Nemmeno ci penso più a quello che è successo stamattina. Sono solo svenuto, sarà un semplice calo di zuccheri. Appena torno a casa, Anne mi accoglie dicendo che i miei genitori adottivi sarebbero partiti per un "viaggio di lavoro" alle Hawaii la sera, e sarebbero tornati tra due mesi. Non poteva darmi notizia migliore. Mi prepara gli spaghetti al pomodoro per pranzo e, visto che i Williams sono usciti a fare non-si-sa-cosa, le chiedo di sedersi a tavola e mangiare con me. Adoro Anne, è una donna simpatica. Mentre mangiamo mi racconta un sacco di belle storie, tipo come ha incontrato il suo ormai defunto marito, di quando la sua figlia Gemma ha detto la sua prima parola (né "mamma" né "papà", ma bensì torta), e di quando suo figlio Leo ha imparato a camminare. Oltretutto mi ha anche raccontato un sacco di cose imbarazzanti su Harry, soprannominato "Cacchetta" dal fratellino di sei anni. Oh, mi divertirò un sacco a prenderlo in giro, quando ci vedremo. Aiuto Anne a sparecchiare e a pulire la casa, e poi vado in camera, sfinito, e mi lascio cadere a peso morto sul letto.
Sento la porta di camera mia sbattere, e d'istinto, apro immediatamente gli occhi. La mia matrigna è lì, a braccia conserte, davanti al mio letto --Sì?-- chiedo con la voce ancora impastata dal sonno --Io e tuo padre stiamo partendo. Vieni a salutarci-- dice in tono severo con, però, un sorriso sul volto. Fintissimo per giunta. Annuisco sbuffando e mi giro per scendere dal letto, senza rendermi conto che sono in bilico sul bordo, dando così una facciata per terra. Che bella giornata...
Farfuglio qualcosa di incomprensibile persino a me e mi tiro su, aiutandomi con le braccia. Sento una risatina dietro di me e sbuffo ancora, sapendo già a chi appartiene. Finalmente riesco ad alzarmi così raggiungo insieme alla matrigna, il mio patrigno. Anne sta sollevando valigie più grandi di lei, e vedo che fatica molto, allora vado verso di lei e le prendo io. A me non fa né caldo né freddo. Con la mia incredibile forza, potrei anche sollevare un elefante. Anne mi ringrazia, con tanto di sorriso, e io porto le valigie dei miei stupidi- ma incredibilmente ricchi- genitori adottivi, nella grande e lussuosa macchina nera. Jeremy mi guarda sorpreso e anche abbastanza disgustato. Io gli faccio una smorfia e lui fa finta di niente, entrando in macchina 1-0 per Louis! Appena i Williams partono per le Hawaii, io ritorno in casa. --Finalmente se ne sono andati!-- urlo sedendomi sul divano e accendendo la tv. Uuh, American Horror Story! Anne ridacchia per la mia affermazione e si siede accanto a me. --Louis, devo dirle una cosa importante-- mi dice seria, sorridendo un pochino. Spero niente di brutto --Dimmi Anne. Ah, puoi darmi del tu, comunque!-- dico ricambiando il sorriso --Va bene. Ehm, sai, i signori Williams staranno via per mesi, ed io dovrò stare con te 24 ore su 24. Ecco, vedi, ho chiesto ai signori se i miei figli potessero venire qui fino al loro ritorno, perché sono ancora troppo piccoli per stare a casa da soli per tutta la notte oltre che, come tutti i giorni fino a adesso, anche di giorno. A te va bene?-- chiede balbettando in certi punti. Ma sì, perché no? --Certo, Anne, non devi neanche chiedere!-- l'abbraccio e lei, immediatamente, ricambia.
Qualche ora dopo, io sono ancora sul divano, a guardare serie tv strane, tra cui una che si chiama Teen Wolf. Un po' mi viene da ridere, perché molte di quelle cose sono totalmente finzione, ma è più o meno la mia vita. D'altronde mi sono innamorato dell'umano, ehm... Stiles! Ma non dello Stiles Stiles, dello Stiles Nogitsune. Trovo che ci sia qualcosa di incredibilmente attraente nel male, nell'oscurità. Anne, che è accanto a me, continua a elogiare uno dei licantropi, Sterek o... Derek, non ricordo il suo nome. D'un tratto suona il campanello, facendomi sobbalzare. Anne va ad aprire e io mi giro, per vedere chi è. Oh no! Mi sono completamente scordata che Anne ha tre figli, ed uno di questi... è Harry.
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Wolf [Larry Version]
Random"Hai presente quando tieni in mano un bicchiere di cristallo, di quelli tanto belli e preziosi, e improvvisamente questo cade? Si frantuma in mille pezzettini, senza che tu possa fare niente per impedirlo, le schegge finisco ovunque e tu devi resta...