Una luce bianca, che mi portò a richiudere subito gli occhi. Sotto di me sentivo il morbido di un materasso. Dov'ero? Come ci ero arrivata? Non ricordavo cosa mi avesse portato in quel letto.
Mi guardai intorno. Una finestra, una porta, un tavolino in un angolo con poche cose poggiate sopra e un insopportabile odore di disinfettante. Una stanza d'ospedale. Questo mi suggeriva la mia mente. Ma come ero arrivata in ospedale?
Provai a mettermi seduta, ma un improvviso odore alla testa bloccò a metà strada il mio intento. E insieme al dolore riaffiorarono anche i ricordi: la lezione di danza, le pirouettes, il dolore alla caviglia, l'impatto con il pavimento e poi nient'altro che buio, tutto nero.
Mi lasciai ricadere pesantemente sul cuscino, provocandomi un'altra fitta di dolore.
Il silenzio era assoluto, riuscivo quasi a sentire il battito accelerato del mio cuore che rischiava di uscirmi fuori dal petto mentre un solo, martellante pensiero occupava la mia mente.
Sarò in grado di ballare con il mio idolo?
Non avevo ancora provato a muovere le gambe. Non sentivo alcun tipo di dolore, a parte quello alla mia testa e questo mi faceva ben sperare.
Provai di nuovo a mettermi seduta, questa volta più lentamente.
Quando riuscii nell'impresa e guardai la mia caviglia sinistra, involontariamente emisi un lamento e dovetti fare appello a tutta la mia forza di volontà per non scoppiare in lacrime.
Un' ingessatura.
Una cosa così non va via in tre giorni.
Volevo chiamare qualcuno, chiedere spiegazioni, volevo sapere quanto fosse grave. Ma la mia voce era sparita, non riuscivo a pronunciare una sola parola.
Proprio in quel momento la porta si aprì. Vidi entrare mia madre seguita da un'infermiera che appena mi vide, con un sorriso a trentadue denti, esclamò:
《 Oh bene, ti sei svegliata 》
La guardai e il sorriso le morì sulle labbra. L'espressione del mio viso diceva tutto.
Mia madre si avvicinò lentamente, quasi come se tenesse di potermi fare esplodere con un solo movimento di troppo. Con una mano mi carezzó la guancia e si sedette sulla sponda del letto.
《Cosa mi è successo? 》riuscii a dire con un filo di voce.
《Ho ricevuto una chiamata dalla tua insegnante di danza, mi ha detto che ti stavano portando in ospedale. Ho lasciato tutto e sono corsa qui. Sei caduta mentre ballavi, hai battuto la testa ed è per questo che hai perso i sensi, ma fortunatamente non è nulla di grave》disse accennando un sorriso.
L'infermiera era ancora lì che ascoltava. Avrei voluto cacciarla via. Invece guardai mia madre negli occhi e non ci fu bisogno di parole. Capí subito cosa volevo, qual era la risposta che cercavo.
《È una frattura. Dovrai portare l'ingessatura per un mese》.
Fece una pausa che io non mi preoccupai di riempire in alcun modo.
《Mi dispiace Aly, vedrai che ci saranno altre occasioni, avrai altre opportunità. Non devi abbatterti.》
Annuii senza un minimo di convinzione. Ero consapevole che non c'era alcuna possibilità che si ripresentasse l'occasione di ballare in un video di Tiziano. Certo, sarebbero usciti altri singoli, ci sarebbero stati altri video, ma se già aveva scelto di ballare in questo non poteva farlo anche in tutti gli altri. Non poteva fare tutti video simili tra loro. Mi avevano scelto questa volta ed io ero sicura che non lo avrebbero fatto di nuovo.
《Vado a compilare i moduli per farti dimettere e torniamo a casa, va bene?》
Annuii, di nuovo.
Mia madre e l'infermiera lasciarono la stanza e appena la porta ai chiuse non riuscii più a trattenermi. Scoppiai a piangere, singhiozzavo senza alcun ritegno. Avevo perso l'unica cosa bella che avevo trovato in questa città.
Sentivo la testa scoppiarmi, avrei voluto addormentarmi e dimenticare tutto. Perdermi nell' incoscienza. Un sonno senza sogni, anche perché ormai il mio unico sogno si era distrutto.*spazio autrice*
Ciao a tutti. Ecco a voi l'undicesimo capitolo, spero vi piaccia. Dal prossimo capitolo la storia non sarà raccontata più solo dal punto di vista di Alyssa. Spero la cosa non vi dispiaccia.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino. =D
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Amore, gioia, dolore...tutto!
ФанфикQuesta è la storia di una ragazza come tante altre, con la sua semplice vita, le sue abitudini, i suoi hobby e le sue passioni. Una di queste è l'amore incondizionato per Tiziano Ferro, il cantante della sua vita. Ogni giornata procede uguale all'al...