Capitolo 54

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La vacanza procede bene, nonostante il tempo.
A differenza di Miami, qui a New York, fa molto più freddo.
Fortunatamente ho portato vestiti pesanti.
Ieri sera, dopo aver cenato in albergo e esserci fatti una doccia siamo andati a visitare la città dei grattacieli.
È qualcosa di unico, davvero. Non ho mai visto niente di più bello in vita mia. Tutti i grattacieli illuminati, luci rosse, gialle e bianche. Io e Mel ci siamo divertite a fare selfie, mentre Cameron e Chris ci prendevano in giro.
Devo ammettere che Dallas è piuttosto simpatico, se non mi stesse sempre attaccato.
Non posso baciare Chris che lui spunta e ci fa una foto, oppure sussurra qualcosa all'orecchio del mio ragazzo e i due se ne vanno. Inizio a pensare che anche questo sia un piano di mio padre.
Oggi pomeriggio, mentre tutti sono in piscina, io sono rimasta in camera. Volevo riposarmi, e soprattutto devo parlare con Mia.
Mi ha scritto ieri sera dicendomi che aveva urgenza di vedermi. Così oggi, abbiamo programmato di vederci tramite Skype.
Mi lancio sul letto e accendo il computer. Sono le tre e ventisette, ho ancora tre minuti.
Bussano alla porta.
Come minimo sarà Mel che si è dimenticata qualcosa.
Mi alzo pigramente e raggiungo il corridoio.
"Chi è?" Chiedo.
"Apri!"
Ed ecco la voce più irritante al mondo.
Che cosa vorrà adesso?
Apro la porta e lui si precipita dentro.
Si getta sul letto e mi guarda sorridendo.
"Cameron, Vattene!" Urlo.
Lui continua a fissarmi, con quel suo ghigno perfetto disegnato in volto.
"Non mi hai sentito? Cosa ci fai tu qui?" Chiudo la porta e mi appoggio davanti al letto.
"Eri tutta sola, e mia mamma mi ha detto di venire da te."
"E Melanie e Chris?"
"Sono usciti con Max e Omar."
Non ci posso credere.
"Bene, ma puoi andartene. Tra un minuto mi vedrò con Mia."
"Perfetto, rimango. Dopotutto è la mia migliore amica."
Insopportabile!
Ecco qual'è la parola che lo descrive meglio.
"No! Dobbiamo parlare di cose da ragazze"
Alza un sopracciglio. "Tipo quanto è sexy Cam. Oppure, che nel fisico che ha Cam? O, quanto vorrei che mi baciasse.."
Lo guado male.
"Sei un'imbecille. E se lo vuoi sapere non abbiamo mai parlato di te!"
Scoppia a ridere."sei tutta rossa in viso! Sembri un pomodoro! E poi dimentichi che ho la camera di fianco alla tua e si sente tutto.."
Sto perdendo la pazienza.
"Mi fai infuriare"
"Questo perché io ti piaccio"
"No! Non è vero"
Continua a ridere. "Tu dici? E allora cosa mi dici di sabato?"
Sbianco.
Che cos'ha appena detto?
Sabato?
Lui si ricorda qualcosa?
Cosa!! Ho bisogno di sapere!
"Cameron, che cos'è successo al falò?"
Lui si volta verso il computer e me lo passa.
"Oh, guarda. Mia ti sta chiamando. Dovresti muoverti a risponderle, odia chi la fa aspettare."
Lo afferro lanciandogli un'occhiata di odio e mi siedo sul letto.
Clicco il testo di risposta e la faccia della mia amica appare.
"Holly!" Urla. "Cam...?" Sembra sorpresa di vederlo. "Ehi Cam, che ci fai lì?"
"Pensava mi sentissi sola. Ma non ha capito che mi lui mi irrita e basta."
Vedo Cameron scoppiare a ridere, mentre Mia continua a fissarci.
I suoi capelli sono legati in una treccia perfetta, con una strana fascia rossa e bianca in testa.
È truccata come tutti i giorni e indossa una felpa rossa.
"Dice così, perché non vuole ammettere ciò che prova per me" risponde Dallas abbracciandomi.
Tolgo immediatamente il suo braccio da dietro le mie spalle e faccio un passo di lato.
Mia ride.
"Lo vedi! È insopportabile" dico.
"A me sembra così carino."
Cam le manda un bacio, mentre io scuoto la testa.
Mia non può essere dalla sua parte!
Carino un corno, se continua così non gli tiro un pugno in faccia.
"Allora Mia che ci dovevi dire?"
"Dovevi?" Ripeto fissando Cameron.
"Si."
Mia continua a ridere.
"Sembra una coppietta. Litigate e basta."
Cameron cerca di baciarmi, ma io gli afferro le labbra e gliele tiro.
Mia scoppia a ridere.
"Ignoralo. Dimmi tutto." Dico tornando a fissare la mia amica.
"Okay, ma acqua in bocca."
"Frizzante o naturale?"
Lo guardo male.
"Che c'è? Io odio l'acqua naturale. Mi piacciono le bollicine."
"Te lo prometto." Dico fissando La mia amica.
"Anche tu Cam, prometti."
"Dipende. È una stronzata? O rischi la morte?"
"No, è una cosa importante. Non lo avrei mai chiesto a te Holly, non dopo il falò..." Perché sembra che tutti sappiano cos'è successo tranne me? "..però, mi serve il tuo aiuto."
"Che devi fare?" Domanda Cameron anticipandomi. Ora sul suo viso c'è preoccupazione.
"Riguarda Derek."
Il viso di Cameron si scurisce sempre di più.
"Non mi starai dicendo che.."
"Scusate, ma chi è?" Mi intrometto.
"Il mio ex"
"Un PUTTANIERE"
Mia lo guarda senza dire niente.
"Ti spiego. Io e Derek stavamo insieme da due anni, quando, durante una festa lui si è fatto Sasha, una ragazza più grande di me."
"E amica mia. Devo ammettere che è anche una gran figa.."
"Quanti anni ha?"
"L'età di Cam."
Lo guardo.
Sul suo volto c'era sempre rabbia, mista a preoccupazione.
"È un amico di mio fratello" continua Mia. "E ho sentito dire che darà una festa a casa sua. Beh, io vorrei andarci. Voglio vedere la sua nuova ragazza. Ma da sola non ci riuscirò mai."
"Stai scherzando?" Urla Cameron furibondo.
"No. Cam, io so cosa faccio"
"E io cosa c'entro?" Chiedo.
"Tu mi accompagnerai. A quella festa ci saranno solo ragazzi più grandi di noi e non ci posso andare da sola. Ti prego Holly ho bisogno del tuo aiuto."
La guardo.
È veramente importante per lei, ma non ho molta voglia di andare ad un'altra festa, soprattutto se ci sono persone più grandi e che non conosco.
"Non ci pensare neanche. Olivia non verrà, e neanche tu ci andrai."
"Cameron, non rompere. So badare perfettamente a me stessa, e lo sai"
"E tu sai perfettamente che ci sono alcuni suoi amici che devi evitare"
"Se ti riferisci a Robert, lui non verrà"
Dal tono di voce di Mia sembra che ci tenga molto.
E chi sono io per impedirle di andarci?
"Lo sai perfettamente che odio anche sentilo nominare! Sarete due ragazze, sole e fidati, io li conosco."
"Anche io Cam! E voglio andarci. Devo farlo."
"Allora Olivia non verrà con te."
"Cameron, finiscila di fare l'angelo custode. È lei che deve decidere se vuole venire o no."
"Ragazzi Basta!" Urlo esausta.
Mi fanno male le orecchie.
"Mia, quand'è la festa?"
"Scherzi?" La voce di Cameron sembra piuttosto arrabbiata.
"Sabato sera."
"E dove?"
"Non ti deve neanche interessare"
"Cameron! Finiscila!" Mi volto verso il ragazzo che mi fissa arrabbiato.
"A casa di Derek, non molto distante da casa mia. Ci accompagna mio fratello."
"Jason è d'accordo?"
"Si! Cameron, si."
"Non ci credo. Non dopo quello che ti ha fatto."
"Cam, per favore, io so perfettamente..."
"Ragazzi! Basta! Mia, si, verrò con te. E Cameron, ti prometto che la guarderò e non le farò fare stronzate."
La mascella del ragazzo si serra e continua a fissarmi duramente.
Lo so che forse è una scelta sbagliata, ma la mia amica ha bisogno di me.
"Verrò con voi."
"Cam, lo sai che non puoi."
"Non mi importa un cazzo, né del compleanno di Hanna, né di Robert. Non vi lascerò sole."
"Ecco perché non volevo che lo sapessi. Tu tendi sempre a esagerare tutto."
"Esagerare? Tu sai perfettamente ciò che è successo con Robert, tu lo sai meglio di chiunque altro. E, se voglio evitare che Olivia faccia la conoscenza di un morto di figa come quello ci sarà un motivo. Lui è capace di qualsiasi cosa. Devo ricordati la festa di Halloween?"
