13

3.6K 157 2
                                    

Torniamo a scuola e mi affretto ad entrare.
"Chi diavolo ha scritto questa merda?!" chiedo qualcuno urlare nel corridoio e mi affretto a percorrere il corridoio da dove proviene la voce. "Avanti, chi è stato?" urla di nuovo e riconosco la voce.
"Mel perché urli?" chiedo arrivando difronte al mio armadietto.
"Chi ha scritto questa roba? Cassy, chi ti ha dato della troia?" chiede guardandomi.
"Storia lunga, lascia perdere. Vieni..." dico portandola via dallo sguardo attento dei presenti. "Dovevi dirmi qualcosa?" chiedo appena ci sediamo sul muretto fuori dalla scuola.
"Sì, ho bisogno di dirlo a qualcuno e Gemma non è la persona indicata per o miei sfoghi... Però non qui." dice vedendo passare gente.
"Saliamo in macchina mia, qui fa freddo." dico scendendo dal muretto per poi trascinarla verso la macchina.
"Racconta tutto!" dico accendendo il riscaldamento.
"Ieri sera sono andata a letto con Louis..." dice guardandomi negli occhi.
"TU HAI FATTO COSA?" chiedo quasi urlando.
"Sì lo so, è stata la mia identica reazione stamattina quando mi sono trovata a casa di Louis." dice abbassando la testa.
"Mel, lo sai che così lui sa che potrà portarti a letto quando vuole?" chiedo calmandomi.
"Sì, lo so. E il bello è che ieri sera ho bevuto solo il bicchiere di vodka... però da una parte sono contenta perché lo amo e lui è stato molto dolce. Se fosse stato strafottente come sempre, stamattina non lo avrei trovato abbracciato a me. Probabilmente non mi avrebbe nemmeno fatto dormire a casa sua..." dice sorridendo.
"Mel, sono contenta di vederti sorridere, ma sai che è sbagliato."
"Sì lo so, però non me ne frega proprio niente. Lo amo e presto lo saprà anche lui."
"Mel, se sei contenta, io ti appoggeró."
"Grazie Cassy!" dice abbracciandomi.
"Tranquilla Mel." dico sorridendole.
Harry ti sta contagiando! - mi rimprovera la mia coscienza.
Qualcuno bussa al finestrino e mi spavento girandolo verso il finestrino.
"Che vuoi?" chiedo ad Harry dopo aver abbassato il finestrino.
"Stavi dormendo?" chiede ridendo.
"No, stavo parlando con Melody..." dico e lei interviene.
"Togliti dalle palle Styles!"
"Calma Smith, volevo solo avvisare la tua amica che la prof di matematica ci vuole dopo scuola nel suo ufficio. Ci vediamo a Chimica." dice andando via.
"Mi dispiace per te. Devi sopportarlo tutti i giorni." dice spegnendo il riscaldamento per poi aprire la portiera.
"Già..." dico scendendo anche io.
A quanto pare si è dimenticata della conversazione che abbiamo avuto pochi giorni fa in corridoio e ne sono sollevata, però preoccupata perché sicuramente vorrà sapere più dettagli della notte scorsa.
"Perché stavi seguendo Harry stamattina?"
"Non lo stavo seguendo. Stavo solo andando a casa perché mi ero dimenticata qualcosa."
"Perché Harry aveva il giacchetto di pelle che stamattina mi stavi nascondendo? E ti ho vista ballare ieri sera, anche se non so con chi. Cassandra Fryman, non puoi mentirmi!" dice dandomi una gomitata ridendo.
"Ieri sera avevo freddo e gli ho preso la giacca quando non guardava e gliel'ho risata oggi chiedendogli scusa." invento la prima cazzata che mi passa per la testa mentre entriamo dentro l'edificio.
"Harry non si stacca mai da quella giacca, piuttosto vorrebbe essere sepolto con quella se ce l'ha addosso quando muore." dice ridendo.
"Io l'ho trovata sul divano." mento aprendo il mio armadietto, e mentre lo faccio un sacco di bigliettini cadono a terra.
Mi abbasso e sui primi due che alzò c'è scritto 'TROIA!'
Melody mi guarda interrogativa e le faccio leggere i biglietti.
"Perché ti scrivono questo?" chiede strappando i bigliettini.
Raccolgo gli altri da terra e uno in particolare attira la mia attenzione. Lo raccolgo e lo metto in tasca senza leggerlo, l'avrei letto più tardi.
"Butta quella roba, prendo io i tuoi libri." dice cercando il libro di chimica dentro l'armadietto.
Vado verso un cestino e butto tutti i bigliettini per poi raggiungere Melody e andare verso l'aula di chimica.
Entriamo e ci sediamo in fondo alla classe dove ci sono già i ragazzi.
"Giorno ragazzi."
"Giorno!" dicono in coro sorridendo.
"Cassy, ho trovato il tuo cappotto sul divano stamattina." dice Zayn passando mi il cappotto.
"Oh, grazie. Pensavo di averlo perso." dico sorridendogli.
[...]
Finita anche l'ultima ora tutti iniziano ad andarsene ridendo mentre io con calma camino verso l'armadietto, ma qualcuno mi tira per il polso e mi ritrovo contro un muro.
"Ma sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo!" dico spingendolo via da me.
"Era quello che volevo fare!" dice ridendo.
"Smettila di ridere! Sei solo un cretino!" dico guardandolo male.
"Su, andiamo... la prof di matematica ci sta aspettando." dice incamminandosi.
Lo seguo in silenzio e arriviamo nell'aula della professoressa.
"Oh, salve." dice saluandoci e ricambiamo. "Dovevo parlarvi perché devo informarvi di alcune cose. So che siete i protagonisti dello spettacolo... e vorrete sicuramente recitare. Cassandra, molti dei tutor che Harry ha avuto, sono stati distratti e tutti i loro voti si sono abbassati, quindi dovrai sostenere anche tu un'esame prima di quello di Harry per vedere se sei peggiorata o meno nello studio. E se non passerai l'esame non potrai recitare nello spettacolo come neanche Harry. Harry ora devi passare quell'esame per 3 motivi: vuoi riprendere gli allenamenti di calcio, vuoi recitare nello spettacolo e non vuoi che Cassandra sia nei casini per colpa tua. Giusto?"
"Sì prof. Cercherò di fare del mio meglio."
"Dici sempre così... potete andare. Domani vi dirò le date degli esami."
Usciamo da lì è Harry scoppia a ridere.
"Cosa ridi? Potrei bocciare per colpa tua! Non voglio bocciare, quindi più matematica. Domani pomeriggio tanta tanta matematica."
"Stasera non va bene? Posso venire a prenderti e andiamo nella casa in campagna." dice smettendo di ridere.
"Facciamo che vieni a casa mia oppure ci vediamo in un bar o nella biblioteca comunale." suggerisco uscendo dal'edificio.
"Ok, passo a casa tua." dice andando verso la sua macchina.
Salgo nella mia e torno a casa dove trovo zia a guardare un film in salotto.
"Ciao zia. Cosa guardi di interessante?"
"Non lo so, mi sono appena messa a sedere. Vuoi unirti?" chiede sorridendo.
"Sì, lascio a roba su e torno." dico salendo di sopra per lasciare la borsa e allacciarmi i capelli per poi scendere di sotto e buttarmi sul divano accanto a zia.
"Parla di una ragazza che s'innamora di un ragazzo stronzo, ma lui è fidanzato e la prende in giro." spiega passandomi i popcorn. "Aspetta, lo rimetto da capo." dice prendendo il telecomando.
Rimette il film e iniziamo a guardarlo. Alla fine siamo entrambe in lacrime perché lui muore dopo averle detto 'ti amo'.
"Un bel film." dice passandomi la scatola con i fazzoletti.
"Sì, davvero un bel film..." dico asciugandomi le lacrime. Riesco a calmarmi e raccolgo i fazzoletti sparsi per il divano. "Zia, dopo viene Harry, dobbiamo fare matematica."
"Va bene. Vado a prepararvi qualcosa allora." dice prendendo la ciotola dei popcorn e le due tazze che prima erano piene di cioccolato caldo.
Sento il campanello e zia mi urla dalla cucina di andare ad aprire. Apro e mi trovo Harry davanti che sorride.
"Stai bene?" chiede preoccupato appena vede il mio stato. Sicuramente ho gli occhi rossi e i capelli scompigliati.
"Si, entra." dico facendolo entrare per poi chiudere la porta.
"Perché sei in questo stato? È successo qualcosa?" chiede togliendosi la giacca.
"No, stavo guardando un film con mia zia..." dico prendnedo la sua giacca per appenderla.
"Spiegami, hai pianto per un film?" chiede ridendo.
"Qualche problema?" chiedo a braccia incrociate.
"Oh no... Sei in grado di fare matematica oppure devi ancora deprimenti per il film?"
"Oh smettila! Vado su a prendere il libro." dico facendolo sedere prima di salire di sopra per prendere quello che serve.
Torno di sotto e vedo Harry chiacchierare con zia, ma appena apro bocca sento il campanello.
"Vado io!" dice zia andando ad aprire mentre io appoggio le cose sul tavolino.
"Sono Michael..." dice una voce maschile, ma forse me lo sono immaginato.
Sento dei passi provenire dall'ingresso e sia io che Harry spostiamo lo sguardo sul nuovo arrivato.
"Esci da casa mia!" urlo alzandomi dal divano per poterlo cacciare.
"Cassandra Rosaline Fryman! Non ci si comporta così con gli ospiti!" mi rimprovera mia zia.
"Zia, non è il momento..." dico facendole capire di andare via e infatti lo fa. "Non sono stata abbastanza chiara ieri quando ti ho detto che non voglio più vederti?" chiedo stando proprio davanti a lui e posso sentire Harry stare proprio dietro a me.
"Ascoltami cocco di papà... stai alla largo da lei e da tutto quello che la circonda se non vuoi che ti spacchi quel bel faccino che ti ritrovi. Forse sei sordo o semplicemente stupido, ma è l'ultima volta che te lo ripeto. Non devi avvicinarti mai più a lei. Intesi?" chiede Harry appoggiando le sue mani sulle mie spalle.
Mike si limita a guardare entrambi e sussurra un 'addio' quando Harry lo trascina verso l'uscita e lo caccia da casa mia.
"Grazie..." dico tornando a sedermi sul divano per poi aprire il libro.
"Stai bene?" chiede imitandomi.
"Mai stata meglio!" dico sforzandomi di sorridere e lui ricambia facendomi sorridere per davvero.
Inizio a spiegargli qualcosa di matematica quando zia entra in salotto con due bicchieri di Coca-Cola.
"Tra poco è ora di cena, Harry vuoi rimanere?" chiede appoggiano i bicchieri sul tavolino.
"Grazie, ma non penso che dovrei rimanere..." inizia lui e io guardo malissimo zia che sorride.
"Oh, ma insisto... Sono sicura che a Cassandra non dispiacerebbe." dice convinta e io la film uno con lo sguardo.
"A me non cambia nulla, decidi te." dico bevendo.
"Allora se proprio insiste, rimarrò." dice sorridendo.
Zia torna in cucina soddisfatta e io torno a spiegare matematica, ma mi sento osservata e alzò lo sguardo incontrando quello di Harry.
"Che c'è?" chiedo sbuffando.
"Vuoi davvero passare quell'esame non è così?"
"Sì, e che tu passi o no quell'esame a me non importa. È una tua scelta. Io so già tutte queste cose, ma non fa mai male ripassare."
"Non riesco a concentrarmi." ammette chiudendo il libro.
"Vieni con me." dico andando verso l'attaccapanni per prendere il mio cappotto e la sua giacca che gli lanciò. "Zia, noi usciamo un attimo in giardino!" dico a voce alta per farmi sentire dalla cucina.
"Va bene!" risponde e io trascino Harry in giardino.
"Perché siamo qui?" chiede evidentemente confuso.
"Cerco di farti concentrare. Iniziamo con cose da prima superiore ok?" chiedo prendendo il pallone da calcio per poi passarglielo.
"Ma non capisco." dice fissandomi.
"Shh... ora rispondi alle domande che ti faccio mentre giochiamo." dico e lui annuisce.
[...]
"Non ci credo che abbia funzionato!" dice appena rientriamo in casa per la cena.
"Te l'ho detto. Domani possiamo provare con cose più difficili." dico andando verso la sala da pranzo per poi prendere la tovaglia, i piatti e le posate e apparecchiare.
"Ok, ci sto." dice sorridendo.
Dopo cena lo accompagno fino alla macchina per obbligo da parte di mia zia e lui mi lascia un bacio sulla guancia prima di salire in macchina e partire. Rimango fuori dal quartiere a vedere la sua macchina allontanarsi mentre sorrido come una stupida senza motivo. Rientro in casa dopo poco e vado dritta in camera dove mi butto sul letto.
"Vuoi parlare con tua madre?" chiede zia entrando in camera.
"Sì!" dico scattando dal letto per prenderle il telefono che tiene all'orecchio. "Mamma?"
"Ciao piccola! Come va?"
"Bene, te come stai? E papà?"
"Stiamo bene, probabilmente la settimana prossima partiremo per Seattle."
"Vedrai che andrà tutto bene."
"Mike? L'hai più visto?" chiede uscendo probabilmente fuori visto che sento il rumore delle macchine.
"Sì, mi cerca tutti i giorni. È venuto prima qui, ma Harry l'ha buttato fuori casa. Mike è solo uno stronzo!" dico accorgendomi di averle detto forse delle cose in più.
"Harry? Chi è Harry? Nuova fiamma?" chiede curiosa.
"Harry è il fratello di Melody. Devo fargli ripetizioni di matematica ed è venuto qui. Zia l'ha fatto rimanere per cena ed è appena andato via."
"È carino?"
"Mamma! Madonna, sei un'impicciona!" dico e la sento ridere.
"Su, raccontami!"
"Cosa c'è da raccontare? Ti ho già detto tutto."
"Sei noiosa a volte!" si lamenta per poi scoppiare a ridere.
"Lo so..." dico ridendo anche io.
"Scuola? I voti come sono?" chiede cambiando finalmente discorso.
"Bene, ho preso 10 all'esposizione sulla vita di Shakespeare."
"Brava! Lo sai che sei una secchiona?"
"Nahh... assomiglio a te. Comunque sono la protagonista dello spettacolo di Natale."
"Sul serio? Ma è una cosa magnifica!" dice più contenta di me.
"Mamma, non è una cosa magnifica! Io non ce la farò mai a recitare davanti a tutta la scuola."
"Cara, vedrai che tutto andrà bene. Che spettacolo farete?"
"Romeo e Giulietta..."
"Oddio, ma è l'opera teatrale migliore del mondo."
"Mamma lo so, io adoro Shakespeare, però non voglio recitare."
"Chi sarà Romeo?"
"Harry..."
"Devo assolutamente conoscere questo Harry! Non mi vuoi raccontare com'è fatto?" chiede con voce supplichevole.
Sbuffo prima di pensare alla figura di Harry e iniziare a descriverlo.
"È alto... ha i capelli ricci fino alle spalle... ha gli occhi verdi... le labbra carnose e ha le fossette. Vuoi sapere altro?"
"Vi siete mai baciati?"
"Mamma sei un'impicciona. Lui è fidanzato e lo conosco solo da 4 giorni."
"Allora l'hai baciato eh?"
"Puoi passarmi papà?"
"Certo. Aspetta un attimo."
"Pronto?"
"Papà!"
"Oh, ciao piccola mia. Sicuramente tua madre ti ha già fatto tutte le domande, quindi non so cosa chiederti."
"Stai bene?"
"Sì, vedrai che non è nulla di ché. Non vedo l'ora di tornare a casa e abbracciarti."
"Se non avevo tante cose da fare per la scuola, avrei preso il primo aereo per l'America."
"Lo so, ma è meglio così. Faresti un viaggio dall'altra parte del mondo senza motivo."
"Papà... Ti voglio bene."
"Anche io piccola mia. Io e mamma ti mandiamo un bacione e buonanotte principessa."
"Notte pà!" dico attaccando la chiamata per poi passare il telefono a zia che è appoggiata allo stipite della porta.

Give Me Love [H.S.] || IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora