Cap 32: Sono fottuto

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--Cosa ci fai qui?-- gli chiedo aprendo la finestra e poi incrociando le braccia. --Non ce la faccio più a starti lontano. E poi ti guardo, quando sei con lui, e avrei voglia solo di prenderti in braccio e portarti il più lontano possibile-- dice avvicinandosi a me, ma io arretro, d'istinto. Non mi ha parlato per mesi e, se mi parlava, lo faceva per dire cose cattive. --Se sei qui solo per dirmi questo, allora vattene-- dico cercando di suonare calmo e distaccato, risultando però disperato e arrabbiato. Lui mi guarda confuso quando faccio di nuovo un passo indietro ad ogni suo avanti. --Se non te ne vai adesso, giuro che mi metto a urlare-- lui ridacchia e poi appoggia una mano sul muro --Pareti insonorizzate-- mi ricorda. Alzo gli occhi al cielo --C'è sempre una porta, potrei scappare-- Harry attira la chiave della stanza a sé, grazie a una qualche magia --Uh no. Ora non puoi-- sorride fiero di sé stesso, mettendosi la chiave in tasca. --Harry, porco diavolo, vai via! Lo capisci che non ti voglio più vedere?-- urlo infuriato. Lui continua a sorridere. --Ma tu mi ami-- ridacchia
--Idiota... Ora te lo spiego in modo che tu possa capire, okay? Bene. Hai presente quando tieni in mano un bicchiere di cristallo, di quelli tanto belli quanto preziosi, e improvvisamente questo cade? Si frantuma in mille pezzettini senza che tu possa fare niente per impedirlo, le schegge finiscono ovunque e tu devi restare a raccoglierle una a una. Potresti provare ad aggiustarlo, ma non servirebbe a niente, resterebbe inutilizzabile. Ecco, questo è quello che hai fatto al mio cuore. Hai lasciato che si schiantasse a terra e te ne sei andato, senza nemmeno raccogliere il disastro che hai combinato. Chi? Chi ne raccoglierà i pezzi? Chi proverà a ricomporlo adesso?
Tu torni adesso, dopo quattro mesi- QUATTRO FOTTUTISSIMI MESI-, a dirmi che non sopporti vedermi con una delle poche persone che mi è rimasta vicina nonostante tutto. Se c'è una cosa di cui sono sicuro, è che tu non mi hai mai amato nemmeno metà di quanto l'ho fatto io. Quindi vattene, Dio santo, va via, perché potrei non rispondere più delle mie azioni.-- concludo il mio monologo, puntandogli un dito contro il petto e lui ne è rimasto a bocca aperta. --Non pensavo te la fossi presa così tanto... quindi sei ancora arrabbiato?-- sussurra confuso. Adesso quello sorpreso sono io però... --Arrabbiato? ARRABBIATO? Spero che tu stia scherzando! Mi hai mollato con la scusa del "non ti fidi di me buuu buuu" beh, sai che c'è? Io non sono mai stata arrabbiato. Forse sì, forse all'inizio. Ma ti ho odiato così tanto che avevo voglia di prenderti a pugni ogni volta che ti vedevo! E sai cosa sono ora? Ferito. Fottutamente tanto. Hai tutto il diritto di mollarmi, ma non così, non senza un motivo valido!-- lo spintono, ancora e ancora, finché lui non mi blocca i polsi, trattenendomi praticamente incollato a sé --Ho capito, ma io ti amo così tanto, non puoi capire come mi fa male starti lontano-- una risata amara mi sfugge dalla bocca --Allora non hai ascoltato niente di quello che ti ho detto?-- fa per rispondere, ma lo blocco immediatamente --No Harry, non parlare. E ora esci da questa stanza-- lui mi da stranamente ascolto, ma prima di aprire la porta con la chiave, sussurra --Non volevo che accadesse tutto questo--

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--Lo sapevo! Ti ama ancora!-- Esclama Niall con voce acuta, battendo le mani --Oh, andiamo Ní! Puoi smettere un secondo di shipparci ed ascoltarmi?-- chiedo esausto. Voglio un sacco di bene a quel ragazzo, ma... Cristo. --Ci posso provare, ma non puoi impedirmi di shipparvi-- Smette di battere le mani facendo tornare la sua voce come prima, in così poco tempo che mi fa scoppiare a ridere --Così... lui ti ama, tu lo ami... Perché non tornate insieme?-- sospiro, scuotendo la testa. Il sorriso sul mio volto scompare all'improvviso mentre ricordo di quello che mi ha fatto passare. Mi aveva detto cose così... Dio, facevano male. Non posso perdonarlo.

---Harry, parlami ti prego! Mi manchi come l'aria-- lo supplico chiudendo la porta della palestra dietro di me, in modo che nessuno possa sentire --Buuu buuu, povero caro!-- mi prende in giro non girandosi verso di me --Ma... ma almeno spiegami che ti ho fatto!-- urlo esasperato. E a quel punto lui si gira verso di me --Esisti. Ecco quello che hai fatto-- una lacrima mi solca il viso, e lui sorride strafottente. Sa di aver fatto centro. La rabbia ribolle in me e gli mollo uno schiaffo, più forte che posso. Me ne pento subito. Lui mi guarda un attimo, impassibile, e poi se ne va.

--Perché te l'ho detto: Ormai l'unica cosa che provo per lui adesso è l'odio-- stringo i pugni, al ricordo di quel giorno. Niall mi circonda le spalle con un braccio e mi accompagna in classe. Oggi non c'è Harry e, per la prima volta, sono felice.

Harry's Pov

--Tu non hai capito! Non posso più farlo, lui mi odierà!-- urlo.
--Anzi, mi odia già... ed è tutta colpa tua!-- sospiro infuriato puntandogli un dito contro. Lui resta girato di spalle e ridacchia --Era quello il mio piano. Lui ti odia e non ti vuole più accanto a sé. Poi arrivo io e lo uccido-- spalanco gli occhi e cerco di avvicinarmi a lui, ma una barriera invisibile mi blocca --Tu... brutto figlio di puttana! Mi avevi promesso che l'avresti lasciato in pace, se io l'avessi allontanato da me!-- urlo tirando calci e pugni a quella stupida barriera, prendenomi anche la scossa. Non mi interessa se è elettrificato --Ohw piccolo, mai fidarsi di un demone-- dice Zayn girandosi verso di me, ridendo per il fatto che non posso aggredirlo. Nè posso usare i miei poteri perché quel bastardo ha creato una specie di campo di forza e... vorrei tanto strozzarlo in questo momento. --Tu non le farai niente-- ringhio. Perché non mi sono assicurato che fosse morto? --Oh si invece. Tu- bussa sulla barriera senza farsi niente, e questa si espande circondandomi- non potrai fermarmi dato che sei rinchiuso qui. Oops!-- inizio a cercare una via d'uscita, ma niente. --Sai che riuscirò comunque ad uscire, in qualche modo, vero? I buoni (che sarei io) trionfano sempre sui cattivi (che saresti tu)-- incrocio le braccia e lo guardo con aria di sfida, come se avessi già scoperto un modo per svignarmela. Tanti per dargli sui nervi e, magari, trattenerlo ancora un po'. Magari abbastanza da trovare davvero un modo di fuggire. Lui scuote la testa --Aha... chiamami quando ce la farai-- non ci ha creduto... brutto stronzo, credimi! --Ma per sicurezza... ti ucciderò. Cosa che avresti dovuto fare con me tempo fa. Dovresti sapere che con un semplice coltellino di metallo non si fanno fuori dei demoni millenari come me-- ride. Poi preme un bottone sul suo... telecomando e parte immediatamente una canzone di Justin Bieber --Uh, mi vuoi uccidere a suon di "Baby"? P.s. ascolti questa roba?* Oh mio Dio, mi sorprendi. Ti pensavo più tipo da Heavy Metal-- lo sfotto mentre lui preme tasti a caso, imprecando, finendo finalmente per spegnere la radio. Rischiaccia un bottone e dal soffitto inizia ad uscire del fumo --È veleno. Nel giro di cinque minuti sarai a terra con del sangue che ti cola dalla bocca. Resterei qui a godermi lo spettacolo, ma... devo andare a fare fuori anche altre persone, sai com'è... a dopo! O meglio, a mai più!-- mi lancia uno sguardo agghiacciante e poi esce dalla porta. Sono fottuto.

Wolf [Larry Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora