" commentò il moro.

"Sai che Robert ha preso un posto come insegnante di matematica proprio nella sua scuola?"

"Davvero?" dire che Calum era sconvolto è poco.

"Sembrate due vecchie pettegole" commentai "Mikey, ma mi sbaglio o Robert non lo vedi da un bel po'?" Aggiunsi poco dopo

"Saranno anni, devo proprio venire a scuola tua qualche giorno!" Esclamò

"Magari mi passi a prendere prima!" Aggiunsi con sorriso beffardo.

"Magari vediamo i voti a scuola, che se non vedo tutte sufficienze o più te ne torni a Londra" esclamò lasciando che un sorriso beffardo, simile al mio, si facesse spazio sul suo volto.

"Non si può fare nulla con te" borbottai scherzosa.

"Fila in camera a studiare" si improvvisò genitore drogato di studio prima di scoppiare in una fragorosa risata seguito a ruota da me e Calum.

"Il cellulare Sky!" esclamò il moro indicandomi lo zaino affianco la porta.

"Che?"

"Ti suona il cellulare"

Corsi verso lo zaino e cercai velocemente il cellulare che trovai nel portapenne, ormai rotto e pieno di dediche fatte col bianchetto.

"Pronto?" Esclamai appena cliccai il tasto verde sul desktop.

"Amore mio" riconobbi immediatamente la voce di Ashton.

"Amore" quasi urlai meritandomi delle occhiate maliziose da parte di Calum e Michael.

"Che ne dici sei ti porto a cena fuori oggi?" Chiese dolcemente.

"Dico che per me va benissimo"

"Ti passo a prendere tra due ore, ti amo"

"Ti ho detto di-" non mi fece terminare la frase che mi precedette dicendo. "non correre troppo, ma ti ho già detto che io ti amo lo stesso"

"A dopo"

"Dimmi che mi ami" quasi supplicò, anche se non potevo vederlo avevo la forte sensazione che stesse facendo il labbruccio.

"Ti a-a-adoro" balbettai prima di attaccare velocemente, senza dargli il tempo di rispondermi.

Il ti amo deve essere qualcosa di spontaneo non di affrettato, o almeno, per me.

Spazio autrice
Ciao bella gente!
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Passate susu

Math Lessons [L.H]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora