Why?

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"Cosa abbiamo intenzione di farne?" chiese Harry tirando l'ennesimo calcio al corpo inerte di Jason.
"Piantala di tirargli calci" disse Justin. Si era seduto per terra tenendosi con la mano sana il braccio ferito. Era distrutto; lo si capiva dall'incurvatura delle sue spalle.
"Buttalo in mezzo al bosco e andiamocene. Pensaci tu." aggiunse, lanciandomi un'occhiata vveloce che pensai di essermi immaginata.
"Il prima possibile" aggiunsi io.
Questa calma mi sembrava troppo strana per i miei gusti. Sembrava la tipica calma prima della tempesta, ma ignorai questa strana sensazione e mi sedetti per terra, lontana dal corpo morto di Jason e abbastanza distante da Harry e Justin.
Ora che Jason era morto, come avrei fatto per avere notizie su mio padre? Come facevo io, a sapere che sarei tornata a casa sana e salva?
Guardai i miei due accompagnatori, che stavano discutendo su che fine far fare al cadavere del loro capo, e pensai a cosa avrei potuto dire alla polizia una volta tornata a casa.
Stava iniziando a dispiacermi, farli andare in prigione. Forse... scossi la testa. Se mai sarei andata a casa.
Che si trovava in Ontario.
Che vita strana.
"Mare?" mi chiamò Justin. Alzai lo sguardo, sentendo il cuore bloccarsi per un minuto a sentirlo pronunciare il mio nome.
"Ehm... sali, torniamo al rifugio" disse. Mi alzai di malavoglia.
Volevo dormire.

Daemon's pov

Guidavamo da ore, e prima di partire Harry mi aveva fatto qualche medicazione al braccio, e una volta arrivati al rifugio mi sarei medicato meglio e con più attenzione.
Non era la prima volta che mi succedeva.
Ero ancora scosso dalle parole di Jason, e mi frullavano nella testa ininterrottamente da ore. Pensavo di scoppiare da un momento all'altro.
Come avevo potuto essere così stupido? Mi ero fatto sfuggire un particolare così importante!
Forse non me ne ero accorto perché ero troppo impegnato ad essere innamorato di Beth.
Guardai America dallo specchietto retrovisore, addormentata con la guancia appoggiata nella mano. Se adesso Beth fosse ancora viva, come starebbero le cose?
"Justin?" Styles mi chiamò.
"Cosa?" domandai seccato.
Jason aveva ucciso i miei genitori... E Beth.
"Ho... Ho sentito quello che ha detto Jason-"
"Non ne voglio parlare" lo liquidai in fretta. Erano le sei del mattino, e gli occhi mi si stavano chiudendo.
Il silenzio regnò per qualche secondo, prima che Harry rompesse ancora.
"Sei stremato. Ti do il cambio"
Lo liquidai con un gesto della mano. Ero stanco, distrutto, ma non avrei mai permesso che la mia salute fisica facesse provare pena alle persone intorno a me. Ero abituato a situazioni del genere, ero abituato alla merda che ero, non era niente di nuovo per me. Ero sempre uscito vincitore da ogni cosa, quella volta non sarebbe stato diverso.
Passarono altre due ore. La stanchezza incombeva su di me sempre di più, man mano che il tempo passava, ma per una questione di orgoglio continuavo a rifiutare i tentativi di Styles di prendere il mio posto al lato del guidatore.
America si svegliò attorno alle dieci, e ormai avevamo superato il confine con il Quebec e ci stavamo avvicinando al rifugio.
La guardai dallo specchietto retrovisore stiracchiarsi, portarsi dietro alle orecchie i capelli e guardarsi intorno con aria assonnata.
Era fottutamente bella.

Ci trovavamo in una piccola cittadina a nord di Toronto, in entrambi i lati della strada c'erano negozi di tutti i tipi. Mi guardai intorno e tornai a guardare Mare dallo specchietto. Le occhiaie erano evidenti, le guance incavate, gli stessi vestiti da giorni e chissà da quanto non si lavava.
Presi un gran respiro e, cercando di non addormentarmi cercai un posto dove potermi fermare, per andare a mangiare qualcosa, per dormire, per comprare qualcosa ad America.
"Ehi, ben svegliata! Come stai?" Le chiese Harry pimpante.
Volli tirargli una sberla. La vedi? Non sta bene, cazzo. Che domanda di merda.
Cercai di non guardarla ma non resistetti. Un barlume di tristezza passò nei suoi occhi mentre di portava il dito indice tra le labbra, ma poi sforzò un sorriso: "Meglio".
Continuai a guardarla. Non era un cazzo vero.
Quando i nostri occhi si incontrarono nello specchietto, distolsi subito lo sguardo.
Parcheggiai davanti ad un negozio di abbigliamento.

Daemon | j.b |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora