CAPITOLO 63

72 5 0
                                    

Pov's Alyssa
Ho ancora gli occhi chiusi quando allungo la mano e cerco a tentoni il suo corpo nella parte destra del letto, ma lui non c'è. Probabilmente si è già alzato, forse è anche già andato a lavoro, dovrei guardare l'ora ma si sta troppo bene così.
Lascio trascorrere ancora qualche minuto, ma poi arriva il momento di fare i conti con la giornata che mi aspetta.
Apro gli occhi e in un angolo del letto vedo un vassoio, lo tiro verso di me facendo attenzione a non far cadere nulla di quello che vi è all'interno: una brioche, un bicchiere di succo d'arancia, una piccola scodellina di macedonia ed infine una rosa rossa con un biglietto.
Sorridendo leggo il biglietto: Buona giornata amore. Ti amo, da sempre!
Gli mando subito un messaggio di risposta e visto che ci sono mando una foto di questa meravigliosa colazione ad Emma, riuscendo già ad immaginare la sua reazione.
Sto per addentare la mia brioche quando la sua risposta arriva. Un semplice "Sposalo!".
Lo farò le rispondo ridendo.
Dopo essermi gustata la mia colazione vado a fare una doccia calda, prendo dall'armadio uno dei miei completi migliori, mi sistemo i capelli nel miglior modo possibile e mi trucco, senza però esagerare. Dopo aver preso la mia borsa, contente tutto ciò che potrà servirmi, e le copie dei curriculum che ho stampato, sono pronta ad uscire.
Ho bisogno di un nuovo lavoro, quello che ho adesso è sicuramente un buon posto ma non voglio passare i prossimi anni della mia vita in veste di segretaria, quello che voglio fare è altro e per riuscirci devo necessariamente cambiare lavoro adesso.
Il mio sogno è quello di diventare un'insegnante di danza, da sempre unico amore della mia vita, e quindi devo muovermi in quella direzione.
Appena mi siedo in macchina il mio cellulare mi avvisa della presenza di un nuovo messaggio.
"Buona giornata e buona fortuna sorellina".
Sorrido.
È passata circa una settimana, giorno più giorno meno, da quando ho conosciuto Federico. È entrato nella mia vita come un uragano, senza risparmiarsi. Tra noi non c'è stato bisogno di tempo, tutto è successo in maniera naturale, come se ci conoscessimo da sempre.
Ripenso spesso a quel giorno che in un certo senso mi ha cambiato la vita, rendendola migliore.
*Inizio flashback*
Dopo averci fatto entrare in casa Federico ci presenta la ragazza che è con lui, ci dice che è sua moglie. Si sono sposati solo tre mesi prima.
Penso che se solo avessi saputo un po' prima della sua esistenza probabilmente avrei potuto partecipare ad un giorno tanto importante della sua vita.
All'inizio non è facile, ci sono così tante cose che vorremmo chiedere l'uno all'altra che non sappiamo da dove iniziare. Come si possono riassumere anni di vita in poche parole? La verità è che non si può, solo il tempo potrà riempire questi anni persi.
È lui a rompere ogni indugio chiedendomi della mia famiglia.
Così gli parlo a grandi linee di loro.
«Tua madre non sa che sei qui?» mi chiede.
«No, in verità noi non parliamo da un po'» ammetto, e senza pensarci troppo gli racconto ciò che è successo negli ultimi anni.
Lui mi ascolta senza staccarmi gli occhi di dosso, tranne quando parlo di Flavio, a quel punto il suo sguardo si sposta anche su di lui.
Alla fine mi dice: «Almeno ora hai capito perché non voleva che tu restassi a Milano. Non voleva che ti ritrovassi nella sua stessa situazione»
«So che il suo intento era quello di proteggermi, ma non credo sia stato il modo giusto» dico.
Dopodiché è lui a parlarmi un po' della sua famiglia, della sua infanzia, della sua vita.
Dice che fa l'architetto, gli piace viaggiare, ha sempre amato il tennis, sport a cui ha dedicato tanti anni della sua vita, gli piace tanto cucinare e altrettanto mangiare. È un fiume in piena ed io mi perdo alcune delle cose che racconta.
Quando smette di parlare guarda l'ora e solo in questo momento ci rendiamo conto che è ormai l'una del pomeriggio.
«Forse è meglio andare, abbiamo già disturbato abbastanza» dico a Flavio.
«Non andate via, avete un bel po' di strada da fare. Perché non pranzate qui?» dice Alessia, la moglie di Federico.
«Sì, vi prego restate» aggiunge lui.
Guardo Flavio e il suo sguardo mi dice "Fai come vuoi".
«Va bene, restiamo».
Il pranzo scorre in maniera molto più tranquilla, smettiamo di parlare delle nostre vite e affrontiamo argomenti più leggeri.
Scopriamo che Federico e Alessia sono di ottima compagnia, sono quel tipo di persone che sicuramente io e Flavio avremmo frequentato anche in mancanza di tutta questa situazione.
È pomeriggio inoltrato quando decidiamo di non poter più rimandare il rientro a casa.
Prima di andare via Federico mi lascia un biglietto.
«È il mio numero» dice «voglio tenermi in contatto con te, ho ancora tante cose da scoprire. So che ci vorrà tempo, ma voglio recuperare gli anni che abbiamo perso».
Gli sorrido e rispondo: «Sarà bello».
Dopo esserci salutati ci rimettiamo in macchina.
Per tutto il tempo non posso fare a meno di pensare a tutto ciò che è successo.
«Stai bene?» mi chiede Flavio ad un certo punto.
«Sì, bene» rispondo.
«Sicura?» chiede ancora.
«Sicurissima. Ho solo troppe cose da metabolizzare» gli dico.
Quando arriviamo a casa sembra di tornare in un altro mondo.
È solo un giorno ma mi sembra di averne vissuti almeno dieci.
«Vedrai, andrà meglio ogni giorno» mi dice Flavio.
«Sarà ogni giorno più bello» dico con un sorriso.
*Fine flashback*

È una giornata estenuante, perdo persino il conto dei colloqui che ho sostenuto. Sono davvero stanca e per di più a pranzo ho a malapena mangiato.
Quando rientro a casa sento un meraviglioso odore di cibo.
«Cosa bolle in pentola?» chiedo a Flavio che è impegnato ai fornelli.
«Il tuo piatto preferito» risponde.
«Com'è andata la giornata?» gli chiedo.
«Bene, è stata una giornata tranquilla. A te invece? Come sono andati i colloqui?» mi chiede.
«Indovina chi ha un nuovo lavoro?!» dico.
Lui mi guarda, lasciando perdere per un momento ciò che stava facendo.
«E me lo dici così?! Bisogna festeggiare» esclama entusiasta.
Mi stringe forte tra le braccia e mi dà un bacio.
«Sapevo che ce l'avresti fatta, non avevo dubbi» mi dice, poi mi guarda intensamente.
«Perché mi guardi così?» gli chiedo.
Lui sembra pensarci un momento, poi dice: «Perché ti amo».
Mi faccio bastare la sua risposta anche se so bene che dietro il suo sguardo si nascondevano altre parole.

*spazio autrice*
Eccomi con un nuovo capitolo!
Finalmente scopriamo qualcosa in più su Federico e vediamo Alyssa dare, pian piano, una svolta alla sua vita.
Ora vi chiedo... secondo voi a cosa pensava realmente Flavio alla fine del capitolo? Dai, sono curiosa di leggere le vostre opinioni!
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto!
Alla prossima! 😘

Amore, gioia, dolore...tutto!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora