Parole

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Janet's p.o.v.

Non ho ancora compiuto quindici anni, che già mi sento peggio dei protagonisti di Beautiful. È tutto così complicato, la vita è complicata, l'adolescenza è complicata.

Anche entrare in casa mia adesso è diventato complicato, e non posso restarmene tranquilla nemmeno un secondo. Solamente stare da Yohan mi fa sentire calma e rilassata, il resto è tutto schifosamente faticoso.

Non posso stabilirmi a casa da Yohan, ho una famiglia con cui stare, ma ammetto che a volte ho pensato di andarmene seriamente dal mio migliore amico.

Lui è l'unica persona che mi capisce, che mi appoggia, abbastanza umano ma serio allo stesso tempo da capire le mie emozioni ed i miei sentimenti. Cosa che invece Gabriel non sa affatto fare. E poi, nonostante la recente dichiarazione del mio coinquilino, la situazione sta veramente degenerando.

Io lo amo, lui mi ama, o almeno così mi ha detto, e quindi? Perché ce ne stiamo ognuno per i fatti propri ad aspettare che l'altro compia il primo passo? O meglio, siamo veramente convinti di quello che stiamo facendo? Io voglio stare con Gabriel? Lui vuole stare con me?

《Yohan, secondo te io e Gabriel staremmo bene insieme? Anzi, riusciremmo mai a stare insieme?》di getto, senza pensare, pongo questa domanda al mio migliore amico, che subito sobbalza sorpreso al mio fianco e mi fissa stranito.

Stiamo camminando verso casa dopo una lunga e faticosa giornata scolastica, e i pollini delle piante stanno causando ad entrambi reazioni allergiche mostruose, tuttavia riconosco che il rossore improvviso di Yohan non è dovuto affatto a questa ragione.

《Yohan, ci sei?》chiedo, vedendolo piuttosto spiazzato dalla mia domanda.

《Sì, beh, come dire... tu e Gabriel stareste molto bene insieme, ma non credo tu abbia pensato ad una cosa fondamentale》risponde, lasciandomi con ancor più dubbi di prima che viaggiano senza meta nella mia testa.

《Che cosa intendi?》chiedo allora, fermandomi nel bel mezzo del marciapiede, e arrestando così anche i suoi passi, una volta che si accorge della mia posizione immobile.

Quasi come se fosse ovvio, poi, lui si avvicina non troppo a me, alla distanza che siamo soliti mantenere fra di noi, dopodichè fa un sospiro profondo e si decide a parlare:

《Voglio dire... come il fatto che Gabriel "stesse" con un'altra ragazza ha ferito te, così potrebbe accadere ad altre persone per causa tua》farfuglia, rivolgendomi un sorrisetto sghembo e incomprensibile e confondendomi ancor di più. Cosa cavolo sta dicendo?

《A-aspetta, tu credi che se io mi mettessi con Gabriel, qualcuno a cui io interesso potrebbe dispiacersi?》balbetto, insicura delle mie stesse parole.

《Esattamente》risponde Yohan impassibile. Aish, odio quando si dipinge in volto quell'espressione indecifrabile e comincia a parlare di cose senza senso.

《Mi stai dicendo che tu credi che io piaccia a qualcuno? Dai, Yohan, hai visto che già il fatto che Gabriel mi ami è stato una sorpresa per me. A chi altri potrei piacere?》chiedo ironica, cogliendo finalmente il significato delle sue parole.

È talmente preoccupato per me, che crede che qualche mio eventuale pretendente potrebbe ferirsi dopo il mio fidanzamento con Gabriel. E poi, questi ragionamenti sono costruiti per aria, perché chi l'ha detto che io e Gabriel in futuro ci metteremo insieme?

《Certo che piaci a qualcuno. E io so anche a chi》dice serio Yohan, fissandomi con quegli occhi scuri scrutatori.

In questo momento francamente non so proprio cosa dire nè cosa fare, così mi limito ad assumere un'espressione piuttosto incredula e a continuare a fissare a mia volta Yohan.

Problemi d'amore a SeoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora