Janet e Gabriel

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Gabriel's p.o.v.

È una calda mattina di primavera, e i ciliegi in fiore emanano un profumo inebriante.

E davanti a me c'è lei.

Lei, in tutta la sua raffinata bellezza, che mi sta venendo incontro.

Mi sorride, e mi prende per mano.

《Buongiorno, Gabriel》sussurra con quell'accento coreano che mi fa impazzire.

Rimango imbambolato alla sua vista, e al sentire la sua fantastica voce.

Le sue labbra si stanno avvicinando alle mie.

Percepisco un'atmosfera romantica tutt'intorno, gli uccelli cantano e il sole brilla.

È come se fossi in paradiso.

Sta per baciarmi, la ragazza che amo sta per baciarmi.

Mi preparo a questo glorioso evento, al mio primo bacio di tutta la mia vita.

La distanza fra di noi si sta annullando, sento ormai le sue labbra sulle mie, ma...

《Lee.. sveglia! Sveglia!》

Sbadiglio, spaesato per quello che sta succedendo.

《Ma un po' di educazione una volta tanto no, eh?! Sempre con la bocca aperta, tu!》

Aish, ho fatto incazzare il professore anche questa volta.

《Solo perché sei il figlio di un cantante famoso e puoi farti pagare le ripetizioni, questo non vuol dire che puoi startene lì a dormire sugli allori tutta la mattina!》sbraita il prof, col fumo che gli esce fuori dalle orecchie.

Odio il prof di letteratura coreana. Ogni volta interrompe i miei sogni sempre sul più bello, quasi lo facesse apposta.

《Scusi, prof》dico, annoiato, cercando di concentrarmi sulla lezione.

Ma è talmente noiosa, che quasi quasi mi rimetto a dormicchiare.

《Gabriel Lee, stai attento!》

Odio anche quando il prof mi chiama per nome.

Il mio nome è Gabriel Lee, vivo a Seoul in Corea, ho 15 anni e sono metà italiano e metà coreano.

Ho un cognome piuttosto comune, direi. Anzi, una buona parte della popolazione coreana si chiama Lee.

Io ho ereditato il mio cognome da mio padre.

Già, perchè mio padre è niente meno che Lee Junho, del gruppo kpop dei 2PM.

A me francamente poco importa del kpop, ma so che mio padre insieme ai suoi compagni di gruppo si impegna molto, ed è per questo che a distanza di un ventennio stanno ancora avendo molto successo.

Molti dicono che io e mio padre ci assomigliamo molto, per questo spesso i miei amici mi chiamano "Junho junior" per scherzare.

Addirittura, a volte, quando cammino per strada, mi capita di essere fermato da delle ragazzine urlanti che mi fanno foto credendo che Junho sia tornato giovane.

Bah, gentaglia..

Comunque, oggi sono più teso del solito, e i miei sonnellini durante la lezione non stanno avendo quell'effetto tranquillante che speravo.

Il motivo di tutta questa agitazione? Ho invitato la mia coinquilina ad un appuntamento, oggi pomeriggio.

Speriamo che Janet si presenti..

Problemi d'amore a SeoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora