E sentirsi bruciare dentro di nuovo

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Emma
Mi asciugo In fretta le lacrime, mi ha tolto le forze. Come fa a pensare una cosa del genere di me?
Non c'è nessun Roberto, non c'è pensiero che non sia riconducibile a lui, a lui soltanto, in questi giorni dove la sera non mi sono addormentata per ore perché avevo paura.
Sta facendo lo stronzo con me, che ho sempre avuto una parola con cui battermi, una dignità da difendere. Ma con lui giù tutti i muri.
Ma con lui non c'entra la dignità, io e lui giochiamo ad armi pari, non ci sono veli tra noi, non lotto per qualcosa che lui è riuscito a togliermi, cioè la maschera che avevo prima di conoscerlo, prima di farmi conoscere da lui. Ma così sta giocando sporco, non può pensare che io sia tornata da Roberto.
Mi sento affogare nei polmoni, ma sta tornando alla macchina, si è rimesso gli occhiali, e ha comprato due pacchetti di sigarette, Marlboro Rosse.
Le sue labbra che sanno di lui e di sigaretta, le sue mani che aprono lo sportello.
Respiro forte, non posso lasciar gli credere che sia tornata da Roberto.
Oppure si, non può permettersi di trattarmi come vuole.
<<Ora che ci penso>> fa mettendosi a sedere <<mi spiace di avervi disturbato mandandoti una buonanotte a cui non ho avuto risposta, chissà quanto gli saranno girate le palle, anzi, stasera non voglio intralciare niente, appena torniamo prenoto un hotel>>

One, due, tre, four.
Un bellissimo spreco di tempo
un'impresa impossibile
l'invenzione di un sogno
una vita in un giorno..

Fisso la strada, stordita dalle parole che sta pronunciando, mi bruciano gli occhi, mi tremano le mani. Fisso la strada, come se dovessi litigare con lei. Se continua ho la sensazione che uno schiaffo non glielo toglie nessuno, anzi, alla prossima parola una cinquina gli starebbe da Dio.
Ma niente, non parla. E mi ritrovo a ritrattare con me stessa, sperando che dica un'altra parola, annullando la promessa che mi ero fatta di tirargli uno schiaffo. Ma niente.
Scendiamo, sembra più tranquillo, gli riesce bene fare lo stronzo.
O forse la stronza sono io, che gli lascio credere che davvero possa essermi rivista con Roberto.
Niente parole, niente sguardi, solo cose fatte con forza, sbatte lo sportello, afferra forte la maniglia del portone della casa discografica, se la sbatte dietro, niente parole, niente sguardi.

<<Non vi sento come sempre, c'è troppa rabbia, e questa canzone non può permettersi di averla dentro. Rilassatevi>>
Lo cerco con lo sguardo, un po' con la testa bassa, ma lui non si volta.
Litighiamo con la canzone, ci lanciamo quelle parole come fossero coltelli, come se c'è l'avessimo con loro, e non fra di noi.

..Un pianeta in un sasso, l'infinito in un passo
il riflesso di un sole sull'onda di un fiume
son tornate le lucciole a Roma
nei parchi del centro l'estate profuma..

<<Io>> dice prepotente senza continuare a guardarmi, facendomi capire che vuole guidare lui, di nuovo.
Sento allargarmisi le narici e alzo gli occhi al cielo, è insopportabile.

Mattia
Che cazzo pure gli occhi al cielo, ma che cazzo, porca puttana. Mi sta facendo uscire di testa. Tutti i miei peggiori incubi, fino a che si parlava di questa estate sticazzi, ma ora no, non dopo che ho conosciuto la sua pelle, in maniera diversa, i suoi occhi come cazzo mi guardano, le sue mani come mi toccano il viso.
Mi sta mandando fuori di testa, le mani mi tremano e ho un mal di stomaco tremendo. Lei con un altro uomo, ma che cazzo ho fatto di male?
Vorrei battere la testa sul cruscotto, far scattare l'airbag e farmi schiacciare al seggiolino, ho bisogno di una scossa forte, più di quella che continuo a vedere nella mia testa: le mani di quello stronzo sulla mia donna.

..Una bimba che danza, un cielo, una stanza
una strada, un lavoro, una scuola
un pensiero che sfugge
una luce che sfiora
una fiamma che incendia l'aurora..

Al sorgere del giorno, nel giro di un istante. [[Mattia e Emma]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora