Cercando Janet

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Janet's p.o.v.

Tic, tac, tic, tac...

Il tempo scorre inesorabilmente, e si avvicina sempre di più lo scocco dell'orologio, dopo il quale Gabriel e Yohan dovranno cominciare a cercarmi.

Sono già tre minuti circa che vago in giardino senza meta, e dopo aver esaminato nascondigli piuttosto semplici come alberi e muretti alti mi sono fermata qui impalata sul selciato che passa in mezzo alle aiuole.

L'ampia piscina illuminata da lucette bluastre riflette la luce della luna che sta sbucando in cielo, attirando anche il mio sguardo, di modo che possa così avvicinarmici e specchiarmi in acqua.
La mia espressione non è delle migliori, infatti sono piuttosto agitata.

Non c'è alcun modo di potermi nascondere qui, nè da ogni altra parte che ho già perlustrato, anche perché non conosco bene la casa e per questo non posso andare troppo in avanscoperta.

Tra l'altro qui fuori è buio, e la fioca luce dei lampioni non mi è per niente d'aiuto. Sicuramente sceglierò un nascondiglio sfigatissimo, e finirò per farmi trovare dopo pochi secondi.

Aspetta, aspetta, non deve essere così brutto come sembra.

Ma certo! Io posso farmi trovare da chi voglio, senza il bisogno di dover trovare un nascondiglio chissà quanto complicato. Come è possibile che io ci sia arrivata soltanto ora? Sono proprio scema..

Il destino di Gabriel e Yohan è nelle mie mani, e dipende tutto da chi voglio farmi trovare io.

Il problema è.. chi voglio salvare dei due? Gabriel o Yohan?

Buttarsi in piscina vestiti mentre tutti ti guardano deve essere un'esperienza piuttosto umiliante, e sinceramente preferirei che nessuno dei due dovesse farlo.

Ma sono queste le regole, è Ahn Mi Ran che ha deciso tutto, quindi ormai nessuno può più opporsi.

L'unica cosa che potrei fare è.. non farmi catturare da nessuno. Ma se commettessi anche solo un piccolo errore facendomi scoprire, tutto il mio piano andrebbe in fumo.

《Janet Jang, mi senti?!》

Sussulto improvvisamente, e il cuore inizia a battere veloce.

《Mancano solo sessanta secondi all'arrivo dei due cercatori, quindi se non hai ancora trovato un nascondiglio, sbrigati! Da adesso inizierà il conto alla rovescia!》

Tiro un sospiro di sollievo quando scopro che questo stridulo suono proviene da qualche parte dall'alto. Quindi sono costretta ad alzare la testa, per poi constatare che la voce di Ahn Mi Ran è uscita da quell'altoparlante nero vicino all'antenna.

Chiudo gli occhi e inspiro ed espiro veloce, stringendo i pugni. Devo concentrarmi e pensare lucidamente.

《Cinquanta, quarantanove..》

Se voglio tornare al salone per i fatti miei dovrò nascondermi in un posto piuttosto vicino alle mura, così da poter poi svignarmela senza essere vista da nessuno.

《Quaranta, trentanove..》

Percorro un pezzo di perimetro della villa, per poi accorgermi di una cosa: il muro della villa è discontinuo, infatti ad un certo punto è interrotto da delle scalinate scavate nel terreno, che portano ad una specie di sgabuzzino.

《Trenta, ventinove..》

Scendo per vedere se è un posto abbordabile, e per mia grande fortuna lo è. C'è una porta, subito dopo le scale, ma non devo per forza entrarci, anche perché poi non ho la chiave per aprirla.

Problemi d'amore a SeoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora