Capitolo 20

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"Kate sono passate due ore.." Mi lamento appoggiando la testa contro la parete bianca.
"Vedrai che tra poco tocca a noi." Sorride
Non ci credo.
Sbuffo. Ma quanto ci vuole per avere i risultati dei miei raggi? Siamo seduti su queste sedie da ore, in un silenzio tombale.
L'ospedale l'unico posto che odio veramente.
È tutto così triste qui dentro.
Stendo le gambe. Poi le ritraggo. Mi volto verso sinistra e inizio ad osservare le infermiere da dietro il bancone.
Uff.. che rabbia!
"Olivia finiscila di muoverti ogni due secondi!" Urla Kate "mettiti seduta, tranquilla e vedrai che tra poco ti chiameranno."
Le porte si spalancano è un dottore esce con un foglio in mano.
"Riccardi? Omar Riccardi?" Dice. Sbatto la testa contro il muro.
Un ragazzo dai capelli neri si alza.
"Ma è arrivato dopo di noi!" Urlo.
Kate mi guarda e poi torna a fissare il dottore.
"Si vede che è un caso più urgente del tuo.."
Decido di non ascoltarla.
Ma proprio io dovevo rompermi un braccio?
Non è possibile...
Adesso starei tanto bene a casa, sdraiata sul divano, a mangiare pizza e a fare quel compito di spagnolo. E invece? Eccomi qui, seduta su una sedia scomoda, ad aspettare il mio turno.
"Kate? Kate Clare?" Urla un uomo dall'altra parte della stanza.
Alzo lo sguardo e vedo Kate abbracciare un ragazzo.
"Ciao Joshua, come va?" Chiede lei
Chi è? Stendo le gambe  e mi accorgo che anche un altro ragazzo raggiunge l'uomo.
"Bene, anche se ci siamo incontrati in un luogo non molto allegro"
"Già! Come mai sei qui?"
"Perché Caleb si è fatto male." Spinge avanti il figlio. Deve avere più o meno la mia età. "Ti ricordi di lui vero?"
"Certo, come potrei dimenticarmene. Ciao Caleb come stai?"
"Bene grazie"
Solo io non so chi sia?
"E tu Kate, come mai sei qui?"
"Olivia probabilmente si è rotta un polso."
"Olivia, è qui?" Domanda lui.
Perché quelli sanno chi sono?
Annuisce.
Mi alzo e raggiungo Kate.
"Ciao" saluto
"Da quanto tempo Holly! Ti ricordo di me? Parigi, due anni fa, quando hai sfilato con mio figlio..."
"Oh mio dio Caleb!" Urlo abbracciando il ragazzo. Anche lui fa lo stesso.
"Che ci fai in America?" Mi chiede
"Ci abito, e tu?"
"Pure. Mi sono trasferito qualche mese fa."
"Da quanto tempo non ci vediamo?!"
"Molto Holly, molto. Sei sempre più carina..."
"E pure tu!"
Ci sediamo su delle sedie e iniziamo a parlare.
"Allora, con Carmen? Tutto bene?"
"Abbiamo rotto. La distanza ci ha separati. Sai quando non vedi una persona per molto tempo, il vostro rapporto si fa sempre più freddo, anche se la ami. Niente era più come prima."
"Ti capisco perfettamente"
"E tu con Alessandro?"
"Mi ha tradita" ammeto
Lui sgrana gli occhi
"Ti ha tradito? E con chi?"
"Laura. Durante una festa che ha organizzato Marzia"
"Scherzi? Anche se Laura è molto carina.. Dimmi ha sempre i capelli biondi platino?"
"Si!" Ridiamo "Ed è sempre single"
"Cosa? Cioè mi chiedo come può essere che una ragazza così bella sia ancora single"
"Magari non ha incontrato quello giusto."
"Oppure sta ancora aspettando me."
"Rasseganti Caleb.."
"Mai! Mi deve ancora un bacio."
Rido.
"Come mai in ospedale?" Domando
"Beh, è difficile da spiegare. Stavo giocando a calcio a scuola, quando è passata una ragazza...ma che ragazza, se l'avessi vista... Era così belle..bionda, magra,alta e occhi azzurri... un angelo... e.. Come posso dire.. La palla è arrivata tra i miei piedi, però io non me ne sono accorto e un mio compagno mi è venuto addosso. Quando sono cascato ho sbattuto forte le spalla e me la sono rotta."
"Tutto per una ragazza..."
"Ma che ragazza! La vedessi!"
"Donnaiolo eri, donnaiolo rimani!"
"Cosa pretendi? Ringrazia che non ci abbia provato con te."
"Eccome se lo hai fatto!"
"No, non è vero"
"Parigi ti ricorda qualcosa?"
"La miglior gita che io abbia mai fatto!"
Ridiamo.
"E devo ammettere che baci anche molto bene.."
"Caleb!" Stringo il pugno della mia mano "intatta" e gli sferro un piccolo pugno sulla spalla e lui urla di dolore
"La spalla! Olivia!"
"Oh mio dio scusami" scoppio a ridere.
Si lamenta per un po', ma alla fine torna a fare il serio.
"E tu? Come mai qui?"
"Una ragazza mi ha spinto. Sono caduta a terra e ho appoggiato male il polso. E per finire, un ragazzo mi lo ha afferrato forte e ha aumentato il dolore."
"Chi è stato? Dimmi chi è e lo uccido."
Rido. "Tranquillo ci ha già pensato un altro. Anche se porino in realtà non è colpa sua."
"Non si alzano le mani sulle donne"
"Infatti non lo ha fatto"
"Ti piace?"
"Cosa? No! Scherzi"
"Lo difendi tanto"
"Sono un persona onesta."
"Due anni fa non lo eri."
"Due anni fa ero più immatura"
"Per me rimarrai sempre la mia bimba immatura"
Lo abbraccio.
"Ma sono cambiato così tanto?" Chiede lui
"Perché?"
"Prima non mi hai riconosciuto"
"Sei più alto e più carino"
"Oh mio dio! Olivia Rinaldi ha detto che sono carino attenzione!"
"Stai attento Caleb che ritiro tutto.."
"Non hai il coraggio di farlo."
"Scommetti?"
Le porte di aprono nuovamente e un dottore esce
"Rinaldi? Olivia Rinaldi?"
È il mio nome! È il mio turno!
Mi alzo in piedi.
"Beh, è stato un piacere rivederti piccolo ricciolo d'oro."
"Grazie testa di nocciolina"
"Allora ci si vede"
"Ci si vede"
Raggiungo Kate e insieme entriamo.
Il dottore ci porta in una stanza.
"Benvenuta signorina Rinaldi" mi accoglie una voce. Rimango subito impalata.
È un dio questo dottore.
È meraviglioso...
Occhi azzurri, capelli neri, alto, muscoloso... L'uomo della mia vita
"Salve" balbetto
Non riesco a non fissarlo.
Madonna quanto è figo.
"Prego si accomodi sul lettino"
"Tutto ciò che vuole" rispondo. Kate mi lancia un'occhiata. "Cioè...subito" mi correggo.
Anche lui sorride.
Si avvicina a me e inizia a osservarmi.
"Il polso sinistro vero?"
Annuisco.
Mi batte fortissimo il cuore.
Me lo prende molto delicatamente e inizia a osservarlo.
"Com'è successo?"
"Sono caduta"
"Come?"
"Una ragazza mi ha spinto"
"Che cattiva quella ragazza"
"La penso come lei.."
"Oh ma dammi del tu, non ci sono poi così tanti anni di differenza" mi fa l'occhiolino. Arrossisco all'istante.
"Bene." Si alza e si siede dietro una scrivania.
"Distorsione al radio. Dovrai tenere il gesso per un mesetto.."
Abbasso la testa
"Ma tranquilla" aggiunge "sarai carina lo stesso."
Sorrido.
Perché non ci sposiamo domani?
Cioè è così bello.. Così buono.. Così..
"Quindi?"
Kate mi scrolla
"Parla con te" aggiunge
Torno a fissare il dottore super figo e lui mi sorride.
"Dovrai aspettare ancora un pochettino"
"Cosa? Ancora?" Non ci posso credere! Voglio andare via di qui!
"Non ti preoccupare, aspetterai solo qualche minuto, te lo prometto."
Come faccio a non credergli se mi guarda così?
Annuisco e seguo Kate fuori dalla porta.
Raggiungiamo nuovamente la sala d'aspetto e ci risiediamo sulle sedie di prima.
Chissà cosa penseranno i miei nuovi compagni... La nuova, la ragazza con il braccio rotto, quella che si è messa contro Cameron Dallas...
Kate si alza e si avvicina ad una macchinetta. Inserisci i soldi e ordina un cappuccino. Le è sempre piaciuto molto, forse è la sua bevanda preferita. La prende sempre quando è agitata.
Dopo poco torna seduta sorseggiando il suo cappuccino. Mi forza un sorriso. So perfettamente che non potrebbe mai sorridere, visto che oggi aveva un'importante riunione sulla sua nuova pubblicità per battere Emma, ma invece eccola qui con me.
"Mi dispiace" sussurro
Si volta e mi osserva "e di cosa? Sono cose che succedono. Chi non si è mai rotta un braccio...
Io da piccola mentre saltavo da un albero all'altro sono caduta e mi sono rotta un piede e una mano.."
Scoppio a ridere
"Amavo fare la scimmia" ammette.
Rido ancora più forte, tanto da far voltare tutte le altre persone.
"Quindi, Olivia, non ti preoccupare. Più che altro adesso Emma è in vantaggio sulla pubblicità, e questo mi dà urto."
Sbuffo. Vorrei poterla tanto aiutare, come lei aiuta me.
Allungo le gambe. Il dolore al braccio ha iniziato a diminuire.
Se solo adesso Tommaso fosse qui con me starebbe sicuramente ridendo come un coglione, conoscendolo ama prendermi in giro. Ma devo ammettere che in circostanze come queste mi servirebbe davvero sentire la sua risata dolce e profonda, i suoi abbracci, le sue carezze, mi servirebbe lui..
Ecco!  L'ho di nuovo nominato....
Ma è più forte di me, lui mi ha cambiato la vita, e io gli voglio troppo bene per poterlo dimenticare.
Mi massaggio il polso e cerco in tutti i modi di non pensare a lui.
Vorrei poter lasciarmi il passato alle spalle, come mi dicono tutti, ma è impossibile, io sono legata a esso, la mia vita si basa su quello. 
"Tutto bene Holly?" Mi chiede Kate.
Annuisco. O almeno è quello che pensò di fare. Non so neppure io come mi sto comportando, sono confusa.
"Vedrai che passerà tutto velocemente"
Annuisco di nuovo. Non riesco a parlare, più che altro perché non saprei che dire.
Kate fa spallucce e torna a guardare il suo telefono, mentre io cerco in tutti i modi di non pensare a Tommaso o all'Italia.
Chiudo gli occhi e lascio che la mia mente si sperda  nel magico mondo dei pensieri, come solo lei sa fare.
Per un secondo vorrei tornare a essere piccola, a giocare con mia mamma su un'altalena mentre lei scriveva un suo libro...
Vorrei tornare a essere la principessa Ariel per carnevale, mentre tutti i ragazzi della scuola cercavano di essere il mio Erik.:
Vorrei poter tornare a correre sulla riva del mare in mutande mentre canto "Zorro"...
Vorrei tanto poter tornare a essere bambina.
"Holly, che c'è?" Mi chiede Kate facendomi riaprire gli occhi e riportandomi con i piedi per terra.
"Niente" sussurro.
"Sai che puoi fidarti di me."
"Si"
"Bene, allora raccontami"
"Sono stanca"
"Lo so.. Però tranquilla, domani non vai a scuola."
Sorrido.
In Italia sarei stata felice di questa affermazione, ma qui è diverso, è tutto diverso.
"Bene" rispondo.
"Solo bene? Io ti ho appena detto che domani non andrai a scuola e neanche un sorriso?!"
Forzo un sorriso
"Questa è l'Olivia che mi piace"
Olivia.. Sono ancora l'Olivia di qualche giorno fa?
Mi guardo allo specchio ma non vedo differenze, basso ero bassa rimango.
Ma sento come se dentro di me è cambiato qualcosa, ma non capisco...
Le porte si aprono è un altro dottore entra con un foglio in mano.
"Rinaldi? Olivia Rinaldi?" Mi alzo immediatamente, quasi spaventando Kate.
Seguo il dottore e sento dietro di me le porte chiudersi.
Chissà, magari la vecchia Olivia si è chiusa proprio come queste porte, e chissà, magari la nuova sarà migliore...

•Stuck in Past• IN REVISIONE  (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora