Capitolo 29

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Torniamo in classe, e come detto da Melanie, il professore sta interrogando.
"Bene, bene. Chi di voi ragazzi oggi prenderà 4? Sarà un ragazzo o una ragazza? Un etero o un gay? Umm..."
Passa un dito sul registro e si ferma su un nome.
Alza il viso e in volto ha un sorriso beffardo, che quasi spaventa.
Mi siedo al mio posto è Matty mi sussurra se sto bene.
Annuisco e tiro fuori il libro di matematica.
"Rinaldi." Dice il professore
Alzo la testa
"Io?"
"Ci sono altre Rinaldi? No, non mi sembra."
Cazzo! Io non so niente.
"Okay." Mi alzo e mi avvicino alla lavagna
"Per caso l'armadio ti ha sputato i vestiti addosso?!" Urla qualcuno e tutti scoppiano a ridere
Non ci metto molto a capire che la voce è di Hanna. La ignoro e cerco di concentrarmi.
"Bene, bene. Il piccolo genietto italiano... Cosa posso chiederti? Umm... Definizione di un logaritmo"
Annuisco
"Il logaritmo di un numero, data una certa base, è l'esponente al quale la base deve essere elevata per ottenere il numero stesso"
"Un esempio?"
Prendo un gesso bianco e scrivo alla lavagna 10^x=a
"Bene. Ma se a è negativo?"
"Non si può risolvere e si dice che il logaritmo è impossibile"
"Molto bene. Vedete, dovreste tutti prendere spunto da lei.  Continuiamo." Si alza e afferra il gesso dalle mie mani. Inizia ascrivere un logaritmo e io osservo impalata.
E così, il piccolo genietto italiano prese 4 come tutti i suoi compagni.
"risolvi."
Annuisco.
Osservo l'espressione e inizio a scrivere qualcosa.
Faccio un paio di calcoli e alla fine arrivo alla conclusione.
"X=-0,345 quindi è impossibile"
L'insegnate si alza, da una rapita occhiata e inizia ad applaudirmi
"Fantastica! Sei veramente fantastica! Mi raccomando proteggi ciò che hai dentro quel cranio, perché è oro"
Sorrido e torno a posto
"Dovete tutti prendere esempio dalla Rinaldi. Fantastica! Non avevo mai visto nulla di simile. questo è un 8,5"
"Non me lo aspettavo" sussurro a Matty che mi batte il cinque
"Sei un fottuto genio. Io non l'avrei neppure saputa iniziare."
"Ti giuro che non so come ho fatto. Ieri ne ho fatte decine e decine ma non sono mai arrivata alla conclusione"
"Tu sei un genio"
Sorrido
"E non ascoltare Hanna, è solo invidiosa di te"
"Hanna..." Mi volto verso la ragazza bionda e la vedo intenta a scrivere "perché è così  arrabbiata con me?"
"Perché ha paura che tu le possa rubare Cameron"
"Non lo farei mai. Io e lui ci odiamo"
Matty fa spallucce
"Non ne sarei poi così sicuro..." Sussurra per poi voltarsi.
Intanto il professore ha chiamato un altro mio compagno di classe, che preso dall'agitazione sbaglia tutto e prede 4
"Incompetente! Sei un incompetente! Era roba da prima elementare! Vai subito a posto Mcgrill, questo è un 4 per non andare troppo sotto."
Il ragazzo corre a posto scrollando la testa.
"Bene, dopo questo schifo, ho appena ideato un piano geniale..." Si mette le mani in testa e inizia ad indicare le persone
"Collins, Carpenter, qui subito!"
I due ragazzi si alzano e raggiungo il professore immediatamente.
"Voi formate la prima squadra di lavoro."
"Prima squadra di lavoro?" Domanda Mia
Il professore annuisce.
"Evans, Espinosa qui, subito"
"Scherza?" Urla Matty alzandosi "io con quella non ci sto."
"Finiscila immediatamente Espinosa e vieni qui."
Matty mi lancia un'occhiata e raggiunge Hanna.
Anche la ragazza non sembra molto felice di stare con lui.
"Rinaldi, Dallas.."
Mi alzo e mi volto verso Mel.
Siamo in squadra insieme!
Non mi è andata poi così male.
Raggiungo il prof sorridente
"Cameron, su muoviti."
Cameron? Devo stare in squadra con il Dallas maschio?
No, per favore no.
"Prof, preferisco prendere 3 piuttosto che lavorare con quella lì." Si lamenta lui
"Tanto è obbligatorio e sono io che decido le coppia. Ora alza quel culo dalla sedia e vieni qui."
Cameron sbuffa e obbedisce.
"Dallas donna e Riveira.
Gonzales, Collins Samantha.
O'Brien, Sulkin.." Il professore continua ad elencare le coppie con gli studenti mancanti.
Qualcuno mi afferra il braccio e mi volta.
È Mel!
"Con chi sei capitata?" Le chiedo
"Con Nicole.."
"Beh, non ti è andata così tanto male. Mi sembra una brava ragazza, anche se è amica di Hanna"
Le annuisce
"Poverino Matty, gli è capitato la peggiore di tutte. Non vorrei essere al suo posto."
"Neanche a me è andata così tanto bene..."
Mi sposto ed indico Cameron.
"Beh, mettila così: magari è la volta buona che diventate amici."
"Ne dubito."
Sorridiamo
Mia arriva, furibonda
"Devo stare con Aaron! Io! Io con uno come lui." Si lamenta
"Se vuoi cambiamo. Io con Aaron e tu con Cameron."
"Davvero lo faresti Holly?"
"Ricordo che le coppie non si posso cambiare"
Si intromette il professore, facendo sparire dal volto di Mia un piccolo segno di un sorriso.
Il professore si incammina verso la porta.
"Bene, ogni squadra ha un limite di tempo e la gara consiste in tre prove. La prima." Dice uscendo. Tutti lo seguiamo.
"Avrete un questionario, dovrete rispondere con estrema sincerità."
"Ma prof, cosa c'entra tutto questo con la matematica?" Domanda Cameron
"Il primo passo è riuscire a fidarsi del proprio compagno. Più vi conoscete più vi fidate di lui"
"Ancora non capisco cosa c'entra con la matematica" insiste Cameron
Il professore si ferma in mezzo al corridoio
"Dallas, bene, partiamo con un punto in meno."
"Cosa?" Urlo "ma non è giusto"
"Sì che lo è. Siete una coppia, se uno commette un errore anche l'altro paga."
Fantastico. Non chiedevo di meglio. Sono in squadra con il peggiore della classe e anche con la persona più vanitosa, insopportabile, presuntuosa e rompi palle del mondo.
Raggiungiamo la biblioteca ed entriamo.
"Bene, separatevi."
Io mi volto verso Melanie.
"Ti prego non mi lasciare..." Sussurro
Lei sorride.
"Guarda il lato positivo, poteva capitarti Hanna."
"Si, hai proprio ragione."
Lei sorride e va dalla sua compagna.
Mi guardo intorno e trovo Cameron seduto in un tavolo da solo.
Bene Olivia. Mantieni la calma. Ricordati di stare calma. Lo fai solo perché è un progetto scolastico.
Raggiungo il tavolo dov'è seduto e mi accomodo in una sedia davanti a lui.
Sento il cuore battermi forte.
Mi inchino per aprire lo zaino e tiro fuori un peluche
"Questo è tuo" dico passandoglielo
"Pollo!" Dice lui afferrandolo "te lo potevi tenere"
"Non voglio niente che sia tuo."
Lui sorride e lo appoggia su una sedia.
Il professore inizia a spargere dei fogli per i tavoli.
"Bene, avete 2 ore."
"Mi scusi." Dice Mia alzando la mano
"Si Collins?"
"Come valuterà? Se le domande sono personali come farà a dare un voto?"
"Io so sempre se una persona mente o no. Per cui ora iniziate a lavorare, due ore passano in fretta."
Afferro il foglio al centro del tavolo e lo tiro dalla mia parte.
Anche Cameron fa lo stesso.
"Puoi lasciarlo, so leggere" dico
"Si, ma io sono un maschio, e sanno tutti che l'intelligenza maschile è maggiore di quella femminile"
Lo guardo stupida
"Sei pazzo." Dico
"Si, un vero e proprio pazzo"
Tira il foglio e mi prende in contro tempo.
"Bene, leggiamo queste domande..." Inizia a leggere il foglio mentre io lo osservo.
Sarà una lunga giornata.
"Bene, noiose, barbose, cretine, senza senso." Appoggia il foglio sul tavolo e me lo passa
"Posso?" Chiedo
Annuisce.
Leggo velocemente le domande e scoppio a ridere
"Spiegami a chi frega del tuo colore preferito"
"Verde e blu" risponde lui
"Cosa verde e blu"
"Il colore delle mie scarpe.." Lo guardo male "stavo scherzando. I miei colori preferiti sono il verde e il blu."
"Ottimo. Ma non capisco cosa c'entri tutto questo con la matematica"
"Ammetti che non vuoi passare del tempo con me"
"Non volevo essere così cattiva, ma si, è vero, mi metti inquietudine"
"Questo perché mi trovi attraente"
Scoppio a ridere.
"Tu sei fuori."
"Cerchi continuamente il mio parere, i miei occhi, e ogni volta che mi guardi hai voglia di baciarmi, ammettilo"
"Di che droga fai uso? Ne conosco di migliori"
Non ci credo.
Questo tipo è veramente pazzo.
"Dai Olivia, dobbiamo fidarci del nostro compagno"
"Io non mi fiderò mai di te. Non dopo che vieni a casa mia e mi minacci. E sopratutto non dopo che vai a raccontare stronzate alla tua fidanzatina"
"Stronzate?" Domande lui
Mi sta salendo il nervoso. Come può negare tutto?!
"Mi prendi per il culo Cameron?"
"No, non so davvero di cosa parli"
"Chi ha detto ad Hanna che ieri Chris era a casa mia? Solo tu ci hai visto"
Cameron scrolla la testa
"Non ho fatto niente, te lo giuro."
"Non ti credo."
Allunga le mani sul tavolo e le appoggia sopra le mie
"Puoi fidarti?"
Lo guardo.
Mi sta prendendo in giro?
Allontano immediatamente le mani e afferro il foglio.
"Su, iniziano a lavorare. Prima finiamo meglio è."
Lui sbuffa e annuisce.
"Quali sono i tuoi nomi?" Domando
Alza un sopracciglio.
"C'è scritto qui" aggiungo mostrandogli il foglio
"Cameron Alexander Dallas. E i tuoi?"
"Olivia Rinaldi"
"Non hai un altro nome?"
Scrollo la testa
"È impossibile"
"Non ci credi?"
"Quale persona non ha un secondo nome?"
"Io."
Scoppia a ridere.
"Perché stai ridendo?"
"Perché ogni volta che ti arrabbi ti si ingrossa il viso e mi fa ridere."
"Non è vero!"
"Sì che lo è."
Mi copro la faccia con le mani
"Sei una bambina"
"Meglio giocare ancora con le bambole piuttosto che essere come te"
Il sorriso dal suo volto sparisce.
"Vai avanti con le domande" dice
"Ti sei offeso?" Domando
"Leggi queste domande" insiste lui
Sorrido e continuo a leggere
"Dove sei nato?"
"A Chino Hills, California."
Annuisco
"E tu?"
"Genova, Liguria, Italia"
"La conosco la geografia"
"Meglio per te"
Ci lanciamo occhiate di odio
"Per quanto ancora sarai arrabbiata con me?"
"Tutta la vita."
"Perché?"
Sbatto il foglio sul tavolo
"Hai anche il coraggio di chiedere perché?
Ieri prima mi chiedi di essere tua amica.
Mi porti in peluche, mi compri il gelato, e poi? Poi ti comporti come uno stronzo, dimmi a che gioco stai giocando Cameron? Pensi davvero che io stupida come la tua ragazza che si fa ingannare da un bel sorriso come il tuo?"
"Quindi ho un bel sorriso"
"Si, cioè no." Lui sorride.
Mi fa perdere la pazienza. Mi alzo in piedi
"Vedi che non capisci mai niente. Io ti parlo di una cosa seria e tu ti concentri sul sorriso. Io Cameron penso che tu sia matto, insomma pazzo"
Scoppia a ridere fortissimo.
"Stai dicendo davvero la verità? Secondo te io dovrei andare in un qualche centro per psicopatici?"
Annuisco
Ride ancora più forte.
"Non ci credo..." Continua a ridere, mentre io lo fisso impassibile "sei un mito, giuro Holly. Non ti facevo così forte"
"Olivia" preciso "tu non puoi chiamarmi Holly, non sei un mio amico."
Scrolla la testa e continua a ridere.
"Continuo a leggere" lo avviso "hai sorelle o fratelli?"
"Secondo te?" Chiede lei alzando un sopracciglio
"Già, domanda stupida"
"E tu? Sorella o fratello?"
"Figlia unica."
Annuisce
"Ti piace il tuo nome?"
"Lo adoro. Sapevi che il mio nome deriva da un'espressione gaelica, ma vi sono diverse ipotesi sulle sue origini. Il primo elemento cam significa storto, mentre il secondo elemento sròn può essere interpretato come naso, come fiume e infine come collina"
"Quindi sei una faccia storta di una collina dove scorre un fiume?" Domando
Lui mi guarda e poi annuisce "proprio così. E a te piace Olivia?"
"Si. Era il nome della ragazza di braccio di ferro, anche io vorrei un ragazzo pronto a tutto pur di difendermi"
"Alex non era così?" Domanda lui
Scrollo la testa "Alex era il tipico ragazzo italiano, tutto muscoli e niente cervello. Era ritenuto il più carino di Pesaro e si comportava come un imbecille. Sareste andati molto d'accordo"
Lui mi lancia un'occhiata e io rispondo facendo l'occhiolino.
"Continuiamo?" Chiedo
"Vai"
"Sei innamorato?" Appena leggo la domanda sbianco
"Non ci credo." Dice lui afferrando il foglio dalle mie mani. "C'è davvero una domanda così?!"
"Ma tanto sei fidanzato, che problemi ti fai?" Lo punzecchio
"Infatti. Parliamo un po' di te.. Sei innamorata?"
Mi blocco. Lui sorride
"Come mai non rispondi?"
Questa me la paga.
"No, non sono innamorata"
"Quindi non ti piace Chris?"
Mantieni la calma Olivia, stai calma
"Si, mi piace. Ma essere innamorati è un altro discorso."
"Ah, quindi se Chris stesse per morire, tu non lo salveresti?"
"Che domande fai Cameron? Ma sei impazzito?"
Lui ride
"E comunque avevi ragione tu." Sussurro
"Cosa? Aspetto mi hai dato ragione? Oh mio dio, è un miracolo!" Si alza in piedi ed inizia a saltellare come un cretino "aspetta" si ferma improvvisamente "per cosa mi hai dato ragione?"
Scrollo la testa.
"Sei sicuro di non voler fare una visita da un qualche psicologo?"
Mi lancia un'occhiata e io sorrido
"Sul fatto di Chris." Dico
Lui si risiede immediatamente e inizia a fissarmi
"Cioè? Cosa vuoi dire?"
"Che è meglio se rimaniamo solo amici. Io non voglio che lui litighi con Samantha per colpa mia, per cui io farò un passo indietro  e non gli parlerò più."
Inizia ad applaudirmi
"Scelta saggia bimbia mia, scelta saggia. E ne hai già parlato con lui?"
Scrollo la testa "sei il primo a saperlo"
"Questo vuol dire che ti fidi di me?"
"Emm.. No. Questo vuol dire che se tu ne parlerai con lui prima che lo faccia io, ti ritroverai senza un orecchio."
"Cattiva la ragazza"
Sorrido "perfida, direi"
Lui sorride.
"Posso leggere io?" Domanda
"Certo."
Gli passo il foglio e lui scorre un po' di domande
"Questa mi piace!" Esclama.
"Quale?"
"Hai dei migliori amici? Hai mai litigato con loro?"
Sbianco. Lo fa apposta?
"Cambi domanda?"
"Perché?"
"Per favore."
"Ricordi? Massima lealtà tra la coppia"
Coppia. Ha usato davvero questa parola.
"Cameron, non ho voglia di parlarne"
"Con Matty lo fai però"
"Di lui mi fido, di te no."
Il sorriso dal suo volto sparisce.
"Scusami, non è quello che volevo dire.."
"Si invece. Perfetto, rispondo io alla domanda, okay?"
Annuisco
"I miei migliori amici sono due, due perfetti idioti. Il primo è Nash con il quale ho un rapporto fantastico. Lui per me è un fratello. Mi ha aiutato molto, sempre. Abbiamo condiviso momenti fantastici insieme, ma anche in quelli brutti lui c'era, era al mio fianco.
I suoi occhioni azzurri si riempivano di lacrime ogni volta che i miei marroni lo facevano.
Siamo collegati, siamo come parabatai." Alzo un sopracciglio "si, amo shadowhunters." Sorrido. Non lo avrei mai detto, non lo facevo amante dei libri.
"Una volta mentre facevo l'imbeccile con lui, mi si è infilato un vetro sotto un piede. Ricordo perfettamente di essere andato nel panico totale. Lui invece era calmissimo, ha chiamato 911 e subito sono venuti a prendermi. Quando mi hanno tolto il vetro dal piede, lui mi stringeva la mano, proprio come un fratello, tanto che pure il dottore ci ha chiesto se lo fossimo. Lui rispose: "più o meno". Io gli voglio molto bene, e sono sicuro che se anche mi dovesse succedere qualcosa di brutto posso contare su di lui."
Sono commossa. Non pensavo che Cameron fosse così profondo.
"Hai gli occhi lucidi" dice indicandomi una guancia "che bambina che sei, potrai piangere per una cosa così"
Gli faccio il dito medio e lui sorride
"Beh.." Continua "l'altro mio migliore amico lo conosci meglio, Chris. Con lui ho un rapporto più "freddo". È un testone, una testa calda, che deve sbattere il muso quattro volto prima di capire il suo errore. Ma dopotutto è anche il ragazzo più dolce che io abbia mai conosciuto. È un mammone, si innamora di continuo e continuamente cerca una ragazza. Commette anche molti errori, per esempio si è invaghito di una ragazza, che, se devo dirla tutta non e poi così bella. È una rottura di palle, testona, insopportabile, permalosa e tanto, ma dico tanto, bambina. La conosci?"
Scrollo la testa
"Oh, ti posso dire che sareste andata molto d'accordo. Comunque, per tutti gli errori che può commettere, io sarò sempre al suo fianco, nonostante tutto io gli vorrò sempre bene"
Appena termina la frase inizio ad applaudire.
"Wow! Mi hai stupita. Non ti facevo così sensibile."
"Perché non mi conosci affatto..."
Può essere. Ma c'è qualcosa dentro di me che dice che non posso fidarmi di lui.
"Ora posso sentire la tua storia?" Domanda "mi sembra giusto."
Sbuffo.
"Ricorda massima lealtà con il comprano di squadra"
annuisco e appoggio i gomiti sul tavolo.
"Giuro che se dici qualcosa a qualcuno io ti.."
"Taglio un orecchio."
"Non solo quello, ma anche un dito della mano."
Sorride e anche io lo faccio
"Cosa vuoi sapere di preciso?" domando
"Boh, raccontami qualcosa"
"Okay. Allora i miei migliori amici sono sei. Marzia, la ragazza dai lunghi capelli marroni, Tommaso, il ragazzo più bello che io abbia mai visto, Riccardo, dolce e buono sempre con tutti, Gaia, la roscia del gruppo, ed infine le gemelle Pera, Laura ed Elena"
"Pera?" Ripete lui ridendo
Annuisco
"È davvero il loro cognome"
"Davvero"
"Non stai scherzando?"
"No"
Ride fortissimo.
"Perché stai ridendo?"
"A chi non fa ridere un cognome come il loro?"
"A me."
"Non è vero. Sei una bugiarda. Ammetti che un po' di fa ridere"
"No."
Alza un sopracciglio
"E va bene... Ma poco poco.."
Sorride
"Vai avanti"
"Boh, non so cosa dire. Prima di partire avevamo un rapporto fantastico, mentre adesso sento che sta successo qualcosa di brutto. Da quanto mi ha detto Laura, sua sorella e Marzia continuano a litigare, Gaia fuma, Riccardo è diventato asociale e Tommaso..." Deglutisco.
"Beh... Da quanto mi ha detto sì è fidanzato con una che lo ha allontanato da tutti i suoi amici"
"Tieni molto a questo Tommaso?"
"È il ragazzo più importate della mia vita. Dopo la morte di mia madre è stato lui a tirarmi su di morale, a farmi tornare a vivere. È tutto ciò che mi rendeva felice."
"Non penso che lui ti abbia dimenticato così in fretta."
"A quanto pare si, invece"
"La vera amicizia non è sentirsi tutti i giorni, ma essere presente quando uno ha bisogno del tuo aiuto."
Lo guardo stupita
Dov'è Cameron? Chi è questo? E cosa se ne è fatto del vecchio ragazzo scorbutico e insensibile?
"Grazie."
"Ti prego, non iniziare a piangere adesso e a baciarmi dicendo che ti ho salvato la vita, perché tu sei una ragazza troppo depressa e ti tagliavi"
"Non lo avrei fatto Cameron, fidati"
"Meglio così, anche perché non mi sarei mai chinato ad abbracciarti"
Non ci credo. Non dopo quello che ha detto pochi minuti fa.
Cameron è più dolce di quanto sembri, solo che ha paura a mostrare i suoi sentimenti.
"Non mi hai ancora risposto" dico improvvisamente
"A cosa?"
"Sei innamorato?"
Silenzio. Si passa una mano fra i capelli.
Si guarda attorno e quando vedere Chris alla cattedra con il prof alza la mano per salutarlo
"Tanto tutto questo non ti farà perdere tempo, voglio una risposta" aggiungo
"Come mai Chris è là con il prof?" Domanda
"Cameron..."
Sbuffa
"Non lo so. Cioè, Hanna è una bellissima ragazza, attraente, simpatica, dolce e sopratutto me la da tutte le sere che voglio, ma non è come..."
"Madison"
Annuisce.
"Nessuna riesce a farmi provare quello che provavo con lei.Madison era semplicemente Madison. Occhi verdi trasparenti, capelli lunghi marroni, fisico perfetto e carattere duro e prepotente."
"Perché allora stai con Hanna?"
Fa spallucce "è carina"
"Critichi tanto Chris, ma tu non ti stai comportando nella stessa maniera?"
"Forse"
Scrollo la testa.
"Ti prego, cambiamo discorso. Leggo un'altra domanda, okay?"
Annuisco
"Quel'è il tuo hobby?"
"Hobby?"
Annuisce
"Non lo so... In Italia amavo gli sport, ma allo stesso tempo la musica."
"Che sport praticavi?"
"Pallavolo, calcio, basket, pattinaggio."
"Ed eri brava?"
"Abbastanza"
Annuisce
"Il tuo invece?" Chiedo "oltre il calcio intendo"
"Disegnare."
Disegnare? Gli piace davvero farlo?
Solo adesso mi ricordo che io ho il suo quaderno dei disegni...
"E cosa disegni?"
"Quello che provo, i miei sentimenti"
Quindi avevo ragione io..
"I colori che più uso sono il nero e il bianco" continua "il nero raffigura tristezza, paura e rabbia, mentre il bianco serenità."
"E poi dici di non essere psicopatico"
Mi lancia un'occhiata.
"Non lo sa nessuno" dice
"Cosa?"
"Che amo disegnare. Solo te, mia e Nash lo sapete."
"Perché non Chris?" Chiedo "e perché ti fidi così tanto di me?"
Scrolla la testa
"Non lo so." Sussurra.
Lo guardo.
Perché è così strano oggi?
"Posso chiederti una cosa?" Domanda
Annuisce.
"Quando Hanna si comporta come ha fatto oggi, tu cosa provi? Cioè pensi che lei abbia ragione o no?"
"Non sono sempre d'accordo con lei, ma a volte si. Oggi non pensavo che sarebbe successo tutto questo, ti giuro. Quando ho visto che sei corsa via piangendo mi sono sentito in colpa, e non capisco perché. Non capisco per mi importa così tanto di te, dopotutto sei solo una bambina viziata e presuntuosa."
"Magari sei tu quello che prova qualcosa per me."
Alza un sopracciglio e si ferma a fissarmi.
Ci guardiamo per poco e poi scoppiamo a ridere
"Okay, è impossibile"
"Già."
Il professore si alza in piedi e ci annuncia che per oggi abbiamo finito.
Finalmente!
Anche se mi sono davvero divertita con Cameron e ho scoperto una parte di lui che non conoscevo e nemmeno immaginavo.
"Pronta per spagnolo?" Domanda Mia abbracciandomi.
"Si, prontissima."
"Dopo mi racconti tutto, ora andiamo."
Annuisco e la seguo furori dalla biblioteca verso la classe di spagnolo.

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