"Cameron, sono passati anni."
"Per te, non per me."
"Olivia non è come lei. A Holly nessuno torcerebbe mai un capello, e lo sai perfettamente."
"Mia, non mi interessa. Io verrò con voi."
"No!"
"Ragazzi!" Intervengo. "Per favore finitela. Cameron, siamo grandi, sappiamo badare a noi stesse. Non è la prima festa a cui vado, e non sarà neppure l'ultima. E io terrò Mia sotto controllo, non le farò fare stronzate, ne altro. Ti fidi?" Appoggio una mano sul suo braccio.
I suoi occhi marroni scrutano l'azione senza dire niente. Sembrano persi, magari in qualche ricordo passato.
Perché sembra così spaventato da questa festa?
"Uffa... Ma vi verrò a prendere io. Va bene?"
"Perfetto." Sul volto di Mia compare un sorriso perfetto. "Grazie mille Holly, davvero. Lo avrei chiesto a Mel, perché sapevo che dopo sabato non avresti mai voluto accettare, ma lei ha delle prove di teatro fino a tardi."
"Pazze. Siete due pazze"
"Cam ti amiamo anche noi." Gli risponde Mia.
Forse ha ragione Cameron. Forse non dovremmo andare a questa festa. Ma Mia ci tiene molto e c'è un motivo.
"Bene, ora io chiudo la chiamata che devo andare e il computer serve a Samantha. La volete salutare?"
"No!" Urliamo in coro io e Cameron.
Mia sorride e ci manda un bacio.
"A presto"
"Ciao amica"
Cameron si limita a muovere il capo.
Chiudo la telefonata e anche il portatile.
Lo prendo e lo metto sul comodino.
"Olivia, torna in te. Non ci devi andare a quella festa" mi volto e vedo Cameron a pochi centimetri da me.
Indietreggio e vado a sbattere contro qualcosa.
Come ha fatto a raggiungermi? Non l'ho neppure sentito alzarsi.
"Per Mia è importante" i suoi occhi si rimpiccioliscono e non fanno altro che fissarmi.
"Tu non sai a cosa vai incontro. Fidati. Non li conosci, io si."
"Cameron, è una semplice festa."
"No! Non lo è." Sbuffa e si passa una mano fra i capelli. Si avvicina di più a me, mentre io non riesco ad indietreggiare, sono bloccata tra lui e il comodino. Afferra le mie mani, ma i suoi occhi non si staccano dai miei.
"Tu non li conosci, io si. Ho passato anni a cercare di dimenticare cosa mi hanno fatto, sono malati. E tu vuoi andare da loro?"
Lo guardo confusa, mentre la sua stretta aumenta sempre di più.
Mi sta facendo male.
Ora il suo sguardo è perso. Sembra che sia incatenato in un qualche ricordo dal quale cerca di liberarsi senza risultato.
La stretta si fa sempre più forte.
Sento quasi le lacrime che mi bruciano negli occhi, ma non dico niente.
"Cameron... Io... Baderò a Mia, te lo prometto."
La sua mascella si serra. Digrigna i denti.
"Io non ho paura per lei, ma per te!" Urla.
Cosa? Allenta la presa e si stacca. Si allontana di parecchi passi. Il capo è basso, gli occhi lucidi e io avrei tanta voglia di abbracciarlo.
Ma non lo faccio.
Mi metto a braccia conserte e lo osservo.
"Si, Olivia. Sono sicura che alcune persone là dentro ti farebbero del male, e io non me lo potrei mai perdonare. Tu... Tu sei così piccola, così debole. E odio vederti soffrire. Perché tu hai il sorriso più bello al mondo, tu sei bellissima."
Arrossisco.
Senza neanche accorgermene sono tra le sue braccia, e lui mi stringe forte a sè.
Rimaniamo fermi alcuni minuti, la mia testa è appoggia al suo petto, mentre la sua sulla mia.
"Cameron, di chi hai paura?"
Deglutisce.
Sento il suo palmo d'Adamo abbassarmi e alzarsi.
Il battito del suo cuore aumenta.
"Lascia stare, è una vecchia storia. Riguarda il mio passato. Però ti prego, devi stare attenta. Non bere niente, non parlare con nessuno, soprattutto.."
"Con Robert?"
Annuisce.
"Immagino che non mi dirai chi è."
"Esatto."
Si siede sul letto e accende la TV.
È così misterioso Cameron.
Robert...
Non mi scorderò molto facilmente di questo nome.
Lo raggiungo e mi siedo al suo fianco, mentre Dallas cambia canale secondo dopo secondo.






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