*Il giorno dopo*
Janet's p.o.v.
Sono le sette di mattina e non mi ha ancora risposto. Yohan non ha risposto al mio messaggio.
E io che sono stata ad aspettarlo sveglia fino a mezzanotte, pur cascando letteralmente a terra dal sonno... ho fatto tutto questo per senza niente?
Possibile che adesso anche con Yohan debbano sorgere dei problemi?
Questa situazione sta diventando veramente insopportabile, starmene a casa senza poter muovere un muscolo mi impedisce i vari chiarimenti che ho in programma già da un sacco di tempo.
Voglio uscire di qui, voglio tornare a scuola, rivedere Yohan a quattr'occhi e dirgliene quattro. Stare qui dentro mi sta facendo diventare troppo irascibile, non so più cosa sta succedendo né a me nè tantomeno a tutti gli altri.
《Dottor George, domani posso tornare a scuola, vero?》chiedo speranzosa, mentre il dottore mi sta accuratamente visitando.
《Certo, carissima. È ormai guarita del tutto, la febbre le è passata》risponde lui con un sorriso, riaccendendo finalmente dentro di me quella felicità che non provavo da tanto tempo.
《Grazie, dottore. Grazie infinite》dico allora, inchinandomi umilmente e seguendolo con lo sguardo fino a che non lascia la mia camera da letto.
D'istinto afferro poi il cellulare, lo sblocco e osservo di nuovo la cronologia dei messaggi con Yohan.
Ancora niente.
O si vergogna di rispondermi, oppure gli è successo qualcosa al cellulare. Però nessuna delle due ipotesi è possibile, visto che Yohan non avrebbe motivo di ignorarmi proprio adesso, e inoltre il suo cellulare è sempre, perennemente, incondizionatamente funzionante.
Il mio messaggio di ieri brilla ancora senza risposta, alla luce del sole.
Adesso però sono preoccupata: e se gli fosse successo qualcosa? Potrei provare a chiamarlo, anche se a quest'ora dovrebbe essere già a scuola.
*Tuuu tuuu tuuu*
《Janet? Pronto?》mi risponde una voce mai sentita prima, una voce di una ragazzina che avrà all'incirca la mia età.
《Chi sei?》chiedo allora schietta, aggrottando le sopracciglia. Questa tizia come sa il mio nome? Lo avrà letto nel display?
La situazione non mi convince. E se Yohan fosse stato rapito?!
《Sono Joy. Serve qualcosa?》
Oddio, oddio, no.
Joy.. quella Joy di cui Yohan mi aveva parlato giorni fa!
《Dov'è lui?》domando, cercando di non perdere troppo le staffe.
Perché, se fosse successo qualcosa di serio a Yohan, non riuscirei a perdonarmelo.
Avrei dovuto stare più attenta a lui, capire come si sentiva nel profondo nel cuore e cercare di stargli vicino. Purtroppo però questa dannatissima febbre me lo ha impedito, e adesso Yohan è nei guai.
《Joy, avanti, ridammelo!》sento dire da Yohan dall'altro capo del filo, e non posso fare a meno di tirare un sospiro di sollievo nel sentire che il mio amico sta bene e che non gli è capitato nulla di grave.
《Aspetta, Yohan. Devo chiedere una cosa alla tua ragaz..》sento che gli risponde lei, cercando di parlare sottovoce il più possibile ma riuscendo comunque a farsi sentire da me.
《Che ragazza..?》biascico, senza capire.
《Joy! Joy! Lasciala stare, ti ho detto! E ridammi il telefono!》sbraita Yohan. Si sentono poi dei rumori strani, come se il povero cellulare di Yohan stesse venendo sballottato di qua e di là, e la linea stesse per interrompersi.
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Problemi d'amore a Seoul
FanfictionJanet Jang, figlia del famosissimo cantante Wooyoung, si ritroverà ben presto alle prese con il primo amore. Come reagirà a questo suo sentimento? ~Sequel della precedente fanfiction "Kpop, la mia ancora di salvezza"~