Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]

Mattia

E se non ci pensassi?
E se non smettessi?
Continuo a baciarla sulla pancia e tra il seno, la sento tremare sotto la mia bocca, e non è fierezza perché è di nuovo cascata ai miei piedi, Dio questa è beatitudine.
È Emma, ma non Emma Marrone, questa è la mia Memma, e chi l'ha fatta così le deve aver riservato un destino bellissimo.
Mio Dio quanto è bella e quanto è bella la sensazione che le provoco io.
Continuo a baciarla, sotto il seno, il suo profumo mi manda fuori di testa, e non è dolce, è semplicemente l'odore di Emma, di Casa, di questo nostro posto.
Le bacio la spalla, e il pensiero che qualcuno abbia fatto quello che sto facendo io mi manda fuori di cervello, cazzo non scherzavo quando le ripetevo che non sapevo come spiegarle che la sentivo la Mia Vergine.
Mi fermo un attimo a fissarla, solo un cretino non la guarderebbe così, e anche questo mi fa saltare i nervi, e cresce la voglia di baciarla, di rivendicarla.
Insomma cazzo, è mia o no?
<<Dimmi che va bene Emma..>>
<<Mattia..>>
Continua ad ansimare, fino a che non la bacio, fino a che i nostri respiri si fermano, e solo ora mi accorgo di quanto andavano veloci.
Le sue labbra sono il posto in cui mi sono perso l'ultima volta che l'ho baciata, ma ora, ora mi ritrovo.
Come fa a volermi ancora? Sono uno stronzo, non vado bene a nessuno, sono cattivo a volte, e lei lo sa, l'ha provato tante volte, si è spinta oltre con me è ci è cascata facendosi male, facendoci male.
Come fa ora a tremare sotto il mio sguardo e le mie carezze?
Allora ci vorremmo per sempre? Allora va bene così? Senza mai trovare un punto stabile?
Con forza la bacio e insieme schiudiamo la bocca, le sue labbra calde mi mandano via di cervello e non so più dove sono.
Chissà se prova la stessa cosa, se sa mentire dopo tutte le delusioni che ha avuto?
Mi sento un bambino che continua a rincorrere il suo animale preferito, mentre lui continua a correre più forte, a volte voltandosi verso di me, a volte curioso di scoprire cosa c'è aldilà.
Basta con queste paranoie del cazzo, la sua pelle, il suo seno sotto di me mi fa girare la testa, e ci baciamo con più forza. Ho mai voluto così tanto qualcuno?
Rivendico la sua bocca come se fosse sempre stata mia e non l'avessi potuto fare.
Stringo la sua testa tra le mie mani, mentre lei mi viene incontro e mi chiede di più.
Mi faccio ancora più spazio tra le sue gambe e la sento. Vorrei strapparle tutto quello che ha addosso, non ne posso più.
Mi stacco da lei ansimante, questa donna mi distrugge.
Mi guarda e la guardo.
Continuo a fissarla, fino a che non le bacio il seno, e lei si divincola inarcando la schiena.
<<Ferma..>> sussurro sulla sua pelle guardandola da sotto le ciglia.
Assaggio la sua pelle, che mi sembra una sorgente dopo tanti giorni che non bevevo.
Mordo il suo punto piu sensibile e lei geme.
Continuo a torturarla mentre lei rivolta la testa indietro e il suo respiro è irregolare.
Sorrido sotto la sua pelle, è bello sapere che è merito mio, che la faccio sentire io così.
Sa proprio di Emma. Quante volte ci ho immaginato così, facendo finta di godere ad ogni spinta di Sara.
Lo so è bruttissimo, infatti se ci penso mi sento una merda, ma il respiro affannoso di Emma mi riporta da lei, devo baciarla di nuovo, sentire che è vero.
È cosi piccola sotto il mio corpo, vorrei che fossimo una cosa sola, la sensazione che si ha quando una persona vorresti averla dentro, che ad abbracciarla non basta.
Mi appoggio su di lei mentre le sue braccia e le sue mani chiedono di me, entrandomi nella pelle.
Emetto un gemito quando le nostre parti più sensibili si toccano, separati dai nostri pantaloni.
Respira forte, e la bellezza di questa donna non ha fine.
Ho voglia di lei e di sentirla mia.
So che sente la mia voglia di lei tra le sue gambe, nel modo in cui mi guarda e chiede di più.
Mi muovo sopra di lei, assaporando ogni suo respiro, e poi la ribacio sempre più forte.
Le nostre bocche che si cercano e il rumore dei nostri baci a stampo che si staccano e si riattaccano come calamite, chiedendo di più.
Mi viene incontro con il bacino e poi mi chiama, di nuovo, e ancora.
<<Mattia..>>