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LEGGETE PERFAVORE LA NOTA IN FONDO, È IMPORTANTE.

BUON NATALE!

Sono passati un paio di mesi e io e Harry ci amiamo sempre di più. I miei genitori adorano Harry anche se a volte papà lo guarda male, ma lo fa solo per il mio bene... o almeno così dice lui.
A volte rimango a dormire a casa di Harry quando facciamo i compiti insieme, cioè quasi sempre, e Anne è la persona più simpatica di questo mondo. Molly mi chiama almeno due volte alla settimana per assicurarsi che le cose tra me ed Harry siano apposto.
Ogni tanto quando vado a correre nel parco, incontro Faith e Spyke che passeggiano e rimaniamo a chiacchierare. È una donna molto simpatica e a volte si sente sola, quindi preferisce stare ore e ore fuori casa insieme al suo cagnolino Spyke.
"Ciao Cassandra!"
"Oh, buongiorno Faith!" dico togliendo le cuffie. "Ciao Spyke." accarezzo anche il piccolo cucciolo che come al solito inizia a girarmi intorno.
"Quanto hai corso oggi?"
"Meno del solito, ultimamente non mi sento molto bene, ma non mi lamento." dico sedendomi accanto a lei sulla panchina.
"Domani riceverai il diploma giusto?"
"Dovrei, ma non so ancora come sono andati gli esami."
"Vedrai che è andato bene. Come mai ti senti male?"
"Non mi sento male, solo forse un po' stanca, ma niente di che. Lei come sta?"
"Bene, mi sento sola come sempre, ma sto bene."
"Signora Faith, che piacere rivederla." dice Harry.
"Ciao Harry."
"Che ci fai qui? Ti avevo detto che sarei venuta io a casa tua più tardi."
"Melody non si sentiva bene, quindi ho pensato di venirti a prendere per portarti da lei."
"Non si sente bene? Che ha? Il bambino sta bene?"
"Non so che ha, non sono dottore. La stavano portando in ospedale..."
"Faith, mi dispiace doverla lasciare, ma devo andare..."
"Certo certo, vai. Chiamami per farmi sapere come sta."
"Certo, arrivederci Faith."
"Ci vediamo domani alla premiazione." dice lei sorridendo.
"A domani allora. Arrivederci signora Faith." saluta anche Harry prima di prendermi la mano e trascinarmi verso la sua macchina.
"Harry sbrigati!" ripeto forse per la cinquantesima volta in 10 minuti.
"Non posso farci niente se il semaforo è rosso!" sbuffa.
"Vado a piedi, non manca molto." dico scendendo dalla macchina.
"Ma sei pazza? Sali in macchina!"
"Harry, ci vediamo in ospedale." dico prima di iniziare a correre e lui inizia a suonare il clacson.
Arrivo in pochi minuti all'ospedale.
"Mi scusi, può dirmi dove si trova Melody Smith?"
"Certo... mi dia un secondo... È al terzo piano, camera 378."
"Grazie."
Corro verso l'ascensore e premo il bottone.
"È all'ultimo piano." dice un ragazzo. "Ti faccio compagnia?"
"Sono fidanzata." dico andando poi verso le scale.
"E quindi? Cosa cambia? Possiamo divertirci lo stesso." dice seguendomi.
"Testa di cazzo, vattene!" dice Liam dietro di lui, a quanto pare è appena arrivato anche lui.
"Sei il suo ragazzo?"
"No, il migliore amico, il suo ragazzo sta parcheggiando. Adesso vattene!"
"Sai che paura che ho io del suo ragazzo?"
"Beh, dovresti." dice poi Harry.
"Fammi indovinare, sei il fidanzato? Oh ma che coppia carina, peccato che non m'importa niente."
"Cassy, vai da Mel, ti raggiungo subito."
Annuisco e poi inizio a salire le scale di corsa.
"375... 376... 377... 378!" apro la porta e trovo Melody sdraiata sul lettino con Anne e Louis accanto a lei. Saluto i due e poi mi avvicino a Melody. "Hey, come stai?"
"Male... sento solo male." dice con una smorfia di dolore dipinta in faccia.
"Pensi di riuscire a stare in piedi?"
"Sì... penso di sì."
"Allora su, andiamo a farci una passeggiata."
Louis mi aiuta ad alzarla e la prendo a braccetto iniziando poi a camminare per i corridoi.
"È il settimo mese di gravidanza giusto?"
"Sì, ma il dottore dice che potrebbe nascere."
"E sai cosa sarà?"
"Sì, un maschietto. Louis non lo sa ancora."
"Beh, allora questo maschietto non vede l'ora di conoscere la sua mamma e il suo papà, quindi vuole nascere. Ma sono sicura che non vuole farti stare male, quindi devi prendere questa cosa con un po' di allegria. Se vuole nascere oggi, nascerà oggi..."
"Ma è solo al settimo mese!"
"Ma i dottori ti hanno sempre detto che è abbastanza grande tutte le volte che ti ho accompagnata alle ecografie."
"Forse hai ragione, forse vuole nascere." dice fermandosi.
"Hai visto che..."
"Mi si sono rotte le acque..." mi interrompe guardando poi verso il basso.
"Calmati si? Respira profondamente... HO BISOGNO DI AIUTO! LE SI SONO ROTTE LE ACQUE!" urlo cercando di attirare l'attenzione di qualcuno, e infatti due infermiere ci corrono incontro.
"Bisogna riportarla in camera sua, chiama la dottoressa. Camera... 378." dice controllando il braccialetto che Melody ha al polso. Può aiutarmi signorina?" chiede una delle due mentre l'altra corre a chiamare la dottoressa.
Riportiamo Melody nella stanza e Louis la guarda allarmato mentre Anne sorride.
"Cosa le è successo?" chiede lui.
"Lou, oggi avrai l'occasione di vedere tuo figlio." dice Melody.
"Cosa? È un maschietto? Piccolo, ti voglio bene, però cerca di non far soffrire troppo la mamma."
"Potete lasciare la stanza? Devo farle una visita." chiede la dottoressa.
[...]
"Non voglio avere figli, o almeno non prima dei 30 anni. Louis ne sta uscendo fuori pazzo ed è troppo giovane per diventare padre. Io non ce la farei..." dice Harry, ma non ci faccio tanto caso visto che Melody sta di merda.
"Vado da Mel..." dico alzandomi da quelle sedie maledettamente scomode.
Entro nella stanza e Mel è come l'ho lasciata 30 minuti fa.
"Hey, come ti senti?" chiedo stringendole la mano.
"Sento solo il bisogno di spingere, ma la dottoressa ha detto che non è nella posizione giusta... Non farti mai venire in mente l'idea di avere un bambino. Non è facile come nei film."
"Tranquilla, per ora niente bambini."
"Stai bene? Ti vedo un po' bianca."
"Sto bene, magari mi vedi bianca perché non stai bene. Io sto bene." mento, ho la testa che mi gira e anche il vomito da tipo 2 ore, ma passerà presto, come ha fatto tutta la settimana.
"Sicura? È già un paio di giorni che stai male, dovresti fare delle analisi del sangue."
"Mel sto bene."
"Cassy, ti cerca qualcuno." dice Liam affacciandosi dalla porta.
"Torno subito." sorrido alla mia amica.
"Tranqnuilla, vai."
Esco dalla camera e vedo Faith parlare tranquillamente con Harry.
"Faith? Che ci fa lei qui?"
"Non mi chiamavi ed ero preocupata, quindi sono venuta a vedere se è tutto apposto."
"Mi sono completamente dimenticata di chiamarla... mi dispiace che lei si sia disturbata di venire fino a qui."
"Tranquilla, abito proprio qui vicino."
"Non doveva disturbarsi comunque. La accompagno a casa..."
"Harry mi ha già raccontato come stanno le cose... comunque se ti va di accompagnarmi..."
"Certo, Harry, puoi dire a Melody..."
"Certo, ti chiamo se succede qualcosa." dice baciandomi. "Arrivederci signora Faith."
Appena giriamo l'angolo mi ferma.
"Devi farti vesitare da un dottore, sono più che sicura che non è normale sentirsi stanchi alla tua età."
"Faith, ho studiato per mesi, è normale..."
"Di cosa hai paura? Se è solo stanchezza, saremo sicure che è solo quello, ma se è altro devi sapere cos'è."
"Vuole che faccia delle analisi del sangue? Bene, allora mi faccio quelle dannate analisi. Mi scusi, dove posso farmi delle analisi del sangue?" chiedo ad un'infermiera.
"Piano terra, c'é l'ambulatorio."
"Grazie mille."
[...]
"Hey, svegliati... devi andare a casa a prepararti."
"Mh...?"
Apro gli occhi e mi trovo davanti un Harry sorridente che mi bacia.
Il tempo di ricordarmi che sono in ospedale, e salto dal divano verso il letto di Melody.
"Sta dormendo, si è addormentata da poco." dice Louis che da ieri sera non fa altro che sorridere.
"Posso tenerlo un po'?"
"Certo. Hey piccolino, zia Cassy vuole tenerti mentre papà va a prendersi un caffè. Non ti mettere a piangere sennò svegli la mamma che è stanca." dice lasciandogli ripetuti baci sulla fronte prima di passarmelo.
"Ciao piccolino... sei davvero tanto tanto piccolo, lo sai? Sei nato prima del dovuto e mammina ha sofferto tanto, ma adesso sei qui e sono tutti felici. La tua mammina oggi doveva andare a prendere il suo diploma, ma non può, quindi zio Harry porterà il diploma sia a mamma che a papà sì? Tu devi mangiare così di venti grande grande. Zia Cassy ti vuole bene, tanto bene, ma adesso deve andare a casa a prepararsi. Ti prometto che oggi pomeriggio tornerò con un regalino per te. Ti voglio bene piccolino."
Gli lascio un bacio sulla guancia e poi lo appoggio nella sua culla.
"Sei fantastica con i bambini!" dice Louis.
"Non penso proprio. Penso però che mi abitueró con Christopher. Harry, vado in bagno, ci vediamo all'ingresso."
"Va bene, ci vediamo lì."
Saluto Louis e Chris e corro al primo piano a ritirare i risultati delle analisi.
Nascondo la busta in tasca e aspetto Harry all'ingresso.
[...]
"Grazie a tutti di essere venuti oggi qui e congratulazioni ai nuovi diplomati!" dice il preside.
Inizio a guardarmi intorno confusa, non hanno detto il mio nome, non sono stata chiamata... ho fatto male quell'esame.
"Harry, non mi hanno chiamata..."
"Oh, scusate... è rimasto un diploma... Questo diploma va alla persona che ha lavorato tanto tutto l'anno e che è passata con il massimo del punteggio. Complimenti Cassandra Fryman!"
"Vai, Cassy, vai!" dice Harry facendomi alzare.
Ritiro il diploma e il preside mi fa i complimenti.
"Cassy, Cassy..."
"Ciao Faith."
"Complimenti, il massimo del punteggio!" dice abbracciandomi.
"Grazie Faith, la ringrazio anche di essere venuta."
"Ma non c'é di ché. I tuoi genitori?"
"Non potevano venire, sono fuori città."
"Hai avuto i risultati delle analisi?"
"Ah si, non l'ho aperta la busta perché so che tutto è apposto, quindi la apra lei." dico passandole quella busta bianca.
Apre la busta e inizia a leggere il contenuto.
"Andiamo a prendere un tè?"
"Perché? Cosa c'è scritto?"
"Andiamo a prendere il tè e te lo dico."
"Hey principessa, andiamo a festeggiare?" chiede Harry abbracciandomi da dietro.
"Harry, possiamo vederci dopo in ospedale? Accompagno Faith a casa sua e poi vado a prendere il regalo per Chris."
"Va bene, però stasera festeggiamo. A dopo Piccola."
Mi bacia e poi se ne va dagli altri.
[...]
"È grave? Ho un cancro?" chiedo quando ci sediamo a casa di Faith per prendere quel tè.
"Leggi." dice passandomi la busta.
Prendo il foglio dal suo interno e inizio a leggere.
"COSA?! SONO INCINTA?!" urlo.
"Hey, essere incinte è una cosa bellissima, dovresti esserne felice. Tu e Harry vi amate..."
"Harry non vuole avere un bambino, e io non posso essere incinta! Cosa penseranno i miei? Mi sono appena diplomata, tra 3 mesi inizio l'università, non posso arrivare lì con il pancione! Harry non vuole avere bambini, me l'ha detto proprio ieri... non posso andare da lui e dirgli 'hai presente ieri quando hai detto che non vuoi avere bambini, beh, mi dispiace per te, ma sono incinta...', cosa penseranno tutti di me? I miei amici, parenti..."
"Hey, guardami."
Alzo lo sguardo verso di lei e ormai sono in lacrime, io non posso essere incinta, non posso rovinare la mia relazione con Harry.
"Tu lo vuoi questo bambino?"
"Non posso avere un bambino... mi odierebbero tutti!"
"Non è questione di potere o non potere avere un bambino... Se tu vuoi questo bambino, non devi pensare a quello che vogliono gli altri. Ora la sua vita è nelle tue mani... quindi, cosa pensi di fare? Tieni il bambino o abortisci? È tua la scelta e di nessun' altro."
Appoggo la testa sul tavolo cercando di pensare, ma niente.
Perché tutto questo sta succedendo a me?

Mi dispiace dover finire così il capitolo, ma deve finire così.
Vi volevo avvertire che il prossimo capitolo sarà l'ultimo...
Questa è la prima storia che finisco completamente, cioè la finirò domani sera. Mi odierete a vita penso, ma la storia non può essere infinita.
Vi voglio bene... e vi auguro un...

BUON NATALEEEE!!!!

Give Me Love [H.S.] || IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora