Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]

Stand by

Sento freddo, sembra una finestra aperta e mi giro dall'altra parte coprendomi con le lenzuola spesse.
È una sensazione strana e per un minuto non so e non ricordo dove sono, arrabbiata mi scosto le lenzuola dal viso.
Alzo piano la testa..e sto per chiamarlo.
Poi mi fermo e volto la testa cercando nel buio il mio telefono sul mobiletto.
A tastoni trovo qualcosa che le somiglia e premo il tasto nel mezzo.
Rimango abbagliata dalla luce.
Devo aver lasciato il telefono acceso e mi sono addormentata con la musica nelle orecchie perche sul display la canzone in Stand-By è Adesso (Ti voglio bene)
Emma.
E in un attimo riconetto tutto! Ieri sera è uscito il singolo. Un sorriso si fa spazio sulla faccia assonnata.
Guardo Mattia che si sta fumando una sigaretta, non si è accorto che sono sveglia.
E riconnetto anche la litigata, la sua faccia stanca, lui ubriaco, il tatuaggio..mi scorre tutto davanti.
Guardo l'ora dal cellulare..ma questo non è il mio cellulare, questo è quello di Mattia..

Ma la canzone allora.. <<Mattia..>>
Quella canzone è sua..e mia, ma è sua, sua da morire.
Vuol dire che ha pre-acquistato l'album e l'ha ascoltata..
Lui si volta, come se fosse stato sorpreso da qualcosa, ma purtroppo non vedo il suo viso.
<<Emma..>> viene verso di me buttando da lontano la sigaretta dalla finestra, e buttando fuori l'ultimo soffio.
Mi alzo a sedere, mentre lui chiude la finestra veloce.
<<Emma..>> mi ripete più piano, abbracciandomi, divisi dalle lenzuola spesse di questo Hotel.
Il suo braccio intorno al mio collo è come se mi sorreggesse da tutto.
Da ogni cosa.
Guardo in alto, con la faccia corrugata, so già come finirà questa cosa, in lacrime.
Trattengo un singhiozzo, e le lacrime che uscirebbero insieme.
La sua presa è forte e io chiudo gli occhi.
Sei uno stronzo vorrei urlargli.
Si scosta, mentre scosta anche i capelli dal mio viso.

Il suo respiro sa di sigaretta, e mi sta guardando con gli occhi imploranti.
Forse non c'è da dire niente.
Forse non c'è da fare niente.
Forse siamo condannati cosi, come in un limbo.
Forse non c'è da rimproverarsi niente,
o forse tutto.
Forse non c'è bisogno di insultarci.
Basta restare al buio, senza dirci niente,
e senza la necessità di farcelo presente.
Forse siamo destinati a questo, e senza accorgersene, illusi che qualcosa potrà cambiare, non cambierà mai.
La certezza di ritrovarci qui, così, di nuovo senza parole ma con la voglia di dirci tanto con gli occhi.
Si avvicina, mentre i nostri occhi ballano tra le nostre labbra e fra di loro.
Appoggia la sua fronte sulla mia.
Il suo respiro si è fatto irregolare, come sempre, come noi, come d'abitudine, anche se per noi non è, perché è sempre diverso anche se sempre uguale.
<<Emma..>>
<<Scusa..>> continua
<<Non abbiamo da scusarci di niente>>
<<Invece..>>
<<Mattia..>> gli tappo la bocca rimanendo fronte a fronte, continuando a parlare tra i respiri.
<<Perché non c'è altra soluzione..?>>
Rimango in silenzio
<<La canzone è bellissima..>>

Stringo gli occhi, lo sappiamo entrambe.
<<Matti..>>
<<Ehi..>>
Scoppio a piangere, mentre continua a baciarmi le guancie <<Shhh..>>
Mi stringe, mentre singhiozzo sulla sua spalla, e il suo respiro è dentro la mia testa, dentro i miei polmoni.
Lo sento respirare forte e io con lui, attaccata ai suoi polmoni.
Si alza scosta le lenzuola e mi prende in braccio.
È il doppio di me, e non é la prima volta che mi tiene in collo, ma la sensazione di protezione è sempre uguale.
Le lenzuola del suo letto sono gia scostate, mi poggia sotto, e si sdraia accanto a me.
Si apoggia su un fianco, mentre io a pancia in su, piega le ginocchia facendole alzare a me.
Siamo incastrati, l'uno all'altra, come le nostre sensazioni, e le nostre paure.
Metto la mia testa tra il suo collo e lui mi bacia la testa.
<<Sei così piccola..>>
Faccio un sospiro <<Sei cosi idiota>>
Le nostre voci attutite dalla vicinanza dei nostri corpi, dalla nostra pelle.
Respira tra i mie capelli e mi bacia la fronte, ancora e ancora, con il suo braccio attorno alla mia vita, sia quella concreta che quella astratta, mi stringe.
<<Perché non è rimasta solo attrazione fisica?>>
Rimango zitta, perché non so la risposta, non voglio saperla, e non voglio cercarla.