Capitolo 10

2.1K 67 3
                                    

Emma

Dopo varie prove, anche da soli, usciamo salutando Matt e gli altri.
Non vedo l'ora di vedere Sara, per sorridergli in faccia.
Smettila idiota. Non ti ha fatto niente.
Mi infilo il mio centogrammi.

Chiudo gli occhi quando la luce mi arriva dritta in faccia.
<<Alle tre e trenta dovrò andarmene, troviamo la tua ragazza, almeno ci togliamo il dente>>
<<Emma..>> dice incazzato
Okay esagero ma non l'ho mai potuta vedere, e sarà un pranzo lungo, molto lungo immagino.

Arriviamo ad un ristorante, anche se è molto piccolo ha tutto.
Mattia è Mattia, se ci tiene sa sempre cosa fare, cosa dire, come scampare alle situazioni in modo giusto.
Sara arriva subito dopo, bella come sempre, alta, labbra perfette, due occhi perfetti, sa come camminare, come muoversi, quale uomo non impazzirebbe davanti a questa meraviglia?
Mi sento uno schifo.
<<Scusate ho preso la metro successiva, la prima era piena>> dice con il suo tono da ragazzina. È cosi giovane, cosa ti aspetti Emma? Tu sei già vecchia decrepita per lui.
Sara si precipita su Mattia e lui con un sorriso ricambia baciandola sulla bocca.
Una coppia felice. Sposto lo sguardo.
<<Ciao tesoro>> le dice lui.
Poi mi guarda, ridicolo.
<<Come stai?>> fa a Mattia lei con la sua voce da vittima.
Basta, non ne posso già più.
Continuano con le effusioni, ahhh.
Mattia continua a guardarmi, non ne capisco il motivo ma ne ho abbastanza.
<<Potete fare dopo i fidanzatini, ora andiamo a mangiare>>
Sara lo guarda, è leggermente più bassa di lui, e ridono.

Dopo aver ordinato, ho già la nausea, sta parlando da quando ci siamo seduti, di cose di cui non mi potrebbe importare meno di così.
Mangiamo e non riesco a concepire gli sguardi di Mattia.
Non sento l'elettricità tra loro, la voglia di tenersi, come io ho con lui.
Il problema è che lui non ce l'ha con te, testona. Mi rimbomba in testa una voce familiare.
<<Tesoro>> rispondo a telefono.
Antonino dall'altra cornetta mi dice che è spostata alle quattro.
Faccio due conti, sono appena le due
<<Okay devo venire ora?>>
Antonino ride <<Ti ho appena detto che è rimandato alle quattro>>
<<Okay finisco di mangiare e corro, ci vediamo li fra poco>> alzo la voce per farmi sentire da Sara e Mattia. Voglio andarmene da questo inferno di sguardi e cose negate. Andare via da queste mura che sono diventate cosi sciocche e false.
Antonino ride, forse ha capito, non è la prima volta che succede.
<<Sei tutta scema>>
<<Grazie ti amo anche io>> sorrido scherzando.
Mattia che stava ridendo si fa ad un tratto serio.
Vorrei scoppiare dalle risate.
Riattacco e tranquillamente dico
<<Tra poco devo andare, mi spiace di non rimanere di più>> Sorrido, e più falsa di così non potrei essere.
Mattia chiude gli occhi a fessura cercando di capire <<Non era alle tre e mezza?>>
<<Eh si, ma purtroppo l'hanno spostato molto prima, e devo scappare>>
Mi infilo l'ultima patatina fritta in bocca e maleduecatamente mi alzo.
Ne ho piene le cosiddette, e non devo dimostrare niente a nessuno.
<<Torno per cena in hotel, se vuoi restare con lei anche per cena non ci sono problemi, doppio la serata di ieri sera con una pizza>> sorrido, ancora più finta di prima
Mattia guarda Sara aspettando una risposta.
<<Amore devo tornare prima di cena, non voglio tornare tardi>>
Mattia sospira quasi impercettibilmente, sembra sollevato.
Ma che cazzo di problemi ha?
Mattia senza dire una parola mi rivolge un sorriso falso, come per chiedermi "hai capito?"
Oh, che schiaffi.
Ci scambiamo tutti e tre dei sorrisi falsi che tante volte ho mostrato alla vita.
Vado alla cassa -Scusi posso pagare il mio?
Mattia arriva subito dietro di me
<<No scusi ci penso io dopo>> mima con le mani
<<Sembra quasi una scusa per salutarmi>>
Lui sorride amaro, come se avessi azzeccato ma non vuole darlo a vedere.

Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora