CAPITOLO 15

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Alyssa Pov's
Non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno. L'attesa è sembrata durare un'eternità, ma finalmente il 23 Dicembre è arrivato e riabbracceró la mia migliore amica.
In questo lasso di tempo sono successe un pó di cose.
Il gesso finalmente è sparito, ho ripreso le lezioni di danza anche se non posso ancora eseguire tutti gli esercizi. La mia amicizia con Emma e le altre ragazze si è consolidata e ultimo ma non ultimo, è arrivato alla scuola di danza un ballerino. L'unico ragazzo della classe. E devo dire che la sintonia che è nata tra noi è davvero molto forte.
Ci sentiamo ormai da un pó e spero che la cosa possa evolversi al meglio.
Questo ha reso felice anche la mia incontentabile sorella, che grazie a ciò ha completamente dimenticato la questione Flavio, di cui aveva continuato a parlarmi nei giorni successivi alla sua inaspettata visita.
Insomma, tutto va come dovrebbe andare.
La casa è tutta addobbata in tema natalizio, i regali sono già sotto l'albero pronti per essere scartati, e si respira un'aria di gioia e serenità.
Amo il Natale.
《Alyssa andiamo, l'aereo di Luana atterrerà tra poco》mi dice mio padre.
《Sono già pronta. È tutto pronto》dico con un sorriso a trentadue denti.
Saliamo in macchina ed io subito accendo la radio.
"Ho un segreto..."
La sua voce mi riempie le orecchie, il cuore e l'anima.
A volte penso che queste non siano semplici coincidenze, a volte penso che lui in qualche modo sa quando ho bisogno di averlo vicino. È quasi come se mi dicesse "Io ci sono, sempre".
Può sembrare una cosa stupida ma è una cosa che mi tranquillizza, mi rasserena, che mi fa sentire meglio.
Arriva sempre al momento giusto, con la canzone giusta.
E non posso fare altro che pensare che oggi l'amore è davvero una cosa semplice.

Dopo un pó di tempo arriviamo all'aeroporto. È pieno di gente e temo quasi di non riuscire a trovare Lou in mezzo a tutte queste persone.
L'agitazione sale, non riesco a stare ferma nonostante mio padre continua a ripetermi di calmarmi. Ma non posso calmarmi. Non vedo la mia migliore amica da quasi quattro mesi. Come faccio ad essere calma?!
《Alyssaaaaaaaa!》
Sento una voce urlare il mio nome e sono certa che sia la sua voce, la riconoscerei tra mille.
Mi volto e la vedo.
Corre come un fulmine verso di me, ad un certo punto lascia andare la valigia e si fionda tra le mie braccia.
Finalmente posso riabbracciarla. È di nuovo con me. Respiro il suo profumo, che mi è tanto mancato, e la stringo forte.
In quell'abbraccio ci sono tutti i giorni in cui siamo state lontane, giorni che in questo momento sembrano non essere mai trascorsi.
Ci stacchiamo, ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere, talmente tanto da iniziare a piangere. Le persone che sono intorno a noi ci guardano, ma non c'importa. Siamo finalmente insieme.
Appena torniamo a casa la faccio sistemare nella mia stanza, a cui abbiamo aggiunto un letto.
Ci sediamo e subito lei dice:
《Devi raccontarmi tutto su questo famoso ballerino e poi devi assolutamente farmelo conoscere. Deve avere la mia approvazione, altrimenti non se ne fa nulla.》
Scoppio a ridere e lei fa lo stesso.
《Ti ho già detto tutto quello che c'era da dire. Per ora siamo solo buoni amici》le dico.
《Solo buoni amici? Non ci credo nemmeno se lo vedo. Ma a te piace?》ribatte lei con un sorrisino davvero poco rassicurante.
《Bhè..sì. Sì, mi piace》rispondo.
《Sono sicura che anche tu piaci a lui, altrimenti non ti scriverebbe così spesso. Ma ricorda: deve avere la mia approvazione prima di poter anche solo sfiorare la mia amica》dice facendo l'occhiolino.
《Quanto mi sei mancata Lou》.
L'abbraccio, felice che non sia cambiato nulla, che sia tutto come prima.

Flavio Pov's
È da più di due settimane che sono tornato a casa, a Latina. E con me è tornato anche Tiziano.
Da quando è qui è più rilassato, più sereno.
Ama il suo lavoro più della sua vita, per questo mette tutto se stesso in ogni singola cosa che fa, ma è per lo stesso motivo che nei periodi più intensi si stanca troppo. Fisicamente, mentalmente ma soprattutto emotivamente.
Da quando siamo tornati a casa tutta la stanchezza è scomparsa e sembrano essere scomparsi anche i suoi mille pensieri.
Ultimamente era spesso distratto, spesso sovrappensiero, e sono sicuro che non era solo per lavoro, anche se lui si è sempre ostinato a dirmi che era così ogni volta che gliel'ho chiesto. Non per questo mi sono arreso, continuerò ad insistere finché non mi dirà cos'è che lo preoccupa, cosa gli passa per la testa.

Domani è la vigilia di Natale, faremo una cena di famiglia tutti e quattro insieme come ai vecchi tempi. Più tardi ci raggiungerà il migliore amico di Tiziano e insieme aspetteremo il Natale.
Penso alla tranquilla, ma meravigliosa Vigilia che mi aspetta quando sento il cellulare vibrare.
Un nuovo messaggio. È di mio fratello.
"Raggiungimi al solito posto. Ti aspetto."
Non ho proprio voglia di uscire di casa. Cosa potrà mai volere?
Velocemente mi infilo le scarpe e un cappotto ed esco.
Il solito posto è un piccolo parco che si trova dietro casa, è sempre vuoto, non ci va mai nessuno e a parte tanti alberi, erba incolta e qualche panchina non c'è più nulla.
Potrebbe sembrare un posto desolato ma è perfetto per noi, per quei momenti in cui vogliamo stare da soli, in cui non vogliamo essere disturbati da nessuno.
Dopo cinque minuti sono sul posto e lo trovo seduto sulla solita panchina. Appena mi vede si alza. Quandolo raggiungo, inaspettatamente, mi abbraccia. Non che tra noi non ci fosse contatto fisico, abbiamo un meraviglioso rapporto e il nostro affetto ce lo dimostriamo in tutti i modi possibili, ma questo slancio improvviso non me lo aspettavo, in fondo ci eravamo salutati appena un'ora prima.
《Tiziano, tutto bene?》chiedo incerto.
《Certo, benissimo》mi risponde lui con un sorriso appena accennato.
Ci sediamo e dopo qualche minuto di silenzio Tiziano inizia a parlare, inizia a chiedermi cose futili, cose che non aveva senso chiedere, soprattutto dal momento che per ora vivevamo sotto lo stesso tetto.
Lo guardavo, senza ascoltarlo. Perché sapevo che eravamo lí per un motivo. Sapevo che quelle erano solo inutili chiacchiere. Giri di parole.
Tiziano stava girando intorno al nocciolo della situazione, ed era una cosa che non faceva mai. Di solito andava dritto al punto. Iniziavo a preoccuparmi.
《Tiziano, basta. Inutile girarci intorno. Dimmi perché siamo qui》sbottai all'improvviso.
Lui si bloccò a metà frase. Sospirò.
《Hai ragione》mi disse, guardandomi con un'espressione seria. Un'espressione che conoscevo fin troppo bene.
Il cuore iniziò a martellarmi nel petto.
《Flavio...c'è una cosa di cui devo parlarti. C'è una cosa che devi sapere》.

*spazio autrice*
Ecco qui un nuovo capitolo. Come sempre vi chiedo: cosa ne pensate?
Tra Alyssa e il ballerino nascerà l'amore? E cos'è che Tiziano deve dire a suo fratello?
Scrivete in un commento le vostre opinioni.
Al prossimo capitolo ;)

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