Emma

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Mi asciugo i capelli con la schiuma, mentre mi scricchiola tra le dita, e i miei capelli prendono forma.
Non è la stessa casa senza Mattia, non è lo stesso calore che c'era stamani, non c'è il suo profumo in giro per la casa, la sua voce e il suo sorriso da cretino, mentre ridiamo e ci prendiamo in giro, o litighiamo per l'ennesima cazzata.
Non è la stessa camera, non è lo stesso letto disfatto, non è la stessa cucina senza la sua risata, non è la mia bocca senza la sua incollata, non è il mio stomaco che ora non fa male come ad averlo vicino, non sono le mie mani intrecciate alle sue mentre tremano.
Mi chiama Bruno,  ma non rispondo, oggi non mi va di andare in palestra, ma sobbalzo quanto squilla il telefono, e per tutto il resto del giorno quando gente che non mi interessa mi scrive o mi chiama.
Nessuno ha la voce di Mattia, nessuno usa le parole come Mattia in un messaggio, nessuno mi fa sentire viva.
Mi infilo le cuffie e entro nelle note del telefono, ho paura sempre di scordarmi qualche orario, e così controllo.
Niente di interessante come sempre, mentre aspetto una notifica dall'alto dello schermo, ma niente.
Ultima nota: questa notte.
<<Cheee?Io non ho scritto niente>> mi accorgo di aver urlato un po' troppo, e la casa mi ribadisce che non c'è nessuno a cui sto parlando, entro nella nota.

Se accarezzassi quel tuo naso adesso
solo per correre quel rischio di trovarmi
senza fiato sui tuoi occhi adesso.

Blando forte e poi spingermi nell'aria
così calda, così lenta che ci separa adesso..
non è domani, non è neppure quell'istante
in cui le menti ci si affannano per far l'amore..
senza un lamento.. dover comprendere che è bello
rimanere stretti all'angolo di un muro e dirti...
e dirti ancora...
io entro adesso, facendo piano e ricoprendoti d'argento
io vengo adesso, rubando alle ginocchia il tempo di tremare.

Con la tua carne che si incolla addosso
e le mie gambe che non trovano un intreccio
per scoprirti da lenzuola che sanno di adesso..
se poi potessi farmi invadere
dalla città che splende dai tuoi lunghi desideri
adesso e sempre adesso
in questa notte ti ho tirato via dal sonno..
ma non mi importa se poi dura solo un LAMPO
ancora io entro adesso facendo piano e ricoprendoti d'argento
io vengo adesso rubando alle ginocchia il tempo di tremare
io entro adesso facendo piano e ricoprendoti d'argento
io vengo adesso rubando alle ginocchia il tempo di tremare..
                                                                                          -Mattia
Vedi, sei la mia vergine, e anche la mia musa. Se lo stai leggendo, mi manchi.

Lo rileggo, e lo rileggo, fino allo sfinimento, mentre la mia carne brucia sotto le sue parole.
Mi viene da ridere, ma allo stesso tempo le mani mi tremano, come se fosse qui, come se mi avesse accarezzato il viso e fosse qui con me, a baciarmi la fronte.
Mi alzo, quando alla fine riesco a riconnettermi, e vado in salotto, e anche se mi sento una cretina cerco di trovare la musicalità in tutto questo.

Se accarezzassi quel tuo naso adesso....
Adesso, il mio nuovo album, gli è bastato poco per prendere il filo di tutto e collegarlo su di me.
Solo per correre quel rischio di trovarmi senza fiato sui tuoi occhi, Adesso...Blando forte per poi spingermi nell'aria così calda, così lenta..che ci separa adesso...
Che ci separaaaaa adeesso..
<<Franci>>
<<Ohè>>
<<Dobbiamo vederci, anzi, troviamoci all'ufficio, devo farti sentire una cosa>>
<<Tra dieci minuti>>

Sono le cinque del pomeriggio, e prendo la macchina per arrivare da Franci, devo farglielo sentire.
Di Mattia ancora niente, ma ho un testo suo qui con me, e vale quanto mi sussurrasse in un orecchio che vuole solo me.
<<Fra, cazzo vieni dentro>> la prendo per un braccio senza guardarla e trascinandola dentro all'ufficio
<<Tu sei pazza>>
<<Tutti i pazzi sono migliori, anzi no è il contrario, cioè è uguale, zitta ora e ascolta>>

- Con la tua carne che si incolla addosso
e le mie gambe che non trovano un intreccio
per scoprirti da lenzuola che sanno di adesso..
se poi potessi farmi invadere
dalla città che splende dai tuoi lunghi desideri
adesso e sempre adesso
in questa notte ti ho tirato via dal sonno..
ma non mi importa se poi dura solo un lampo...

La Franci mi guarda con aria sufficiente <<opera e testo di?>>
<<Mia, mia, mia Franci mia>> cerco di dire sicura, ma il gesto di mettermi dietro all'orecchio un ciuffo dei miei capelli mi tradisce
<<Ieri ho trovato Paris Hilton per strada>>
<<Ma chi se ne frega Franci per favore, dimmi come sta nelle mie corde>>
<<Tu come te la senti?>>
Barello <<B-bene, bene>> gesticolo facendo quella a cui non frega niente <<<Cioè me la sento>>
<<Immagino>>
<<Smetti di fare la cretina e mi dici com'è?>>
<<Ta daaan, è scritta da un maschio>>
Rido finta come non mai, e mi imbarazzo per me stessa.
<<Comunque il riferimento a Paris Hilton è che non può essere vero che l'hai scritta te come io ieri non ho incontrato quella bigotta>>
<<Aò, pochi giri de parole, arriva al dunque>>
<<Pure il romano, chissà chi è oh>>
<<Ahhhh Francè>> minimizzo il discorso con le mani davanti al suo viso
Lei fa un verso strano <<Allora di di no, Maschio, Romano ma proprio di quelli de Roma, oggi è il nove novembre, tu sembri felice, faccio due più due, poi la canzone...la canzone, cosa mi tocca sentire!>>
Mentre parla mi squilla il telefono <<Porca puttana>>e quasi mi casca di mano
<<P-pronto>> riesco a dire mentre Franci si mette una mano sulla fronte e scuote la testa, e poi si fa il segno della croce
<<Ehi, scusa il ritardo, c'era mi sorella>>
<<Tranquillo, figurati>> dico ansiosa mentre Francesca alza gli occhi al cielo e continua a scuotere la testa
<<Dove andiamo a cena? O meglio, so dove andare, dove c'è poca gente, conosco il proprietario>>
Stringo gli occhi come una deficiente contenta che vorrebbe scoppiare ed urlare, mentre Francesca scioccata scuote la testa e non crede a quello che sta succedendo, e sinceramente neanche io.

Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora