CAPITOLO 33

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Pov's Tiziano
Come si può arginare il mare in tempesta che hai dentro? Come lo spegni questo incendio?
Mi affido a quello che di bello esiste e lascio fuori tutto il resto, o almeno ci provo.
Trovo la pace in una sequenza di note, in una sequenza di parole. Nella mia testa la melodia risuona. Riesco a distinguere ogni strumento, ogni singolo suono. Tutto è al suo posto, tutto è perfetto. Il mondo, lì fuori, va veloce. Nella mia testa invece ogni cosa ha un suo tempo e un suo spazio. Anche la canzone ha un suo tempo, per quanto riguarda il suo spazio adesso è questo foglio bianco, dopo sarà un cd, dopo ancora il cuore di coloro che vorranno accoglierla nella loro vita. E se aiuterà anche una sola anima, saprò di aver fatto qualcosa di buono.
Come posso arginare il mare in tempesta che ho dentro? Come lo spengo questo incendio?
La musica è la risposta. Ora e per sempre. L'unica certezza.
Mette ordine nei miei pensieri, nella mia anima e nel mio cuore.
È un'illusione, un'idea che presto o tardi prenderà forma, o forse resterà su questo foglio bianco per sempre, senza riuscire a trovare il suo posto nel mondo. Ma se anche così fosse, sarebbe sempre e comunque importante, perché in questo momento questo susseguirsi di note e parole hanno calmato il mare e spento il fuoco.
Mi emoziono sempre di fronte al potere della musica, non c'è soluzione, non c'è via di scampo. Non puoi scappare dalla musica, lei ti avvolge, ti entra dentro, ti invade. E quando nasce la canzone è come se tornassi a respirare dopo un lungo periodo di apnea. È il ritorno alla vita. La musica mi rende vivo, capace di cogliere ogni sfumatura e emozione, e tra le tante, l'amore.
L'amore è il sentimento che muove ogni mio gesto, che dà voce ai miei pensieri, perché l'amore non può essere classificato, catalogato o definito. È libero. L'amore è la libertà più grande che abbiamo, ed è per questo che bisogna imparare ad amare e ad amarsi incondizionatamente.
"Ti amo".
Come posso ignorarlo? Mi è impossibile. È il suo modo per dirmi "ti prego, vieni da me". È il suo modo per tirarmi fuori da quel vortice che ogni tanto mi trascina giù. Lui lo sa sempre quando arriva e ogni volta riesce a tirarmi su e non mi permette di sprofondare.
Lascio lo studio e raggiungo la camera da letto, apro senza bussare perché so che mi sta aspettando.
《Perché mi hai mandato un messaggio quando potevi dirmelo di persona facendo solo due passi?》chiedo, anche se il motivo lo conosco bene.
《Volevo che fossi tu a venire da me》risponde Alessandro, facendomi segno di raggiungerlo sul letto.
Mi sdraio al suo fianco e subito le sue braccia mi avvolgono. Con un unico movimento è sopra di me e mi sorride.
《Sono felice che tu stia meglio》mi dice.
《Io non te l'ho mai detto, e non ti ho nemmeno mai detto di star male》rispondo.
《I tuoi occhi dicono molte cose, più di quanto immagini》.
《Ti amo》gli sussurro.
Le sue labbra si fiondano sulle mie, poi si spostano sul mio collo. Non è difficile immaginare cosa accadrà di qui a poco. La voglia di appartenergli e di sentirlo mio aumenta ogni secondo di più.
《Ehi, ma che cavolo..?》esclama Alessandro, sollevandosi di scatto.
Inizialmente non capisco il motivo del suo comportamento, ma poi vedo il musino di Carla spuntare alle sue spalle e tutto mi è chiaro.
《Non potevi chiudere la porta?!》
《Vieni qui cucciola》la chiamo, lei non se lo fa ripetere due volte e zampetta fino a me.
《Il tuo cane ci ha appena interrotti e tu sei lì a farle le coccole?》mi dice Alessandro.
《Non ti arrabbiare con lei, fa parte della famiglia. Vero piccola?》dico,continuando ad accarezzarla.
《Dovresti trovarle compagnia》
《Non prenderemo un altro cane》rispondo.
《Tiziano mi dici perché adesso ti sei rabbuiato?》mi chiede.
《Pensavo a...》ma non lo dico, scuoto la testa cercando di scacciare via quel pensiero.
《So a cosa stai pensando...》dice appoggiando la sua fronte alla mia《...e ce la faremo. Te lo prometto!》.

Pov's Flavio
Un suono fastidioso mi giunge alle orecchie. È la sveglia.
Allungo una mano per spegnerla, ma ci riesco solo dopo un paio di tentativi.
Alyssa è accoccolata sul mio petto, le scosto i capelli che le sono ricaduti sul viso. Resterei a guardarla per ore, ma purtroppo non si può.
《Aly svegliati》le dico piano, ma tutto ciò che ottengo è un mugolio.
《Aly dai, svegliati》ritento, questa volta scuotendola leggermente e finalmente sembra capire.
Si strofina gli occhi, e giuro la riempirei di baci, sembra una bambina.
《Ma che ore sono?》chiede schiacciando la faccia nel cuscino.
《Le sette》rispondo.
《Le sette?! Tu sei pazzo, è troppo presto!》dice, e si volta dall'altra parte.
《Lo sai, devo andare a lavoro e non posso fare tardi》
《Come a lavoro?》dice mettendosi seduta 《oggi è giorno festivo e poi volevo stare con te》
《Oggi mi tocca andare dal momento che ieri ho chiesto un giorno di permesso e comunque sarà solo per mezza giornata, avremo tutto il pomeriggio da passare insieme, appena finisco sono da te. Promesso》le dico.
《Per che ora devi essere lì?》mi chiede.
《Per le otto e mezza, quindi direi che abbiamo qualche minuto solo per noi》le sorrido.
《E dimmi, cosa vorresti fare in questi minuti?》mi sorride lei a sua volta.
《Mhh》faccio finta di pensarci《per esempio questo》le dico, e la bacio.
Il suo sapore, la morbidezza delle sue labbra, il suo corpo che brucia contro il mio. È tutto reale.
《Il tuo cellulare continua a squillare》mi dice ad un tratto.
《Ha smesso》le dico, ma appena un secondo dopo riprende a squillare.
《Dovresti rispondere, potrebbe essere importante. Tranquillo, io non scappo》dice ridendo.
Di malavoglia prendo il cellulare e rispondo.
"《Cosa vuoi?》
《Buongiorno anche a te fratellino》mi risponde Tiziano.
《Come mai una telefonata così presto? Successo qualcosa?》chiedo.
《No, assolutamente nulla》.
Stava per aggiungere altro ma viene bloccato da più colpi di tosse.
《Tiziano stai male?》chiedo preoccupato, e alla mia domanda Alyssa alza lo sguardo su di me, allarmata, dal momento che manca solo una settimana all'inizio del tour.
《No, sto benissimo. Se solo tuo cognato la smettesse di spruzzare deodorante ovunque starei meglio》mi risponde.
Non riesco a non ridere guardando l'espressione di Alyssa che mi guarda come se attendesse una sentenza di vita o di morte.
《Io muoio soffocato e tu ridi?!》
《Rido per la faccia di Alyssa. Morirebbe se saltassi qualche data》.
Non finisco di parlare che mi arriva una cuscinata in pieno viso. Dovevo aspettarmelo.
《Mi spieghi cosa ci fa Alyssa a quest'ora di mattina a casa tua?》mi chiede Tiziano.
《Ma gli affari tuoi?》gli rispondo.
《Sempre gentile, mi raccomando. Ah, quasi dimenticavo. Falle gli auguri da parte nostra, e volevo chiederti: la sorpresa è riuscita?》
《Sì, è andata meglio di quanto potessi sperare》rispondo felice.
《Mi fa piacere sentirti felice. Adesso ti lascio. Ti voglio bene Flavio》mi dice.
《Anche io, tanto》."

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