Cap 37: Era tutto una bugia

1.1K 92 1
                                    

--Che è successo?-- chiedono praticamente all'unisono Gemma e Niall correndomi incontro --Abbiamo visto dei medici correre nella sua stanza e... stai piangendo?-- chiede quest'ultimo aprendo poi le braccia per abbracciarmi, ma io le sposto bruscamente e corro fuori.

È colpa tua
Sì lo è
L'hai praticamente ucciso
L'ho fatto
Sei un mostro, se lui dovesse sopravvivere, non ti amerebbe più. Anzi, non ti ha mai amato, lo sai questo?
No, non è vero!
Magari il suo chip delle emozioni è sempre stato attivo e tutto questo è un piano del dottor Marshall e di Zayn, ci hai pensato?
No... no, stai mentendo! N-non...

Mi fermo in mezzo alla strada, tirandomi i capelli mentre continuo a singhiozzare. Una luce accecante si forma di fronte a me ed inizia ad avvicinarsi, ma non... non riesco a muovere i piedi. Magari è meglio così. Magari smetterò di soffrire, almeno, in questo modo. Un clacson si mette a suonare incessantemente mentre mi preparo all'impatto, che però non avviene. Delle braccia mi stringono e mi spostano dalla traiettoria di quella macchina, ed è Niall. Mi dimeno tra le sue braccia --Lasciami! Lasciami! Perché non hai lasciato che mi investisse? Ti odio, ti odio, ti odio!-- inizio a tirargli calci e pugni, ma non accenna a mollare la presa --T-ti odio... T-t... Mi odio davvero tanto, Niall-- urlo e lui annuisce solamente, stringendomi di più a sé --Lo so, piccolo mio, lo so. Sfogati, su-- dice teneramente e io tiro su col naso, provando a sorridergli, scoppiando però in un altro pianto incontrollabile. --L'ho ucciso, vero? Niall, ti prego, dimmi che sta bene-- lo supplico. Lui mi guarda tristemente e non dice niente --Dimmelo, Niall! Dimmi che sta bene!-- gli urlo --Non lo so, mi dispiace-- ammette --Come "non lo sai"?-- mi stacco da lui --Devo... andare via. Non sarei dovuta venire qui, io...-- lui annuisce --Vuoi che chiamo Greg?-- chiede allungando la mano come per accarezzarmi, ma ritirandola subito --No, voglio correre un po'. Da solo-- sottolineo le ultime due parole per fargli capire che non lo voglio con me e lui ci rimane male.
Mi serve solo del tempo per pensare. --A domani!-- urla mentre io sono già lontano. Credo che aspetti una mia risposta, ma non credo ne riceverà una.

Era tutta una bugia. Lui non ti ha mai amato e mai lo farà
Non ti credo, no
Pensaci... come può una persona innamorarsi così in fretta?
Io... io non lo so
Ecco. Riflettici e capirai

E finalmente arrivo nel mio bosco.
Mi sdraio sul prato e guardo il tramonto in cielo; Dire che è bellissimo è poco. L'unico rumore che si sente è il fruscio delle poche foglie rimaste sugli alberi.
--Louis?-- chiede in un sussurro una voce alle mie spalle. La voce di Harry. --Harry, sei tu?-- chiedo praticamente saltando in piedi e guardando in direzione della voce. Lui è dietro di me, ma non mi guarda, anche se sembra cercarmi con lo sguardo --Louis-- ripete. --Sono qui, amore, sono qui-- dico. --Louis, ascoltami non credere a niente di quello che ti dicono e non fidarti di nessuno soprattutto di...-- si ferma come se avesse sentito un rumore e guarda dietro di sé --Devo andare. Ti amo-- e la sua figura scompare. --Soprattutto di chi? Di chi non mi devo fidare? Cristo, Harry! Ti amo anch'io!-- grido. Non mi devo fidare di Zayn, magari! Un attimo... Zayn, poi, che fine ha fatto? Ovviamente è vivo, non posso ucciderlo, ma dov'è andato?
E la stessa cosa vale per il dottor Marshall.
Improvvisamente mi risveglio sull'erba, sdraiato, nella stessa posizione di prima. Era tutto un sogno, quindi magari è solo la mia mente che mi ha fatto un brutto scherzo, forse è tutto a posto... oh, andiamo, fosse così facile.
Mi passo una mano trai capelli mentre decido se alzarmi e tornare a casa o meno. Credo che farò la prima cosa, inizio a sentire freddo.
Mi sfrego le mani sui Jeans mentre cammino. Si sta facendo buio, Miranda mi uccide se non torno per cena, cavolo! Aumento il passo fino a mettermi a correre. Appena apro la porta di casa, stranamente non chiusa a chiave, sento un risolino acuto, seguito da un: --Sono felice che tu ed Louis stiate insieme! Ti fermi a cena, vero caro?--
Aspetta... cosa? Corro in cucina, da dove provengono le voci e spalanco gli occhi quando vedo Niall --Ciao amore-- mi dice sottolineando l'ultima parola appena incrocia il mio sguardo. Miranda si gira e sorride falsamente quando mi vede. Niall si avvicina e mi mette un braccio attorno alle mie spalle, facendo un sorriso tirato alla mia matrigna, per poi girarsi verso di me e --Dopo ti spiego tutto-- sussurra al mio orecchio. Annuisco e decido di stare al gioco --Miran... mamma, io e il mio fidanzato andiamo in camera mia a fare Boom Clap, ti consiglio di metterti dei tappi per le orecchie perché saremo molto rumorosi-- annuncio sorridendo e poi dando una pacca al sedere di Niall, che mi guarda con occhi sbarrati, così come la mia matrigna. Sono così fiero di me adesso. --O-okay, ma...-- balbetta quest'ultima, e prima che possa dire altro, trascino il mio- traumatizzato- migliore amico via.
Quando chiudo la porta alle mie spalle a chiave, incrocio le braccia e guardo male Niall. Purtroppo è così adorabile con quel suo modo di torturarsi le mani quando si sente in colpa oppure è imbarazzato che non riesco a non scoppiare a ridere. --Avanti, parla, piccolo cretino!-- ridacchio e lui sorride, per poi alzare la testa --Ero venuto qui per dirti... quella cosa su quella persona, ma quando sono entrato dalla finestra, tua madre è entrata in camera. Si è messa a darmi la sua borsa di Chanel in testa credendomi un ladro, così mi sono inventato la prima cosa che mi è venuta in mente, che ero il tuo fidanzato segreto-- fa spallucce. All'immagine di Niall che viene colpito in pieno viso da una borsa, scoppio a ridere senza riuscire a fermarmi. Rido così tanto che alla fine non ricordo più perché lo sto facendo. All'inizio il mio migliore amico ride con me, ma quando vede che non smetto di ridere, mi guarda con la testa inclinata, cercando di capire. Le risate piano piano diventano singhiozzi, sempre più rumorosi e incontrollabili. Subito Niall mi stringe forte a sé, ed io mi calmo. Non subito, si, ma mi calmo.
Finiamo per cenare in camera nostra e addormentarci abbracciati.
Perché tra le sue braccia mi sento protetta, al sicuro.

Wolf [Larry Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora