L'istituto è sotto attacco

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Capitolo 62

Chris non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa fosse successo che subito udì delle urla agghiaccianti provenire dall'altro lato del muro. Si mise in piedi più in fretta che poté e allungò la mano verso la preside per aiutarla a rialzarsi. La donna sorprendentemente la strinse e si fece aiutare.

- Cosa pensa sia stato? - chiese Chris col cuore che le batteva all'impazzata.

Non aveva la più pallida idea di quella che stava succedendo, ma era evidente che non si trattava di nulla di buono.

- Non lo so, ma devo andare a vedere - rispose in tono deciso la preside Bell. Fece per avanzare nel corridoio buio.
- Vengo anch'io - si offrì Chris.
- No - ribatté la preside duramente - tu resterai qui fino a quando non tornerò io a prenderti personalmente. Non so cosa stia succedendo lì fuori e poi qui sarai al sicuro, nessuno immagina che qualcuno possa nascondersi in questo posto dopo che è stato trafugato il libro.
- Ma io voglio aiutare - esclamò la ragazza.
- Non c'è bisogno del tuo aiuto e inoltre non saresti neanche in grado di offrirlo, sei troppo inesperta e saresti una palla al piede per me - replicò la preside, secca. - Perciò, resta qui. - Si girò e si avviò nel corridoio semibuio, poi il muro sparì e Chris vide un corpo inerte di un ragazzino steso a terra, in lontananza, probabilmente morto, prima che il muro ricomparisse ostruendo la visuale.

Adesso era sola nella stanza e sentiva un vuoto incolmabile mentre le tornavano in mente le parole della preside che suonavano come biscotti troppo amari da ingerire.

Darren era appollaiato sul letto con la schiena contro la spalliera e un libro aperto tra le mani lunghe e affusolate. Leggeva molto in quel periodo. Da quando si era lasciato con Chris si era totalmente immerso nella lettura di nuovi libri che gli permettessero di non pensare alla rottura del loro rapporto. La sua calma era aumentata incredibilmente sorprendendo se stesso e i suoi fratelli soprattutto, che si aspettavano magari una reazione più frustrata. Ma lui era fatto così, teneva sempre tutto dentro per non far preoccupare gli altri. Preferiva essere lui quello che aiutava, invece che essere aiutato.
Paige passava molto tempo con lui sperando che gli parlasse prima o poi di quello che era successo e nel frattempo si chiedeva perchè anche Jacob si comportasse in modo così strano. Non seguiva gli allenamenti e passava molto tempo in camera sua a fare chissà cosa. Insomma, la ragazza non ci capiva veramente nulla e questo la infastidiva parecchio dato che era abituata ad avere sempre il controllo su ogni cosa.
Mentre si appresteva a voltare la pagina successiva, una scossa assordante colpì l'edificio con una inaudita potenza. Darren quasi cadde dal letto per lo schianto.

- Cosa diavolo sta succedendo? - disse, mentre scendeva in tutta fretta dal letto. Si avvicinò alla porta e la aprì. Sporse la testa fuori per rendersi conto di cosa stava accadendo e notò che anche i suoi fratelli avevano fatto lo stesso.
- Cos'è stato? - domandò Paige, preoccupata.
Poi si udirono le grida. Grida agghiaccianti tanto da far venire la pelle d'oca anche a lui che di cose orribili ne aveva viste e sentite già tante.
- L'istituto è sotto attacco - sentenziò Jacob in tono amaro. - Dobbiamo andare. - Detto questo uscì dalla stanza e si avviò nel lungo corridoio che portava verso la scalinata principale.

Christina Collin e il libro delle ombreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora