Capitolo 3

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"Dai Ben! Manca poco! L'Aereo parte tra poco!" sbatto i piedi contro il sedile, mentre cerco con tutta me stessa di mantenere la calma. Continuo a guardare l'orologio, prima quello che ho al polso e poi quello del telefono, pensando che ci possa essere una qualche differenza. Tutta colpa di mio padre e delle sue ramanzine. Non ci credo, sto partendo per Ibiza, sempre se riesco ad arrivare in tempo all'aeroporto. Sbatto la testa contro il sedile. So perfettamente che mio padre non voleva mandarmi in Spagna, ma quando abbiamo parlato gli ho spiegato che era il modo migliore per dire addio ai miei amici. Non so perché ma forse il viaggio in America non è del tutto negativo, forse il motivo è che mi sto nascondendo dietro una maschera come sempre. Ma le parole di mio padre avevano un qualcosa di vero.

"Ti prometto che questo viaggio sarà positivo per tutti e due." Vorrei potergli credere, ma come faccio? È possibile dare fiducia a una persona che ti ha sempre mentito? Che non ha fatto altro per tutta la vita? Dovrei odiarlo, è vero, ma come faccio ad odiare l'unica persona al mondo che mi è rimasta?

"Signorina, c'è un traffico impressionante" risponde Ben suonando il clacson. Sbuffo. Non posso non andare ad Ibiza, non posso non fare l'ultimo viaggio con i miei amici. Non posso non dir loro addio. Abbasso il finestrino e una calda aria mi sbatte in faccia. Siamo quasi arrivati a Fiumicino. Controllo nuovamente l'ora: 9.13. cazzo! Ho il volo alle 9:30.  Sto per urlare, ma mi costringo a mantenere la calma. Andrà tutto bene. Andrà tutto bene. Non so cos'ha convito mio padre a farmi andare in vacanza, ma non posso tornare a casa dicendo loro "Ciao, ho perso l'aereo." Mi porterebbero direttamente a Miami, e io non voglio. Voglio godermi l'estate, divertirmi, andare a ballare, fare tanti bagni nel mare cristallino di Ibiza, e lasciarmi la notizia del trasferimento da parte. Voglio vivere l'esperienza più bella della mia vita. Abbiamo organizzato il viaggio alla perfezione, tutto calcolato, tutto pronto. Sono mesi che non facciamo altro che parlare di questo, e non posso permettere che il mio sogno venga rovinato.

"Ben, quanto manca?" domando sbattendo i piedi per l'agitazione.

"L'uscita è la  prossima. Signorina ce la faremo."

Mi passo una mano fra i capelli. '9.18.' cazzo.

Finalmente vedo il cartello e sul mio viso compare un sorriso. Ce l'abbiamo quasi fatta.  '9.20'

Cerco di controllare la respirazione, immaginandomi già seduta sull'aereo, sorridente e ridendo per qualche battuta dei miei amici. Devo pensare positivo. Devo pensare che tutto andrà bene. 'se pensi positivo ti circondi di forze buone.' Inspiro. Espiro. Inspiro. Espiro. Ben cerca in tutti i modi di accelerare. '9.23'   Il telefono continua a suonare. Sono tutti messaggi dei miei amici. Non ho il coraggio di leggerli, sono troppo presa dalla strada. Il cuore mi batte all'impazzata, le mani mi sudano, e in gola sento una strano sapore di lacrime.  '9.25' Ma perché il tempo non si ferma? Finalmente Ben riesce ad usciere dal casello. Sfreccia per la strada, saltando persino degli stop.

"Signorina le prometto che lei partirà con i suoi amici. Se lo merita." Sorrido appena sento le sue parole, e mi costringo a non guardare l'ora. Finalmente arriviamo davanti all'entrata dell'aeroporto. Scendo immediatamente e Ben si affretta a passarmi le valige. Fortunatamente non so una di quelle ragazze che per partire prende ottomila cose, io porto solo il necessario. Inizio a correre per l'aeroporto, superando e andando a sbattere contro delle persone. Non ho il coraggio di guardare l'ora.

"Ultima chiamata per il volo 4456 direzione Ibiza." Informa l'altoparlante.

Cazzo! Continuo a correre, senza neanche rendermi conto dove sto andando. Passo immediatamente tutti i controlli e arrivo davanti al gate senza fiato. Mi fermo un attimo, mentre un hostess mi guarda confusa.

"E' già partito?" chiedo cercando di respirare. Scrolla la testa e io sorrido. Le passo il biglietto e la carta d'identità e poi incomincio di nuovo a correre per il corridoio.

•Stuck in Past• IN REVISIONE  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora