Sono le due di notte, e lei è girata su un fianco, verso di me.
Sono sensibile al suo odore, non abbiamo fatto l'amore, niente, ci siamo solo addormentati abbracciati. Come se dovesse finire tutto.
O meglio lei si è addormentata tra le mie braccia, io con il rumore del suo respiro, non ce l'ho fatta proprio. Così calmo, quasi da non poterlo sentire.
Le scosto una ciocca di capelli che le ricade sul viso, e il dolore allo stomaco aumenta.
Conosco benissimo questa sensazione, so cos'è.
È la stessa sensazione che avevo quando da piccolo non riuscivo a dormire e stavo in ansia non si sa per cosa perché non riuscivo ad addormentarmi, è una sensazione strana.
La stessa che provavo quando mi svegliavo le prime notti quando da piccolo smisi di dormire con la mamma, e svegliandomi non la trovavo accanto a me. La chiamavo nel buio della notte.
O restavo a guardare nel buio, aspettando non so cosa.
La stessa sensazione che precede qualcosa di grande che sai che devi affrontare.
La stessa sensazione di quando esci la prima volta con una ragazza, non quella che ti scopi il giorno stesso.La stessa sensazione di quando prendi per la prima volta un aereo, e senti che sotto la terra non c'è. La voglia di restare lassù, ma di scendere al più presto, perché sai che il cuore non reggerà.
Mi metto le mani sul viso, mi rigiro, mi rigiro, niente.
La sensazione di vuoto nello stomaco si fa pesante, mi stordisce, mi porta giù con lei.Apro gli occhi, il sole entra dalle finestre lieve.
Svegliarsi con lo stesso magone di quando ti sei addormentato è anche questa una sensazione che conosco bene, anche nel sonno non si è fermato niente, pensi, lo stomaco non si è riposato. Non è cambiato niente.
Svegliarsi e non averla accanto è ancora peggio.
Mi alzo veloce, come se le gambe andassero da sole, anche questa sensazione la conosco bene, e mi calza perfettamente.
<<Emma>> dico nel silenzio assordante
La porta del bagno è aperta, e c'è silenzio. Come se non ci fosse nessuno.
Eppure qualcuno c'è e quando giro verso il tavolo della cucina due occhi grandi mi guardano. Senza guardarmi.
Mi inginocchio davanti a lei, che è seduta sulle piastrelle fredde della cucina, appoggiata con la schiena al bancone.
Poi mi siedo accanto a lei, che poggia la testa all'indietro e guarda inespressiva fuori dalla finestra.
Guardo anche io dove guarda lei, in un posto non preciso del cielo. Forse non sono l'unico a stare così.
Il silenzio è assordante e quasi mi vorrei tappare le orecchie, riesco a sentire quel fischio del silenzio, inesistente, ma rumoroso nel cervello.
Poi rompe il silenzio, facendomi quasi sobbalzare <<Finisce tutto vero?>>
La sua voce è senza emozione e io mi sento ancora peggio di prima.
Non so cosa rispondere, siamo arrivati fino a qui, e sappiamo che non possiamo andare avanti, non c'è una scorciatoia. Lei è Emma Marrone e io Briga.
Non la mia Emma e io il suo Mattia.
Dobbiamo farsene una ragione, lasciare alle spalle tutto?
Le prendo una mano tra le mie senza rispondere. È freddissima, e me l'avvicino al viso.
Da quanto è qui?Cosa avevi in mente?
Tutta un'altra vita.
Cosa avevi in testa?
Una foto diversa
da questa..
..e t'ho trovata in ginocchio
le lacrime asciutte,
ma perché sono sempre
la peggiore di tutte,
la peggiore di tutte.
Vederla senza vita spezza anche la mia, già spezzata a sufficienza, tanto da non farmi toccare dalle cose effimere. Questa non lo è. E non so come risolverla, troverò il modo, perché lei conta su di me. Troverò il modo perché anche io voglio trovarlo, per lei per noi, per me.
Il telefono squilla, le lascio la mano, che rimette subito sul suo ventre, con gli occhi stanchi, stavolta non mi guarda, sa a chi vado a rispondere a telefono.
Sara lampeggia sul display impertinente, arrogante, un retrogusto amaro in bocca, scorro la barra, e rispondo.
Ma non sento la sua voce che mi sta parlando, non ne sento l'emozione, non capisco cosa mi dice, non capisco il tono. Percepisco solo i passi di Emma, che sento sotto i miei piedi, poi due manine piccole si agganciano davanti a me, la sua testa sulla mia schiena, e mi stringe.
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Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]
Fiksi PenggemarL'amore che non si può dire.. Un bene che va oltre la pelle. Non scelto, Baci rubati e dati di nascosto, Una verità che sa di sale, meglio di una stupida bugia.. Che qualcuno non vuole ancora vedere, ma che esiste. L'amore non ferisce, non deride...