Emma
<<Che cosaaaaaaa?>> rimango a bocca aperta
Sento Mattia ridere alle mie spalle, lo guardo e lo fulmino.
<<Mi dia la chiave e tutti staranno bene>> continuo
Ora si che Mattia ride.
<<Smettila di ridere>> dico nervosa cercando il suo appoggio
<<Non ne fare un dramma dai>> mi fa serio, ma in un attimo scoppia a ridere
<<Signorina mi dispiace, non ci sono più camere libere>> mi dice l'anziano dell'Hotel
<<Ma avevo prenotato>> sbatto il pugno sul bancone
L'anziano sobbalza, e mi viene da ridere. Mattia ha ancora i bagagli in mano, poggiati per terra. Si è portato più cose di me a quanto pare.
<<Okay, okay>> faccio anche con le mani <<per lui c'è la camera?>> chiedo indicando Mattia dietro a me
<<Si, signor Bellegrandi Mattia giusto?>> legge qualcosa e poi lo guarda
<<Si, Bellegrandi>> e poi rivolgendosi a me <<Puoi prendere la mia camera Emma, anzi facciamo così, io vado a sentire qualche hotel qua vicino>>
<<La camera che mi spetta quanti letti ha?>> fa Mattia al signore
<<Un matrimoniale, ma sono due letti che si possono staccare>> fa lui guardandoci
Mattia mi guarda aspettando qualcosa. Te lo puoi scordare. Dico tra me e me.
Forse dalla mia espressione si capisce come la penso e la sua voce non tarda ad arrivare alle mie orecchie
<<Dai Memma, siamo adulti, ci dividiamo la camera, dobbiamo solo dormirci>>
<<Assolutamente no>> dico scuotendo la testa
Continua a guardarmi, con gli occhi più stretti.
<<Non sarebbe la prima volta che dormiamo nella stessa stanza>> mi fa a voce più bassa avvicinandosi. E poi a bocca chiusa gli scappa una risata.
Grandioso. Ci mancava questa.Mattia
La sento sbraitare a telefono, è in bagno e sembra mettere a posto cianfrusaglie che fanno un casino tremendo, forse con la sua amica Francesca, ma non sono affari miei.
Insomma in camera insieme a Emma, 10 giorni o forse di più non sarà facile.
È più catastrofico ciò che sta dicendo a telefono di quello che è successo in verità, ma pensavo fosse più difficile riuscire a convincerla a dividere la camera.
Certo non è facile neanche per me, non è l'unica fidanzata qui, quindi che ci desse un taglio.
Scrivo un messaggio a Sara "Sono arrivato, c'è stato un contrattempo con la camera di Emma, poi ti spiego, i letti sono separati, ti amo"
Mi risponde quasi subito "Strano, pensavo che questa volta andasse qualcosa liscio, se hai bisogno chiama, ti amo"
Per fortuna c'è un armadio, separato. Metto i miei vestiti dalla parte sinistra, e lascio lo spazio a lei.
Ho un mucchio di cose, fra Rebecca e Mamma, mi hanno riempito i borsoni. E a quanto pare ho più cose di Emma.
Sta ancora parlando a telefono, ma penso che questo sia Roberto, parla a voce bassa e la sento dire che non ne sapeva niente. Insomma si giustifica.
Separo i letti, il più lontano possibile, e mi sdraio. Accendo la tv, un canale strano, di cucina. Questo tizio sta davvero sclerando con i concorrenti. Avrei paura a stargli intorno.
Ma la donna che sta entrando in stanza è ancora più pericolosa.
<<Disfo la valigia faccio una doccia e andiamo a mangiare qualcosa va bene?-
Annuisco mentre continuo a guardare la tv.
Non la guardare. Non farlo.Sento lo scrosciare della doccia, mentre cambio canale, senza trovare qualcosa.
La tv fa proprio schifo, come mi ricordavo.
Lo spengo e prendo il cellulare, le solite cose, queste ragazzine che scrivono della "Ship" tra me e Emma. Così la chiamano loro.
Chissà poi perché. E sono anche tante.
Non ho niente contro Emma, anzi, ma non mi posso immaginare con un'altra donna che non sia Sara.
L'amore è un'altra cosa, e so cosa è.
Sarei stupido a professare qualcosa che non conosco e non ho mai provato, anzi è fin dentro le mie ossa.
Sara è arrivata all'improvviso nella mia vita, un nostro amico della Honiro ci ha fatto conoscere, è nato tutto con calma. Un pò tutto organizzato, insomma, come non piace a me, ma alla fine mi sono innamorato di lei.
Niente in confronto con la mia prima ragazza, certo forse è solo un mio ricordo che a volte prende fuoco, e che non riesco a mandare via.
Con Sara è un rapporto più maturo e stabile, e non malato come con la mia prima ragazza.
Butto il cellulare sul letto, scaraventandolo, prendo i fogli che domani ci serviranno per entrare nello studio più famoso di Milano, ma soprattutto di Italia.
Io ed Emma incideremo insieme Schiena.Emma
Ma dove sono finita, porca miseria.
La doccia è piccola ed è il minimo per entrarci e riuscire ad aprire le braccia per lavarmi.
Metto un asciugamano per terra ed esco.
Mi strucco meglio davanti al lavandino.
<<Matti devo uscire>> faccio prima di aprire la porta del bagno.
<<Vuoi che esca?>> Urla dall'altra parte della porta.
<<No basta che ti volti>>
<<Fatto>> lo sento urlare.
Esco dal bagno con l'asciugamano da sopra il petto fino alle ginocchia.
Alzo lo sguardo verso Mattia che è girato e sta scorrendo twitter nel cellulare.
È sul letto più piccolo, girato dall'altra parte <<Brí se vuoi venire in questo più grande..>> indico il letto.
<<No ma figurati, ci mancherebbe>>Mattia
<<Ho messo i miei vestiti li, se ti serve altro spazio dimmelo e sposto la mia roba>> faccio.
Emma si mette a ridere mi ritrovo a sorridere anche io, la sua risata è come sempre contagiosa.
<<Perché ridi?>>
<<Sai com'è, 45 paia di scarpe più di me, è il colmo che tu mi chieda se ti serve altro spazio>> continua a ridere.
<<A fare del bene..guarda da chi mi devo far prendere in giro>> scuoto la testa ridendo.
Sono ancora girato, la sento saltellare prima su un piede e poi sull'altro, forse si sta infilando i pantaloni.
<<Ho fatto>>
Mentre mi volto dopo aver bloccato il telefono mi accorgo che accanto alla porta d'ingresso c'è uno specchio, e scorgo Emma che sta finendo di tirarsi giù la maglia.
Devo assolutamente togliere quello specchio.
Mi volto del tutto, ha un paio di pantaloni attillati e una maglia più larga scollata dietro fino al reggiseno, e l'altra metá, al di sotto del reggiseno è trasparente con dei bottoni lungo la traiettoria della spina dorsale.
I vestiti che ha addosso le stanno a pennello.Emma
Ho messo la prima cosa che mi è passata tra le mani disfacendo la valigia, una maglia marrone chiaro un po' scollata dietro, e un paio di jeans vecchissimi.
<<Tu non ti vesti?>> faccio truccandomi allo specchio con una voce un po' storta.
<<Sono già vestito, è un'ora che ti aspetto>>
<<Che vorresti dire? Quando eri nella casetta me ne hai fatte passare di tutti i colori>>
Si mette a ridere.
Finisco di truccarmi e prendo la borsa <<Hai bisogno che ti porti qualcosa? ho spazio qui dentro>> dico fiera della mia borsa.
<<No Emma, metto tutto in tasca>> mentre si infila nella tasca posteriore dei pantaloni il portafoglio, e in quella davanti il cellulare.
Certo è imbarazzante, uscire di camera con Mattia, lasciare la nostra roba dentro..scaccio questo pensiero. Un pò mi manca Roberto, e prima a telefono ho dovuto giustificarmi fino a che non si è calmato, quando gli ho detto come stavano le cose è diventato matto, voleva chiamare l'hotel e trovare una camera che non fosse con Mattia dentro.
Forse ha ragione, l'avrei fatto anche io...dopo quello che è successo ad Amici fra me e Mattia.
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Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]
FanfictionL'amore che non si può dire.. Un bene che va oltre la pelle. Non scelto, Baci rubati e dati di nascosto, Una verità che sa di sale, meglio di una stupida bugia.. Che qualcuno non vuole ancora vedere, ma che esiste. L'amore non ferisce, non deride...