Decido di andare in camera mia visto che sono tutti quanti ubriachi apparte Jade.
"Io li sorveglio, tu puoi andare di sopra a dormire." dice lei sorridendo.
"Ok, grazie mille." ricambio il sorriso e mi dirigo verso le scale.
"Hey hey hey..." sento una voce alle mie spalle richiamarmi.
"Cosa c'è?" chiedo girandomi verso di lui.
"Sei arrabbiata perché ho bevuto?" chiede con la bottiglia in mano.
"Harry, perché dovrei essere arrabbiata? Non me ne frega un cazzo se bevi!"
"Allora perché hai quella faccia?"
"Questa è la mia faccia e se non ti va bene sono cazzi tua."
"Vieni anche te a bere." dice prendendomi la mano, ma la ritiro.
"Io non bevo, adesso buonanotte." dico salendo le scale.
"Cassy, torna qui."
"No, e smettila di insistere, sei ubriaco!"
Mi chiudo in camera e indosso il mio comodissimo pigiama. Mi siedo sul davanzale della finestra e porto le ginocchia al petto guardando la neve che continua a cadere fuori. Qualcuno bussa alla porta, ma non mi alzo per andare ad aprire. Jade non può essere perché sta tenendo d'occhio gli altri che sono ubriachi e l'unico è Harry.
"Apri!" dice continuando a bussare. "So che non stai dormendo. Cassy... aprimi."
"Harry vattene, ho sonno e voglio dormire, non ho tempo per le tue cazzate."
"Sto male, aprimi..." dice continuando a bussare.
"La mia camera non è il bagno, vai a vomitare là."
"Starò qui fino a quando apri!" dice e sento un tonfo.
Mi affretto ad aprire la porta e lo trovo seduto a terra con la testa appoggiata al muro.
"Cosa cazzo è successo?" chiedo vedendolo in delle condizioni orribili.
"Niente..." dice ridendo. "Volevo solo che mi aprissi."
"Alzati da terra!" dico aiutandolo ad alzarsi.
"Dove andiamo?" continua a ridere.
"A disinfettare queste ferite." dico trasinandolo in bagno.
Lo faccio sedere sul bordo della vasca e lui scoppia a ridere.
"Harry smettila di fare il cretino e dimmi con chi hai fatto a botte." dico prendenedo le garze.
"Luke è un coglione!"
"Hai fatto a botte con Luke?"
"È lui che ha iniziato."
"Ok, ora stai zitto e non ti muovere." dico avvicinandomi a lui per disinfettare quelle orribili ferite.
"Sei l'unica che mi abbia mai curato le ferite... anche quella sul cuore." dice sorridendo.
"È solo la seconda volta che lo faccio e non voglio rifarlo di nuovo, quindi evita le risse. Smettila di dire cazzate, hai il labbro spaccato."
"Non sto dicendo cazzate, è la verità."
"Harry, sei ubriaco e gli ubriachi dicono solo cazzate, quindi smettila di parlare."
"Gli ubriachi dicono la verità."
"Basta! Devo finire di disinfettante questa roba. Devi sul serio smetterla di fare a botte."
"Ok capa..."
"Ho finito." dico buttando le garze. "Puoi andare in camera tua a dormire."
"Posso dormire inisieme a te?"
"No, dormi in camera tua." dico uscendo dal bagno per scendere di sotto. "Perché diamine vi siete presi a botte?" chiedo vedendo Luke seduto sul divano.
"Il fidanzatino è venuto a dorti che si è fatto la bua?" chiede ridendo.
"Non siamo fidanzati! Per quale cazzo di motivo vi siete picchiati, o meglio, l'hai picchiato visto che tu non hai assolutamente niente."
"Volevo finire quello che avevo iniziato stamattina."
"Lo vuoi capire che non è colpa sua se tua sorella è in questo stato?"
"Mia sorella era incinta quanso l'ha lasciato e nell'incidente ha perso il bambino!" urla attirando l'attenzione di tutti. "Quello era il suo bambino e lei aveva paura che non lo avrebbe mai accettato! È colpa sua se è successo tutto questo!"
Rimango spiazzata per questa confessione. Non pensavo lei fosse incinta. È sicuramente difficile perdere un bambino, ma come faceva a sapere che non lo avrebbe accettato, era comunque suo figlio.
"Come fai ad esserne così sicuro che quello fosse mio figlio?" chiede il riccio scendendo le scale.
Se non fosse per il puzzo di alcol che emana, non si direbbe nemmeno che è ubriaco.
"Lei ha detto che era tuo figlio e mia sorella non mente."
"Ha mai detto che noi non siamo mai andati a letto? Ha mai detto che mi tradiva? No, non voleva passare per puttana. Io sapevo di quel bambino e l'avrei cresciuto, mi sarei presa la responsabilità di essere padre anche se quel bambino era del suo migliore amico. Io la amavo e lei mi tradiva... è lei che ha deciso di raccontarvi cazzate perché sarebbe stato per tutti molto più facile odiare me che lei. Vuoi prendermi a botte? Fallo, non me ne frega niente. Pensi di risolvere qualcosa con le botte?"
Vedo il biondo sferrargli un pugno in faccia e prima che potesse colpirlo di nuovo mi metto tra i due.
"Luke smettila! Tu non sei qui perché mi stai simpatico, sei qui perché fai parte del gruppo in cui sono entrata e i tuoi amici ti vogliono bene, ma non puoi comportarti come vuoi. Non ti mando via solo per loro." dico indicando gli altri che sicuramente non capiscono nulla perché si guardano tra di loro confusi.
Lo vedo superarci per salire di sopra furioso.
"Harry stai bene?" chiedo girandomi verso di lui.
"Si, sto bene."
"Sicuro?" chiedo prendendogli la testa tra le mani per poter esaminare la sua faccia e assicurarmi che non abbia altre ferite.
"Forse è meglio se andate tutti quanti a dormire." interviene Jade spingendo Liam verso le scale. "Tu assicurati che non facciano altre cazzate, pulisco io qui." dice a me iniziando a raccogliere le bottiglie in giro.
"Ok, ma puoi lasciare anche così. Puliamo domattina. Harry, andiamo." dico trascinandolo di sopra. "Ora vai in camera tua e devi rimanere lì, intesi?"
"Mi piace il tuo pigiama..." dice sorridendo.
"Harry sei ubriaco."
"Non ho bevuto tanto."
"Puzzi di alcol, vai a cambiarti e poi a letto."
"Mi hanno rovesciato una bottiglia di non so cosa addosso, non sono ubriaco. Ho solo fatto finta di esserlo. Mi piace quando ti preoccupi per me." dice sorridendo.
"Hai fatto finta di essere ubriaco? Ma sei scemo o cosa?"
"Mi piace anche quando ti incazzi. Se ero ubriaco probabilmente lo avrei ucciso di botte."
"Sei un cretino!" dico spingendolo. "Come fai a fare finta di essere ubriaco così bene?"
"Anni di pratica. Le ragazze se ne approfittano dei ragazzi belli se sono ubriachi."
Entro in camera mia e so che mi segue perché la porta si chiude e lo sento parlare.
"Posso rimanere a dormire qui con te?"
"Harry, sai di alcol, non voglio che tutta la camera puzzi d'alcol."
"Vado a farmi una doccia allora." dice correndo fuori dalla stanza senza aslettare risposta.
Mi siedo nuovamente sul davanzale della finestra e dopo circa 15 minuti la porta si riapre ed entra Harry a torso nudo mostrndo tutti i suoi tatuaggi.
"Ma sei scemo? Ti prenderai una broncopolmonite!"
"Stai zitta e ammetti che non ti dispiace vedermi così." dice strofinandosi un asciugamano sui capelli.
"Vai a vestirti!"
"Uffa però..." dice uscendo dalla stanza per tornare subito dopo con una maglietta addosso. "Allora posso dormire qui?"
"Harry..."
"Qual'è il problema? Ci facciamo solo caldo. Non mi piace stare in quella stanza da solo." dice facendo una smorfia.
"Puoi dormire qui solo se mi racconti..."
"La storia del bambino?" chiede.
Lo guardo un po' indecisa, sicuramente gli fa male parlare di queste cose, ma voglio sapere cosa è successo. Alla fine annuisco e lui mi fa segno di stendermi accanto a lui sul letto.
Mi metto sotto le coperte e lui mi fa appoggiarr la testa sul suo petto memtre prende ad accarezzarmi i capelli con una mano mentre l'altra la intreccia alla mia.
"Allora... lei mi aveva parlato del bambino e voleva dei consigli su come dirlo al padre del bambino. Io le avevo detto che se aveva paura, poteva benissimo dire che era il mio bambino e mi sarei preso io tutte le responsabilità. Avrei cresciuto quel bambino come se fosse mio e sognavo un futuro insieme a lei... chissà, magari il bambino avrebbe avuto un fratellino o una sorellina. Volevo avere una famiglia con lei. La amavo talmemte tanto da dimenticarmi del tradimento e del fatto che il bambino non era mio. Poi lei mi ha detto che voleva abortire. Io cercavo di spiegarle che non c'era bisogno di farlo, il bambino avrebbe avuto un padre, ma lei non era d'accordo. Mi ha lasciato e ha preso la macchina per scappare ed è successo quello che è successo. Mi ero affezionato a quel bambino che non è mai nato, lo amavo come se fosse il mio, e ho sofferto per la sua perdita, ma dovevo anadare avanti, quello non era mio figlio. Sono andato avanti e lei continua a dire che il bambino era mio..."
"Harry, mi dispiace..."
"Tranquilla, è tutto passato. Che ne dici se adesso mi baci?"
"Hai chiuso la porta? Domattina potrebbero entrare e vederti qui."
"Sì, ho chiuso la porta. Posso avere un bacio."
"Ti piacerebbe avere figli?"
"Non lo so, mi sono reso conto un po' troppo tardi che un bambino è una grande responsabilità e io non sarei capace di crescerlo."
"Capisco..."
"Tu vorresti avere figli?"
"Io penso di sì... ma magari più tardi, sinceramente non mi vedo madre però. Che ne dici di dormire?"
"Prima il bacio della buonanotte." dice sorridendo.
Mi bacia e poi spegne la lampada.
[...]
Mi sveglio a causa di un continuo bussare alla porta.
"Continua a dormire, vado io." dice Harry.
"No! Chissà chi è... vado io." dico alzandomi.
Mi avvicino alla porta e l'apro giusto un po', quello che basta per intrufofare la testa fuori.
"Che c'é?" chiedo sbadigliando.
"In questa casa esistono delle aspirine?"
"No, a cosa ti servono?"
"Stiamo tutti quanti male, abbiamo bisogno delle aspirine." dice posando poi una mano sulla fronte.
"Non dovevate bere." dico ridendo.
"Puoi anche aprire la porta, so che Harry è lì." dice spingendo la porta per aprirla. "Ricco, spero per te che non abbiate fatto nulla!"
"Tranquillo Liammo, non abbiamo fatto nulla." dice lui sorridendo. "Per quale valido motivo ci hai svegliati?"
"Ho bisogno delle aspirine, e penso anche tu ne abbia bisogno."
"Io non ho bevuto tanto ieri sera. Non ho assolutamente nulla."
"Ok Liam, vado in villaggio a prenderti le aspirine. Vado a cambiarmi." dico chiudendogli la porta in faccia. "Harry esci da qui! Devo cambiarmi."
"Ma non puoi andarci dopo?" chiede abbracciandomi da dietro.
"No, il villaggio dopo è pieno di turisti e staccati da me." dico lanciando dei vestiti sul letto.
"Vado via solo se mi dai il buongiorno come si deve." dice incrociando le braccia al petto.
Mi avvicino a lui, mi alzo sulle punte e faccio incontrare le nostre labbra. Aprofondisce il bacio mentre porta le mani sui miei fianchi e le sento sorridere quando gli cingo il collo con entrambe le mani.
Ci stacchiamo e mi sorride.
"Il miglior buongiorno di sempre." dice continuando a sorridere.
"Ok Harry, ma adesso devi uscire." dico spingendolo verso la porta.
"Mhh... ok, ma solo perché sei tu." dice baciandomi di nuovo prima di uscire dalla stanza.
Mi cambio velocemente e pettino i capelli che sono un disastro.
Non mi trucco per andare in farmacia, non avrebbe senso.
Scendo di sotto dove trovo Jade con una tazza di caffè.
"Tieni, è per te." dice porgendomela.
"Oh grazie." dico prendendola. "Bevo il caffè e poi vado subito, sennò poi mi tocca fare la fila."
"Sei sempre lì? Prendi il cappotto e andiamo." dice Harry scendendo le scale mentre si mette il giacchetto.
"Tu? Perché? Harry ma che cazz...?"
"Andiamo, faremo tardi sennò." dice prendendo il mio cappotto dall'attaccapanni.
Passo la tazza a Jade e lui mi aiuta a mettere il cappotto.
"Andiamo!" dice trascinandomi verso l'uscita.
Jade mi sorride mentre esco di casa e mi chuude la porta alle spalle.
"Perche?" chiedo quando siamo fuori.
"Perché cosa?"
"Ti sei cambiato in non si sa quanti secondi, mi hai letteralmente messo il cappotto e mi hai trascinata fuori casa."
"Volevo stare un po' con te, quindi adesso sali in macchina e andiamo." dice sbloccando la sua macchina.
Salgo senza dire una parola e metto la cintura.
"Volevi stare un po' con me? Harry, ma abbiamo dormito insieme..."
"Sì ma tu dormivi, e adoro quando ti incazzi e quando arrossisci e quando dormi non fai nessuna delle due cose. Quindi volevo stare un po' con te di giorno." dice sorridendo.
"Harry non mi sozrridere in quel modo..." dico fissando i suoi occhi.
"Perché? Non ti piace il mio sorriso?" chiede con una faccia da cucciolo.
"Io adoro il tuo sorriso, ma non sorridermi così perché..."
"Perché?"
"Perché così, non sorridermi in questo modo e basta." dico girandomi verso il finestrino per non fargli vedere il mio colorito.
"Dillo che il mio sorriso ti fa impazzire e che vorresti saltarmi addosso." dice facendo facce da cretino.
"Harry smettila e andiamo a prendere quelle aspirine."
"Lo prendero come un sì..." dice mettendo in moto per poi accendere il riscaldamento e partire.
"Prendilo come cosa ti pare." dice alzando le spalle.
"Sai, dovresti prendere l'iniziativa di baciarmi molto più spesso."
"Harry, possiamo parlare di altro?"
"No, a me piace questo argomento." dice sorridendo.
"A me piace parlare della neve."
"La neve è fredda. Non c'é altro da sapere sulla neve." dice fissando la strada. "Che ne dici se facciamo colazione insieme in un bar?"
"Harry, gli altri hanno bisogno delle aspirine, quindi..."
"Quindi aspettano. Voglio passare una mattinata con te. In casa ci sono sempre i ragazzi, quindi ora noi due torneremo per pranzo, non prima."

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Give Me Love [H.S.] || IN REVISIONE
Fiksi PenggemarScuola nuova, amici nouvi, persone nuove... Tutto nuovo per me. Perché sempre le ragazze semplici e chiuse si devono innamorare di quel bastardo al quale tutte vanno dietro? Succederà sempre così: la ragazza timida si innamorerá sempre e comunque di...