Capitolo 38

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"Matthew ti ha davvero baciato?" Chiedo a Melanie. Questa mattina è passata a casa mia, dicendo a sua mamma che non voleva andare a scuola perché voleva stare con me mentre mi tolgono il gesso. Che scusa banale! La verità è che non voleva vedere Matty perché aveva paura.
"Si, ma non so.. Secondo me era un semplice bacio tra amici." Risponde la ragazza. Oggi indossa un bellissimo vestito giallo e ha i capelli raccolti in una treccia perfetta.
Io invece sono con un semplice paio di jeans neri e una maglietta rossa.
I miei capelli sono tutti pieni di nodi e sono venti minuti che cerco di districarli, ma non ci riesco!
Uff... Che palle!
"Solo amici?" Ripeto "se poco fa mi hai detto che è stato un bacio perfetto.."
"Si, perfetto.. Ma magari lui bacia sempre le sue amiche così!"
Scoppio a ridere.
"Questo vorrebbe dire che potrebbe baciare anche me?! Ti pare?"
Mi arrendo. Sbatto la spazzola sul comodino e mi lancio sul letto vicino alla mia amica.
"Beh, se baciasse anche te, sappi che la nostra amicizia terminerebbe subito, in quel preciso momento." Mi minaccia.
Rido e l'abbraccio. Lei ricambia.
Melanie è stata una delle poche persone che mi sono state accanto dall'inizio e io le voglio veramente molto bene.
"Ti voglio bene" le sussurro.
Lei mi guarda per un secondo e alla fine dice "Olivia, non è che stai diventando lesbica?"
Scoppiamo a ridere entrambe.
Afferro il primo cuscino che trovo e glielo lancio addosso.
"Ma dopo a teatro come si è comportato?" Chiedo.
Ho sempre pensato che Matty e Mel formassero una coppia perfetta.
"Come se nulla fosse... Cioè di tanto in tanto lo trovavo a fissarmi, ma ho cercato di stargli lontano tutta la serata... Non sapevo come comportarmi!" Ammette coprendosi la faccia con le mani.
"Secondo me dovresti parlargli."
Lei mi guarda come se avessi detto chissà che cosa, e poi inizia a scrollare la testa.
"E cosa gli dovrei dire? Che sono innamorata di lui da tre anni, che ogni volta che lo vedo mi sento come in paradiso e che mi basta anche solo una sua occhiata e io mi sento felice?! Olivia, non troverò mai il coraggio per farlo!"
La guardo.
Non capisco perché sia così poco sicura di sè, è una ragazza bellissima, eppure dubita di tutta la sua vita.
"Mel, perché hai così paura di vivere?"
"Cosa?"
"Si, ogni azione che fai, la svolgi con la paura di sbagliare, perché?"
Lei mi guarda e scrolla la testa.
"No, non è vero.." Farfuglia sotto voce.
"Ah no? Dimmi quad'è stata l'ultima volta che hai espresso il tuo parere? Mel devi finirla di dubitare ogni minuto di te stessa, sei fantastica, bellissima e anche molto intelligente, perché allora fai di tutto per risultare il contrario?"
La ragazza mi guarda, con aria triste e sul punto di piangere.
"Mel... Ti prego guardami.." Le dico afferrandole le mani "tu sei bellissima, ti giuro. Sei solo così tanto timida, ma se non superi questa tua timidezza perderai delle occasioni che forse non ti ricapiteranno mai!"
Finalmente Melanie ha alzato la testa e ora i suoi occhi scuri fissano i miei.
"Vorrei tanto poter essere come te, o Mia. Voi non avete paura di niente, siete coraggiose, spavalde e soprattutto ci sapete fare con i ragazzi, non a caso Holly tu hai ai tuoi piedi i più belli di tutta Miami. Io invece ho sempre vissuto nell'ombra di mio fratello, il perfetto della casa. Colui che suona il pianoforte, il violino e la chitarra. Colui che disegna come Picasso. Colui che è bello come un dio e stronzo come un umano. Colui che poteva avere tutto e ha deciso di rinunciarci per me. Come ti sentiresti a vivere nell'ombra di uno perfetto, mentre tu devi vivere cercando di non deludere i tuoi genitori perché se no diventi invisibile? Holly, tu non puoi capire! Sei figlia unica e i tuoi ti amano. Tu sei il centro del loro universo, mentre per i miei esiste solo Cameron. Mio padre non vede l'ora che Cam finisca il college così potrà ereditare l'azienda, mentre io? Chi ha pensato a me? Nessuno! Perché dopotutto io sono la povera ragazza che ha avuto il cancro, costretta a stare a letto per un anno, mentre tutti tuoi amici si divertivano.
Sono rimasti tutti con l'idea che io fossi debole, forse è così, ma non lo sono.
Non so più chi sono, non so più perché vivo.
A volte vorrei alzarmi la mattina ed entrare in cucina e vedere mio padre in pigiama cucinare i muffin, mentre mamma prepara i cappuccini.
Ma sono desideri che non si avvereranno mai, perché i miei non sono mai a casa." Le lacrime hanno iniziato a bagnarle le guance, ma lei le ignora, è troppo concentrata a sfogarsi. Deve farlo. Deve buttare fuori tutto ciò che prova dentro, solo così si sentirà meglio. "Secondo te.." Continua "quando mi hanno detto che Cameron ha rinunciato al suo più grande amore per me, come pensi io l'abbia presa?
Sentirmi continuamente in colpa per aver impedito a mio fratello di seguire la ragazza che ha amato, averlo fatto rimanere qui, nella città che gli ha provocato tante sofferenze, io mi sento una stronza!"
Scoppia a piangere fortissimo.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio.
La stringo a me, come se fosse una bambina.
Lei subito appoggia la sua testa sulla mia spalla e continua a piangere.
"Mel, tu non sei stronza. Tutto ciò che è successo.. Non puoi assolutamente ritenerti colpevole. Stavi male, e tuo fratello ha preso la decisione di rimanere vicino a te. Questa è una prova di vero amore. Ha rinunciato a Madison per te. Tu non devi sentirti un colpa per niente, sono scelte che ha fatto lui, non tu. Per quanto possa sembrare difficile ammetterlo, sopratutto per me, Cameron ha fatto una cosa che poche persone avrebbe fatto... Ha messo il bene di sua sorella davanti al suo. Ha preferito regalare un futuro a te e rimandare il suo.
E vuoi sapere una cosa? La prima volta che Kate ti ha vista, a casa tua, è rimasta imbambolata dalla tua bellezza, ti giuro.
Quindi adesso basta piangere, è venuto il momento di reagire. E sai qual'è la prima cosa da fare?"
Alza il capo e mi fissa. "Cosa?"
"Invitare Matty al ballo."
Mel forza un sorriso e poi mi riabbraccia.
"Grazie per tutto quello che fai per me!" Sussurra.
Sorrido. "Tutto quello che faccio per te? Ti ricordo che sei tu quella che è venuta a casa quando devo togliere il gesso, per cui dovrebbe essere il contrario.."
Anche lei sorride.
"Adesso basta piangere, va bene?"
Annuisce e si alza. "Hai ragione, io devo reagire e far vedere a tutti chi sono!"
"Bene detto."
Melanie è una ragazza d'oro, che ha vissuto una vita difficile. Si è trovata più volte davanti ad un bivio e per paura di delude i suoi genitori ha sempre preferito favorire gli altri.
Deve capire che però non può continuare così, perché la vita è sua!
Si sente in debito con il fratello, e questo le sta influenzando la vita.
Cameron ha fatto un bellissimo gesto per la sorella, ma deve parlarle e farle capire  che non è colpa sua se Madison è partita senza di lui.
"Holly posso farti la treccia?" Mi chiede la ragazza.
"Sei sicura di volerti avventurare tra i miei capelli?"
Sorride e annuisce.
"In bocca al lupo.." Mi siedo davanti a lei e con calma e grazie prende ciocca per ciocca e inizia a lavorare.
"Ora mi racconti la tua serata?" Mi chiede.
Bella domanda, la mia serata.
"Normale, anche se un po' noiosa."
"Quando ieri sera è tornato a casa Cameron era molto felice, ti giuro. Ha parlato fino a tardi con Nash e lo sentivo ridere... Aveva bevuto?"
Cameron era felice... Quindi ora i colori dei suoi disegni saranno bianchi e non più neri.
"No, non penso. Abbiamo parlato molto, con i miei genitori, ovvio. E poi abbiamo una news.."
La ragazza si ferma e si inginocchia davanti a me.
"Hai lasciato Chris e ti sei messa con lui?"
"No... Non potrei mai farlo."
Melanie sbuffa e torna a lavorare alla mia treccia.
"Allora, qual'è la news?" Chiede scocciata.
"Andiamo una settima a New York!" Urlo eccitata.
"Scherzi?! No, non ci credo! Che cosa bella! E quando partiamo? Con chi andiamo? E dove? In quale hotel? Perché devi sapere che noi abbiamo una casa a New York, apparteneva alla sorella di mia nonna.. Ah no, forse era la cugina.. No, era la sorella.. O forse.. Vabbè hai capito no?!"
Scoppio a ridere.
"Un'intera settima insieme, ci pensi?" Dico felicissima.
"Shopping, ragazzi, caffè, e ancora shopping, e ancora ragazzi... Si! Non vedo l'ora."
"Peccato che ci siano anche i nostri genitori, e Cameron" dico.
"Magari a New York succederà qualcosa... Dopotutto ciò che succede a New York, rimane a New York."
E questa frase che significherebbe?
Non potrebbe mai succedere niente, sopratutto tra me e Cameron.
"Hai pensato a sabato?" Mi chiede Mel legando la traccia "certo che hai dei capelli lunghissimi!"
"Sabato? Perché?" Chiedo."
"Beh, in teoria sabato c'è il ballo e tu avevi detto ad Aaron che ci saresti andata con lui, ma poi ti sei messa con Chris... Che farai?"
Cazzo il ballo! Mi ero completamente dimenticata!
E adesso? Comunque penso che non ci andrò.
Uno perché Chris è arrabbiato con me e non mi risponde. Due perché anche se ci andassi con Aaron, anche lui è arrabbiato con me. L'unica soluzione? Rimanere a casa, sotto le coperte, davanti a un bel film dell'orrore mangiando pizza.
"Penso che non ci andrò." Rispondo.
"Scherzi? E perché?"
"Io e Chris abbiamo litigato e Arron è arrabbiato con me, per cui..."
"E quindi? Verrai con me e Matty... Dai!"
"E vedere Chris ballare con Samantha? No grazie. Preferisco rimanere a casa. E poi sarei il terzo in comodo, chissà magari voi due vi bacerete e io sarò lì, davanti a voi, come un pesce lesso.. No, Mel, meglio di no."
"Perfetto allora anche io."
"Cosa?" Urlo "no! Tu ci devi andare! Devi invitate Matty e chiarire con lui"
"E lasciate la mia amica a casa? No, non potrei mai farlo."
"Melanie! Pensa un po' alla tua vita adesso, la mia ha bisogno di un po' di riposo, è piuttosto confusionaria."
Scoppia a ridere.
"Ma... Non voglio pensare che tu starai a casa da sola. È la prima festa dell'anno! Ci sarà musica, ragazzi, alcol e ragazzi, li avevo già nominati?"
Sorrido. Questa ragazza è matta.
"Ti prego, dimmi che almeno ci penserai... Dai... E poi perché tu e Chris avete litigato?"
Bella domanda. Sai, non lo so neppure io.
"Ieri ha visto che andavo a mangiare fuori con tuo fratello e si è incazzato. Non risponde al telefono e non so più cosa fare.."
La ragazza si siede vicino a me e afferra le mie mani.
"Vuoi un consiglio?"
Annuisco.
"Lascialo e mettiti con Cameron!"
Scoppio a ridere.
Perché insiste con sta storia di Dallas? Io non lo sopporto. È semplicemente un ragazzo viziato e presuntuoso, che però ha salvato la vita alla sorella...
No, Olivia no. Lui è stronzo e tu hai Chris.
"Mel, non potrei mai farlo..."
"Si, lo immaginavo." Si alza e si sistema il vestito. "Secondo te è troppo appariscente?"
Lo guardo. È un semplice vestito giallo, con la gonna larga. Il colore è troppo forte, ma è carino. E poi su di lei, con il fisico che ha, le sta da dio.
"Sei bellissima, davvero." Rispondo.
"Verresti a comprare con me il vestito per la festa?"
"Certo Mel!" L'abbraccio. "Mia con chi ci va?"
Le chiedo.
La ragazza scrolla la testa. "Non lo so, non la sento da due giorni."
"Sei preoccupata per lei?" Chiedo.
"No, è classico di Mia. Scompare per giorni e alla fine appare quando meno te lo aspetti. Sarà in giro con qualche ragazzo amico di suo fratello..."
"Jason!" Dico.
Melanie annuisce "lo conosci?"
"Umm.. È una storia un po' complicata da spiegare... Però mi sembra un bravo ragazzo."
"Si, se non fosse il capitano della squadra di basket."
La guardo. E questo cosa significherebbe.
"Cioè?" Chiedo.
"Beh, come sai ci sono tre sport nella nostra scuola e tre capitani diversi: calcio Cameron, basket Jason e nuoto.."
"Aaron" dico.
Lei annuisce. " beh, c'è molta rivalità tra i tre sport per avere la supremazia della scuola, per essere i più popolari e per avere ai loro piedi le ragazze più belle. Quindi tra i capitani c'è un odio particolare.."
È assurdo tutto questo.
Davvero, cioè, uno non può essere amico di un'altro che è nella squadra di nuoto? Chi è lo stupido che ha inventato questa regola?
"Ma è assurdo!" Mi lamento.
La ragazza fa spallucce e si guarda alla specchio.
Si sistema i capelli e si massaggia la guancia.
"Ragazze è ora di andare!" Urla Kate dal piano di sotto.
Io e Mel ci guardiamo e poi annuiamo.
Usciamo dalla stanza insieme.
In corridoio incontriamo mio padre.
"Buongiorno ragazze." Ci saluta lui abbracciandomi e baciandomi una guancia.
"Ciao papà" rispondo io.
"Salve signor. Rinaldi."
"Melanie, chiamami Max! Siamo amici dopotutto no?!" La rimprovera mio padre ridendo.
Non ci posso credere!
Scrollo la testa, mentre la mia amica scoppia a ridere e annuisce.
"Allora siete pronte per andare a New York? Un'intera settimana insieme.." Aggiunge lui.
"Non vediamo l'ora!" Risponde Mel.
"Fantastico! Ma adesso il mio piccolo 'funghetto puccioso' si toglierà il gesso."
'Funghetto puccioso'? E questo cosa sarebbe? Un nuovo nomignolo?
Non ci posso credere!
Mel cerca in tutti i modi di non ridere e si limita a muovere la testa.
Per nostra fortuna, sopratutto mia, Kate urla di nuovo che è tardi.
Così noi salutiamo mio padre e corriamo fuori casa.
"Funghetto puccioso?" Ripete Mel.
"Lascia stare. Mio padre è pazzo! Non so da dove a tirato fuori questo nome! Ti giuro!"
Scoppia a ridere.
"Ma è carino! Posso chiamarti anche io così?"
Alzo un sopracciglio e lei ride.
"Okay, meglio di no."
Saliamo in macchina e subito Kate parte.
Abbiamo l'appuntamento alle 11:15, e sono già le 11:05.
La solita puntualità della mia famiglia.
Per arrivare all'ospedale ci vogliono più o meno trenta minuti, in più se calcoliamo il traffico mattutino di una città grande Miami...
"Allora, Mel come si chiama in ragazzo di Olivia?" Chiede Kate.
Mi copro la faccia con una mano, mentre la mia amica scoppia a ridere.
"Non lo so, Kate, dico davvero." Risponde lei.
Le lancio un'occhiata d'aiuto e lei sorride.
"Ma è fidanzata? Perché a me non mi racconta mai niente! Uff.. Io amo la cronaca rosa!"
"Kate! Per piacere!" Mi lamento.
"Stai zitta te! Dovresti imparare a fidarti più di me... Dimmi ti piace qualcuno? Tipo Cameron? O il figlio di Gonzales... Come si chiamava? Quello che abbiamo incontrato al bar del centro commerciale quel giorno, quello che volevi a tutti i costi che non ti vedesse... Uff... Non mi ricordo il nome!"
"Chris." Risponde Mel "si chiama Chris!"
"Ah, sì è vero! Dimmi lui ti piace? Da come lo guardavi..."
"Kate! Basta!" Urlo.
La mia faccia sarà sicuramente tutta rossa, mentre Mel e Kate ridono.
Che ficcanaso.
"Adesso ti sei offesa?" Mi provoca ancora la mia matrigna.
La ignoro completamente e accendo il telefono che ancora era spento.
Per fortuna non mi sono seduta di fianco a lei, ma dietro con Melanie, se no, conoscendola avrebbe iniziato a tartassarmi il domande e occhiatine.
Il mio cellulare inizia a vibrare. Quando leggo lo schermo vedo un messaggio da parte di Chris.
Subito chiamo Melanie e anche lei leggo.
"Cazzo.." Sussurra..
"Che succede ragazze? Chi ti ha scritto? Qualcuno di carino?" Continua ancora Kate.
"Basta Kate! Fatti gli affari tuoi!" Le rispondo.
"Vedi Mel quanto è educata Olivia.. Un vero angioletto.. Ti comporti anche tu così con tua madre?"
La ragazza mi guarda e io scrolla la testa.
"Anche a me da fastidio quando mio mamma mi tartassa con domande sui ragazzi, e soprattutto quando si impiccia nella mia vita."
Risponde lei.
Scoppio a ridere, mentre Kate, che in un primo momento sembra divertita, scrolla la testa e continua a guardare la strada.
Il messaggio di Chris era molto serio.
Diceva che aveva bisogno di parlarmi al più presto, e questo mi mette ansia.
"Secondo te cosa significa?" Chiedo a Mel
"Che vorrà chiarire con te."
"E se.."
"No, lui ti ama maledettamente tanto"
Ho paura comunque. E se mi dicesse che aveva sbagliato a lasciare Samantha? Che io sono una persona orribile? Una stronza? Che le poche ore passate con me gli hanno fatto capire chi sono veramente e questo non vuole più avere niente a che fare con me?
Non so davvero cosa fare.
"Stai tranquilla. Magari oggi pomeriggio gli chiedi di usciere così parlerete..." Mi suggerisci la mia amica.
"Peccato che prima debba chiedere a me se può usciere lei" si intromette Kate.
"Basta! Fatti gli affari tuoi Kate!" Urlo.
"Se hai problemi con il tuo ragazzo..." Continua lei "ne possiamo parlare."
Sto per perdere la pazienza.
"Kate, non so se ti è chiaro o no, ma te lo ripeto. Io non ho alcun ragazzo, l'unica persona con cui vorrei usciere è la mia amica Melanie e l'altra mia amica Mia."
"Ma... Io non ci credo. E tu Melanie ci credi?"
Sbatto la testa contro il sedile.
"Signora le posso assicurare che tutto ciò che dice Olivia è vero. Stavamo organizzando un pomeriggio tra amiche per andare a scegliere l'abito per la festa di sabato sera.." Risponde lei.
Io cerco di tutti i modi di scrollare la testa e farla stare zitta, ma troppo tardi, glielo aveva già detto.
"Festa?" Chiede Kate.
Fantastico. E adesso inizia la parte più brutta del viaggio: tutte le informazioni che Kate vuole sulla festa. Ma una cosa è sicura, io non posso non andarci, non me lo permetterà mai.
"Scusami.." Sussurra la mia amica.
Forzo un sorriso.
Dopotutto che colpa aveva lei?
"Si, Kate una festa. Alla quale io non andrò." Rispondo.
La mia matrigna scoppia a ridere.
"Certo che ci andrai... Anche perché io cucirò  il tuo vestito e lo stesso farò per Mel."
Gli occhi della ragazza si illuminarono.
"Davvero?" Chiese.
No, ti prego Mel, non mi abbandonare anche tu!
"Certo che sì! Olivia non ha mai saltato una festa, e a questa ci andrà sicuramente. Ci pensi che bello?! La tua prima festa americana! Oh mio dio! Io mi ricordo perfettamente la prima che feci alla tua età..."
E da qui Kate si lanciò nella descrizione della sua festa da sedicenne a casa di una certa Gwen.
Appoggia la testa contro il finestrino e mi limitai a vedere fuori Miami, mentre Mel sembrava incuriosita dalla narrazione della mia matrigna.

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