Yohan's p.o.v.
《State indietro! Ho detto di stare indietro!》urla una delle guardie infermieristiche a squarciagola, mentre altri due paramedici trasportano la vittima sulla barella.
Non posso credere ai miei occhi: si tratta nientemeno che di Park Soo Young, ovvero Joy, colei che fino a qualche giorno fa voleva diventare mia amica, ma con cui poi avevo pure litigato.
Fisso il mio sguardo su di lei, estraniandomi da tutta la realtà circostante.
Ha un foro pauroso alla testa, da cui le stanno colando fiumi di sangue rosso rubino, gli occhi sono chiusi e le braccia e le gambe adagiate immobili sulla barella.
《Che cosa le è successo?!》grido poi, muovendo la testa qua e là alla ricerca di qualcuno che mi sappia dare delle spiegazioni.
Purtroppo però non c'è anima viva in grado di spiegare come possa essere accaduta una catastrofe del genere, e nessuno sa ancora se Joy sia viva o morta.
Con un groppo in gola che mi impedisce di respirare adeguatamente, chiudo anche io gli occhi e cerco di pensare lucidamente alla causa di tutto questo.
Però non ci riesco. Non ce la faccio.
Janet e Gabriel, accanto a me, non fanno altro che lanciare grida come tutto il resto della scuola, e la riservatezza dei paramedici è tale da trasportare in silenzio Joy in fretta e furia verso l'esterno della scuola. Fuori vi è già pronta un'ambulanza.
Nonostante il nostro seguito, i paramedici non degnandoci nemmeno di uno sguardo ingranano la marcia, accendono la sirena e se ne vanno con l'ambulanza, senza nemmeno lasciarci il tempo di formulare pensieri sensati.
***
《Bene, ragazzi, questa è una riunione di emergenza. State calmi, per favore, e zittitevi》sentenzia il professore delegato in palestra, non riuscendo sfortunamente ad ottenere l'attenzione sperata e guardandosi intorno preoccupato.
《Ragazzi! Silenzio!》urla più forte di prima, arrivando questa volta a colpire i nostri poveri timpani.
《Quello che è appena successo alla studentessa Park Soo Young potrebbe essersi trattato di un attentato. Non sappiamo ancora come sia potuto accadere che qualcuno si sia aggirato per il cortile di questa scuola con un'arma, e per questo da adesso inizieremo ad indagare. Tutta la scuola è stata portata qui, ed è severamente vietato sia uscire che rientrare fino al prossimo ordine. Avviseremo i genitori di tutto, quindi non dovete preoccuparvi》dice, squadrandoci severo e facendo un cenno ad altri due prof, che vanno prontamente a mettersi davanti alla porta.
《Dio, non sarà mica stato un serial killer?!》piagnucola Janet sconvolta, tutta stipata fra me, Gabriel e il muro grigio alle sue spalle.
《Oppure aveva dei problemi talmente gravi da arrivare a suicidarsi?》ipotizza Gabriel, accendendo dentro il mio cervello che si era momentaneamente impallato un nuovo interrogativo.
Potrebbe essersi suicidata? No, anche se la conosco da poco so che non lo avrebbe mai fatto.
E poi come avrebbe anche solo potuto portare una pistola a scuola senza che nessuno si accorgesse di niente?
Allora qualcuno deve aver portato una pistola qui dentro illegalmente e averle sparato. Sì, deve essere stato un killer. Qualcuno che l'ha uccisa per divertimento, o forse qualcuno che aveva dei gravi conti in sospeso con la sua famiglia.
《Qualunque sia la causa... Joy adesso è in fin di vita... se non è già.. m-morta》biascico, spaesato da tutta questa situazione come non mai, portandomi le mani alle tempie e cercando di non scoppiare in lacrime, anche a causa del gran casino prorompente nell'enorme palestra.
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Problemi d'amore a Seoul
FanfictionJanet Jang, figlia del famosissimo cantante Wooyoung, si ritroverà ben presto alle prese con il primo amore. Come reagirà a questo suo sentimento? ~Sequel della precedente fanfiction "Kpop, la mia ancora di salvezza"~