Mattia

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Le sue gambe attorno ai miei fianchi, la spingo al muro.
La sento.
Le sue mani attaccate che stringono le mie spalle.
Ansima.
La bacio forte, la bacio per riprendere tutto il tempo perso.
La bacio perché ho bisogno di lei, e sento che lei ha bisogno di me.
Quando stringe di più le gambe, vorrei sprofondare in lei, e non so come fermarmi.
Le bacio il collo quando butta la testa indietro, la spingo più forte, i suoi pantaloni sono talmente stretti che vorrei strapparglieli.
Bussano alla porta.

La scena è raccapricciante, imbarazzante, per niente pulita.

Mia madre felicissima di vedere finalmente Emma.
Io felice.
Io felice se Sara non mi facesse scomparire facendo versi che non le appartengono.
Chi può darle torto? Se sento ancora le mie mani che bruciano sulla pelle di Emma, le sue gambe intorno alla mia vita.
Stringo i denti e metto una mano sulla schiena di Sara, nonostante tutto so che ci sta male.
Non ho mezzi per rassicurarla, se non prenderla in giro dicendole bugie.

Lo sento mio stasera questo palco, sento sotto la pelle "Nessuna è più bella di te"
Sento dentro le ossa "Dicembre Roma"
Sento nel cuore "L'amore è qua" e vorrei urlare che è qui al mio fianco questa sera.
Le canzoni vanno veloci, la mia voce è più forte, mia mamma sugli spalti, tutta la mia famiglia e anche Sara, ma Emma ora è dietro le quinte a scherzare con Lollo, e mentre canto, un sorriso mi scappa.
I nostri sguardi si incrociano, sappiamo benissimo tutti e due lo stomaco che effetto che fa, che quella canzone varrà come due anime che si intrecciano, che finalmente potranno esplodere.
Lollo continua a fotografare Emma, lo vedo con la coda dell'occhio e lei le dice mentre ride di smetterla. E un po' geloso sono, mi piacerebbe fotografarla, quella splendida donna.
Scarico la tensione e alzo il volume della voce, mentre salto da una parte all'altra per coinvolgere tutti. Guardo Emma, e in un secondo torno nello studio di Amici, lei che mi guarda orgogliosa, proprio come ora.
"Quanto sei bella Roma" urlo al pubblico.

"Ciao mamma, guarda come mi diverto"
E intanto mi inginocchio, e intanto aspetto la mia schiena, la mia vergine.
Aspetto qualcosa  una ribalta per noi che non avverá mai, ma che possiamo sognare e desiderare.

Mi inginocchio davanti a lei, che dietro le quinte sorride, le sorrido, svanisce tutto, inizio a cantare ad occhi chiusi.

Aspetto qui
sull'angolo del letto..
seduto sui miei gomiti
davanti a questo specchio
E alzo il volume dal telecomando dello stereo
il tuo phone sembra un aereo.

E cosi' ti spio dal riflesso del vetro
e scusami se cedo
in nome del mio ego
Che sei la mia vergine
come te lo spiego?
Il suo respiro echeggia anche dentro i miei di polmoni, mentre si fa strada con la voce tra le mie barre preparandosi per il pubblico.
Se è vero che proteggi me
da ogni mio segreto
Non mi voltare le spalle mai
nemmeno se ti spogli,
lo so che ti vergogni
E non mi lasciare da solo mai
dai, vieni a sederti vicino
fammi sentire che vivo
scaldami con un respiro
sappi che neanche il destino
è l'unico che forse ci separerà
dalla follia dei miei giorni
strana fobia che non torni
l'anatomia dei miei sogni
vedo soltanto la tua di schiena..
e io che la tocco appena
nella paura che se ti volti
girandoti ti dissolvi
E un uragano forte sale sul palco.
Non riesco a trattenere sorrisi, tremolii di mani, la mia vicinanza a lei.
Il fulcro a cui giro intorno, e lei di me lo stesso.

Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora