Capitolo 18

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"Un'altra alunna? Un'altra ragazza che sicuramente non capirà la mia materia..." Sussurra il prof.
Io non riesco a non guardare Hanna. Tra tutte le persone che esistono a questo mondo, perché lei? Cos'ho fatto di male?
"Benvenuta. Io sono il professor. White, il suo nuovo insegnate di matematica."
"Sfortunatamente.." Sussurra Chris facendomi sorridere.
"Lei è?"
"Rinaldi, Olivia Rinaldi."
La ragazza alla mia sinistra scoppia a ridere, mentre io la guardo.
Cosa ci sarà da ridere? È un nome comune...
"Benvenuta. Da dove viene?"
"Sono italiana."
"Oh l'Italia... Il paese di Pitagora, Archimede, Aristotele, Euclide... Che meraviglia!"
"Prof, come fa a conoscere tutti quei nomi?"
"Cosa c'è Dallas?"
"Niente, semplicemente mi stavo chiedendo se per caso ha vissuto con loro... Sa l'età..."
Tutti ridono e anche io, involontariamente, lo giuro.
"Dallas, stiamo peggiorando! L'anno scorso faceva battute molto più divertenti! Ad esempio quello della noce di cocco.."
Guardo Cameron e lui ride
"Prof, non pensavo che se la ricordasse ancora"
"È impossibile dimenticare la tua stupidità."
Tutti ridono.
Mi volto verso la classe e riconosco qualcuno.
Vedo Mel e Mia parlare con Axel, che non stacca gli occhi dalla ragazza dai capelli Viola, Matty mi fissa sorridete, mentre Nash cerca di parlargli, Aaron giocherella con la cerniera della felpa, mentre Hanna mi osserva furibonda.
"Comunque" dice il professor fissandomi "tornado a lei, signorina..."
"Rinaldi, Olivia Rinaldi."
"Ah, si Rinaldi, benvenuta nella classe più disastrosa del mondo in matematica."
"Grazie prof!" Urla Cameron e tutti ridono.
Penso che Cameron sia il pagliaccio della classe, e il professore sembra divertito da questa situazione.
"Prego Dallas."
Anche Chris ride.
"È sempre così?" Gli sussurro
"È anche peggio, fidati. Il professor. White  è quello che ha bocciato Cameron per due anni di fila, proprio perché non lo sopportava, e Cam.. tende sempre a rispondere male a tutti."
Annuisco.
Non mi sbagliavo, è davvero il pagliaccio della classe.
Qualcuno si alza dalla sedia, e appena mi volto vedo arrivare una ragazza bionda.
È la ragazza di Chris.
"Samantha? Che succede?" Chiede lui.
Lei lo ignora completamente, gli afferra il braccio e lo trascina al suo posto.
Io la guardo sbalordita.
E poi sarei io la bambina?
Ora però sono da sola davanti a tutti questi ragazzi che mi fissano.
"Rinaldi, giusto?"
Annuisco
"Ignori Dallas, è un pagliaccio,e come tale, deve essere al centro dell'attenzione, ma ancora non ha capito che non è divertente."
Cameron alza la testa e torna a fissare il professore
"Quindi prof non gli sto simpatico?"
"Ti odio."
"E allora perché non mi promuove? Così non ci vedremo più!"
"Perché ti farei un favore..."
Il sorriso dal volto di Cameron scompare subito
È davvero strano questo professore.
"Ora" urla "se qualcuno evitasse di disturbarci ancora, vorrei farle un'altra domanda signorina..."
"Rinaldi."
"Ah sì, Rinaldi."
Scrollo la testa. Non mi sembra un cognome così complicato..
"Il programma svolto da lei in Italia. Si ricorda più o meno a che punto eravate arrivati?"
"Stavamo per iniziare parabola e circonferenza"
"Davvero? E avete svolto equazione, parametriche, piano cartesiano.."
"Tutto svolto, signore."
Lo strano uomo mi fissa, come stupito, poi si alza e prende un gesso in mano.
"Quindi se le faccio risolvere questa equazione lei sarebbe in grado di farla?!"
"Ci posso provare." Forzo un sorriso
"Come professore, la vuole interrogare il suo primo giorno?"
"Gonzales, c'è qualcosa che non va? Preferisce farla lei?!"
"E prendere due il primo giorno? No, aspetto qualche settimana ancora."
Tutti ridono e anche io lo faccio.
"Come immaginavo, un perfetto demente stile Dallas.."
"Non a caso siamo migliori amici prof!" Interviene l'altro
"E io che sono?" Domanda Nash
"Oh.. Il piccolo Nash è geloso.." Urla un ragazzo con una bandana in testa e tutti ridono.
"Bene, appena questa pagliacciata è finita, io farei risolvere questa bella equazione alla signorina Rimaldi."
"In realtà è Rinaldi."
"E io cos'hai detto?"
"Rimaldi. È con la n, non con la m"
"Mi sta dando dello stupido?"
"No, per carità!"
"E allora si muova a risolvere questa equazione!" Corro subito alla lavagna. Appoggio per terra lo zaino.
Afferro il gesso dalle mani del prof e mi volto verso l'equazione.
Non è difficile, anzi, in Italia ero abituata ad esercizi molto più complicati.
Inizio a scrivere e dopo cinque minuti appoggio il gesso sulla cattedra.
Sorridendo mi volto verso il professore
"Il risultato è 2"
Lui mi osserva, quasi stupito.
"Imposs.." Abbassa lo sguardo e controlla il suo figlio. Lo rialza immediatamente e si alza.
Si avvicina alla lavagna e inizia a controllare l'equazione.
"Non è possibile" lo controlla due, tre volte e alla fine si risiede. "Ottimo lavoro Rinaldi, sei veramente molto brava, benvenuta."
Sorrido.
Sono sempre stata molto brava in matematica. Ho vinto quasi tutte le olimpiadi scolastiche e sono arrivata terza a livello regionale, per cui sono abituata a ragionare.
Afferro lo zaino e torno a fissare l'insegnante
"Posso andare a sedermi?"
"Certamente" sorride.
Mi sta veramente sorridendo?
"Prof, qualcuno l'ha fregata, ha visto?" Commenta Cameron
"Dallas finiscila e vedi di farti dare qualche ripetizioni dalla Rinaldi."
Mi incammino tra i banchi e tutti mi osservano. Che momento imbarazzante!
Raggiungo Matty e lui mi afferra un braccio
"Che secchiona..."
"Sì chiama intelligenza..."
"Si, come no" sorrido e anche lui lo fa.
Mi siedo dietro di lui e appoggio lo zaino a terra.
Mi tolgo il giubbotto, fa veramente caldo.
Sono in terza fila, e tutti continuano a fissarmi.
Cos'ho  che non va?
Scrollo la testa e tirò fuori un quaderno
"Dovreste" urla il professore "prendere esempio dalla signorina Rinaldi, lei si che la sa la matematica" strizza l'occhio e io forzo un sorriso
"Prof?"
"Che c'è Dallas?"
"Ha un problema all'occhio? Perché continua a strizzarlo"
Tutti ridono, tranne l'insegnante.
"Hai finito di fare il coglione Dallas?"
"Non si utilizza quel lessico, siamo in un ambiate scolastico..."
Sta davvero esagerando.
"Dallas... Perché mi rovini sempre le giornate?"
"È reciproco prof!"
Tutti ridono, tranne me.
Tocco il braccio di Matty e lui subito si volta
"Ma perché si comporta cosi?"
"Chi Cam?" Annuisco  "perché è stupido."
Bella risposta.
"Dallas basta! Fuori di qui! Non voglio rivederti per il resto della giornata."
"Ma prof non può!" Interviene Hanna
"Gli vuole fare compagnia signorina Johnson?"
"Cosa? Nono.." Si rimette seduta.
Bella ragazza che ha!
"Allora Dallas, alzi le chiappe e se ne vada."
"E se gli prometto che starò zitto?"
"Non ci crede nessuno. Neppure la Rinaldi."
Tutti si voltano verso di me. Perché vengo sempre messa in mezzo?
"Io, invece, credo che lui starà zitto."
Mi osservano ancora peggio.
"Ne è convinta?"
"Si."
"Ottimo. Dallas ti tengo d'occhio." Ritorna alla lavagna e inizia a scrivere.
Cameron mi lancia un'occhiata.
Almeno potrebbe ringraziarmi, no?
Invece sembra furibondo. Lo stesso Hanna, che continua a guardami con odio.
Ma cos'hanno tutti in questa scuola?
Per fortuna la lezione finisce, e anche l'ora dopo di inglese passa velocemente.
La campanella suona e io appoggio la penna sul banco.
Sono stanchissima! Non ero più abituata..
Mi stiracchio un poco.
Matty si volta immediatamente e inizia a sorridermi.
"Cosa c'è Espinosa" dico
"Niente."
Alzo un sopracciglio.
"Hai fatto colpo sul prof di matematica! Quello odia tutti"
"Non ho fatto colpo, ho solo risolto un' esercizio da prima media."
"Io non la sapevo fare."
"E neppure io." Si intromette Mel arrivando e abbracciandomi
"Per me vale lo stesso" dice Axel baciandomi una guancia.
"Questo perché il vostro livello di matematica è più basso rispetto al nostro. Se tu davi quel l'equazione a un qualsiasi ragazzo della mia vecchia classe te lo sapeva risolvere, tutti tranne Tommaso, adesso che ci penso."
"Ahi.." Risponde Matty
No! Ho detto Tommaso!
"E sono due!"
"No!"
"Sisi, e non si discute"
"Ti odio"
Tutti ci osservano.
"È una storia molto lunga.." Spiego.
Mel mi guarda quasi stupita.
Vorrei dirle di stare tranquilla che tra noi non c'è niente, ma rimango in silenzio.
Il professore entra, e tutti tornano ai loro posti.
Adesso che ci penso ho un po' di fame, anzi molta! Ma non posso chiedergli di usciere, uno perché mi perderei, e secondo perché darei una brutta impressione.
Così, appoggio la testa sul banco, e mentre il professore parla, parla, parla io mi concentro su tutt'altro: le pecore.
Inizio a contare le pecore che saltano la siepe. Una rosa. Due blu. Tre rossa. Quattro bianca....
"Rinaldi? Rinaldi?" Qualcuno mi scrolla.
"No... Dai.." Farfuglio
"Rinaldi!" Urla ancora più forte.
Mi alzo immediatamente, è solo ora mi accorgo che il professore di biologia mi sta osservando
"Buongiorno."
Mi tocco i capelli mentre tutto ridono.
"Ha dormito bene?"
"Mi scusi."
"Se le mie lezioni sono così noiose, può anche andarsene"
"No professore, non so cosa mi sia preso"
I miei compagni ridono ancora più forte
"Iniziamo già male..." Scrolla la testa e torna alla lavagna.
Tocco il braccio di Matty e lui scoppia a ridere
"Ho provato a svegliarti per tre volte, ma non mi ascoltavi" si giustifica
Anche io rido.
"E comunque sei carina mentre dormi"
"Davvero?"
"Si, ti preferisco dormiente"
Gli tiro un piccolo pugno e lui sorride. Si rigira e torna a fissare il vuoto.
Cerco di sgranchirmi, e mi volto verso i miei compagni.
Ancora Aaron non mi ha salutato...
Lo osservo e lo vedo così concentrato sulla lezione.
Il telefono nelle mie tasche vibra.
Lo prendo e leggo il messaggio da parte di Mel
"Che succede tra te e Matty?"
Scrollo la testa. Lo sapevo..
Mi volto verso di lei e vedo che mi sta fissando
"Niente.." Sussurro. Lei mi fa segno che non sente. Annuisco
Tiro  fuori il telefono e digito la stessa parola.
In meno di un secondo mi arriva la sua risposta
"Dai, non mi mentire. Se c'è qualcosa tra di voi, dimmelo e basta! Sono tua amica"
Qualcosa tra di noi? È un mio amico e basta!
Scrollo la testa
"Mel non so che film ti sei fatta, ma io e Matty siamo e saremo solo amici!"
"Davvero? Sembrate così uniti."
"Amici. Amici. Amici."
"Okay ho capito, scusa."
"Tranquilla. So quanto tieni a lui, e io vi vedrei molto bene come coppia?"
"Davvero?"
"Si! Lo giuro"
Inizia a saltellare quella sedia come una pazza.
"Dallas, non sapevo morisse dalla voglia di spiegare a tutti cos'è un legato covalente" interviene il professore.
Questo mi sta veramente antipatico.
"Io?" Chiede Mel indicandosi
"Certo, anche perché se lo chiedessi a suo fratello non ci ricaverei un ragno dal buco"
"Ma prof.." Interviene Dallas
"Eccoli lì.."
"I ragni non stanno sulle ragnatele? E perché allora il proverbio dice buco?"
Tutti ridiamo. A volte è veramente simpatico.
"Dallas, se vuole fare il pagliaccio c'è il corso di teatro a scuola, si vada ad inscrivere."
"Non mi piace il teatro, e così noioso..."
"Sei senza speranze.."
"Speriamo di no."
Dio santo Cameron te ne stai zitto? Per forza dopo viene bocciato, non fa altro che rispondere a tutti i professori!  La terza campanella suona e io mi alzo.
Ho troppa fame. Esco dall'aula e vado verso il mio armadietto. Lo sblocco e lo apro.
Molto bene, adesso ho il corso di spagnolo. Prendo il libro e chiudo l'anta.
"Oh mio dio!" Urlo indietreggiando.
Aaron compare davanti a me, sorridente
"Buongiorno Holly."
È tutta la mattina che mi ignora.
"Aaron, ti sembra il modo di arrivare?"
"Questo è il mio armadietto." Dice indicando quello di fianco al mio.
"Saremo vicini!"
"Già. Allora.. Come ti sembra la scuola?"
"Un bel posto. La classe è molto simpatica, anche se Cameron esagera un po' troppo"
"Anche io lo penso."
Il mio stomaco brontola dalla fame, ho bisogno di mangiare!
"Sai dove posso trovare una macchinata?"
"Hai fame?"
"Tanta!"
Apre lo zaino e tira fuori un sacchetto bianco.
"Prendi, era la mia merenda, ma io non ho molta fame"
"Stai scherzando? No certo che non accetto"
"Sono biscotti cucinati da mio babbo, e quando gli dirò che gli ha mangiati la figlia di Rinaldi, sverrà"
"Non posso accettare, sono tuoi"
"E io li voglio dividere con te." Sbuffo "e dai... Accetta!"
"Solo se mi accompagni nell'aula di spagnolo, anche perché non so deve sia."
"Andata." Me li passa e io inizio a mangiarli.
Sono buonissimi. Cioccolato, nocciola...
Ci incamminiamo.
"Allora... Hai risolto la questione personale?"
"Cioè?"
"Quella per cui piangevi il primo giorno che ci siamo incontrati"
"Ah sì, tutto risolto." Forzo un sorriso.
"Meglio. Hai un sorriso così dolce.."
"Da bambina, vero?"
Ride "no, certo che no."
Lo guardo. È l'unico che non pensa che io sia una bambina...
Arriviamo davanti alla mia aula e lui si ferma.
"Arrivati" annuncia.
Gli passo il sacchetto di biscotti e lui scrolla la testa
"Sono per te"
"Aaron..."
"Dai, non puoi dirmi di no."
Sbuffo. "Ma mi sento in colpa."
"È uguale. Ascolta, finita la lezione ti vengo a prendere così andiamo a mensa insieme."
"Mi sembra un'ottima idea."
Sorride.
"Allora. A dopo."
"A dopo" entro in classe.
Ancora ci sono pochi ragazzi.
"Ciao" saluto. Tutti si voltano verso di me e poi si votano dall'altra parte. Gentili....
Faccio spallucce e mi siedo in un banco a caso, in quarta fila.
Appoggio lo zaino a terra e tiro fuori un quaderno.
Il resto dei ragazzi entra subito dopo di me, e subito il professore inizia la lezione.
"Muy bien. Yo soy el profesor de español. Me llamo Juan Domínguez García." Si presenta.
Improvvisamente la porta si apre.
Entra una ragazza, è Mia.
"Guten Tag." Dice
Tutti ridono.
"Questa è la classe di spagnolo non tedesco." La rimprovera il professore.
Anche io rido.
Non ci credo!
"Cosa? Oh no, ho sbagliato a leggere l'orario. Mi scusi"
Il professore scrolla la testa.
"Si vada a sedere"
Mia annuisce e si volta verso di noi. Appena mi vede sorride e corre a sedersi al banco vicino al mio.
"Scusa è occupato?" Chiede.
La guardo.
"Okay, allora mi siedo." Sorrido
"Come hai fatto a sbagliare sezione"
"Non è colpa mia se studio sia spagnolo che tedesco!"
"Identiche come lingue"
"Allora, la finiamo di fare casino?!" Ci rimprovera l'insegnante.
"Ci scusi" mi giustifico io, mentre Mia si limita a sorridere.
Come fa? È sempre così... Fuori dal mondo.
Vive in uno tutto suo.
L'insegnante inizia a parlare, mentre Mia non fa altro che disegnare sul mio banco.
È veramente brava
"Wow! Sei bravissima."
Sorride "grazie. Vorrei tanto fare arte, ma le mie mamme non me lo permettono, mi fanno fare solo studiare materie utili" fa una smorfia. "Ma la mia più grande passione è disegnare. Anche la mia vera mamma adorava farlo, era una pittrice." La guardo. "Lo so, lo so, ti sto rattristando... Tu comunque non capiresti, hai una mamma e un babbo che ti amano.."
"Mia mamma è morta due anni fa."
Si volta verso  di me.
"Mi.. Mi dispiace"
"Ti capisco meglio di chiunque altro"
"E come hai vissuto quel periodo"
"Ho commesso molti errori, ho iniziato a fumare, a bere e la maggior parte delle volte li ritrovavo a letto di ragazzi che nemmeno conoscevo."
"Davvero?"
Annuisco
"E poi?"
"I miei amici mi hanno aiutato, non mi hanno mai abbandonato."
"Devi avere amici fantastici"
"Avevo.."
"Perché? Adesso non più?"
"La distanza ci ha separato, e ho paura di averli persi."
"Se sono veri amici la vostra amicizia non terminerà mai. Anche se non vi vedete tutti i giorni, o non vi sentite quotidianamente, se sono veramente tuoi amici ci saranno sempre al tuo fianco."
"Grazie Mia, davvero."
Sorride "e poi, ci sono io. Hai già un'amica." Mi abbraccia e io ricambio
È davvero fantastico incontrare persone così.. Ora capisco perché Mel tiene molto a lei.
Anche se all'inizio pensavo fosse matta, o fuori di testa, si è rivelata essere molto più sensibile di quanto pensassi.
Passiamo il resto dell'ora a parlare e a raccontarci di tutto.
"Sei la migliore amica di Cameron, vero?"
"Non lo so, ma io gli voglio tantissimo bene! Lui è il mio fratellino, è metà di me."
"La prima volta che ti ho visto, quando sei salita in macchina e hai guardo Cameron, ho tipo pensato che tra voi due c'era qualcosa"
"All'inizio forse, si. Io e lui abbiamo avuto una storia, ma poi è arrivata Madison e lui si è staccato molto da me, come ragazzo intendo, e io ho capito che non potevamo che essere amici. Poi Madison è partita e lui ha riprovato ad avvicinarsi a me. Siamo stati scopa-amici per tipo tre mesi, ma poi è arrivata Hanna." Fa una smorfia "e il nostro rapporto è diventato di profonda amicizia. Ora ci confidiamo a vicenda, non abbiamo più segreti"
"Anche io avevo un rapporto simile con il mio migliore amico, ma non ci sono mai andata a letto" lei ride. "Anzi, se ti devo dire la verità non riuscirei nemmeno a baciarlo in bocca"
"Perché sei una mollacciona"
"Non è vero"
"Sì che lo è"
"Per caso disturbo?" Interviene il professore "no, perché avvisatemi che vi vado a prendere due caffè, una bella brioche.."
Scoppiamo a ridere
"A mi prendete pure in giro?! Bene, Collins, Rinaldi, per domani voglio un tema lungo quattro fogli minimo sulla storia della Spagna, tutto in spagnolo."
"Per domani?"
"Quattro fogli?"
"Avete capito bene. E se non me lo consegnate, metterò un bel 2"
Io e lei ci guardiamo e poi fissiamo il professore.
"Ma.." Si lamenta Mia
"Vogliamo fare 8 fogli minimo?"
"Ma.."
"10?"
"Vanno più che bene 4" intervengo io.
L'insegnante sorride e torna alla cattedra.
"Questo è fuori." Sussurra Mia.
"La penso come te."
"Quante fogli! Ti rendi conto? Niente giro in centro con Cameron e Nash"
"Niente riposino pomeridiano"
"Asociale"
"No, si chiama stanchezza"
"Mio nonno fa il riposino, e ha 84 anni."
"Bene, io ne ho 16 e lo faccio."
Scoppia a ridere.
La campanella suona e subito Mia si alza.
"Ora di pranzo finalmente! Stavo morendo di fame!"
"Strano..."
"Ehi! Io sono ancora magra!" Dice toccandosi la pancia. Io rido
"E tu dimmi, Olivia, mangi?"
"Tanto"
"Sei anoressica"
"Non è vero"
"Sì che lo è"
"No."
"Si"
"No"
"Vogliamo continuare così per tutta la pausa pranzo, oppure ci alziamo, corriamo a mensa e andiamo a mangiare?"
"Preferisco decisamente la seconda opzione"
"Come immaginavo, anche perché io lo avrei fatto lo stesso" sorrido.
Raccolgo le mie cose e insieme a lei esco dalla stanza.
Vado verso sinistra.
"Holly, ha sbagliato direzione!" Urla Mia.
Vi volto e... Sbam!
Mi ritrovo per terra.
"Ma sei fuori?" Urla una ragazza.
Mi fa malissimo un braccio. Alzo il capo e...
No, non lei....

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