CAPITOLO 9

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Mi ci volle un bel po' di tempo per realizzare il tutto, e nonostante la cosa fosse inequivocabile continuavo a non crederci. Pensai fosse uno scherzo, davvero di cattivo gusto, ma chi poteva mai farmi uno scherzo del genere? Nessuno, a parte la mia famiglia, sapeva niente delle audizioni. Mi imposi di ragionare, ma mi risultava davvero difficile. La mia mente era in tilt, non riuscivo a collegare pensieri e parole tra loro, tutto era sconnesso. Perché reagivo così? La giusta reazione sarebbe stata quella di mettersi a saltare e urlare per tutta la casa dalla gioia. Invece l'unica cosa che riuscivo a fare era stare immobile in uno stato di shock totale. Ero sì, felice, ma allo stesso tempo provavo una sensazione che non so descrivere, una sensazione che non era del tutto piacevole. Credo che, semplicemente, facevo fatica ad accettare che qualcosa di così meraviglioso potesse accadermi. Inconsciamente mi ero rassegnata al fatto che, avendo abbandonato la mia "vita precedente", questa non potesse portarmi nulla di bello, non fino a questo punto almeno.
Invece una cosa così bella era successa, ed era successa proprio a me. Quando raggiunsi questa consapevolezza, qualcosa in me si sbloccò e mi lasciai andare completamente. Piansi. Piansi fino a singhiozzare. Ma quelle che mi rigavano il viso erano lacrime di gioia. Gioia vera.
Ero indecisa se telefonare subito ad ognuno dei membri della mia famiglia e raccontare tutto o se aspettare il pranzo e dirlo a tutti insieme. Decisi per la seconda opzione, anche se avevo una voglia matta di gridarlo al mondo intero. Dentro di me stavo scoppiando. Dovevo assolutamente dirlo a qualcuno. Volevo condividere la mia gioia con qualcuno.
Presi il cellulare e senza esitazione composi il numero di Lou. Impiegai un po' per darle la notizia, dal momento che non riuscivo a mettere insieme le parole e tra una frase e l'altra c'erano i miei singhiozzi uniti alla mia risata. Se qualcuno mi avesse vista in quel momento sicuramente avrebbe pensato che avessi qualche rotella fuori posto. Ma poco importava, ero la persona più felice del mondo.
Quando riuscii a far capire tutto a Lou, la sentii strillare dall' altra parte della cornetta. Era davvero felice per me, lo sentivo. Nonostante la distanza continuava ad essere la mia unica e migliore amica.

Mancava ancora qualche ora prima che tutti tornassero a casa. Dovevo decidere come impiegare questo tempo. Di studiare proprio non mi andava, la mia concentrazione sarebbe stata pari a zero. Non sapevo davvero cosa fare, ma il non fare nulla era impensabile, sarei esplosa.
Non riuscivo a stare ferma nemmeno per un secondo. Dovevo muovermi. Le gambe mi portarono nella mia camera, presi un cd e lo inserii nel lettore. Musica a tutto volume. Cantare a squarciagola la mia felicità. Era questo ciò di cui avevo bisogno.

La prima a tornare a casa fu mia sorella che subito notò tutto il mio entusiasmo e mi chiese: 《 A cosa è dovuta tutta questa felicità? 》. 《Non ora, quando ci saranno tutti》 le risposi io. Inutile dire che mi assillò finché l'intera famiglia non fu seduta a tavola. E subito proruppe: 《Alyssa deve dirci qualcosa di bello a quanto pare》.
Sorrisi. 《 E' vero, devo darvi una notizia. Ricordate quando feci quelle audizioni? Ecco, stamattina mi sono arrivati i risultati e...》《Ti hanno preso?》 mi interruppe mia madre. 《Oddio Aly che bello!》 continuò mia sorella. 《Si, sono stata presa ma non è questo il punto. Se mi lasciate continuare vi spiego 》.
Quando calò il silenzio continuai. 《Le audizioni erano per un video musicale, io solo oggi ho saputo di che video si tratta, e ancora faccio fatica a crederci, è l'ultima cosa che mi sarei aspettata...》
《 Se non arrivi subito al dunque tua sorella scoppierà entro pochi secondi 》.
Questa volta era stato mio padre ad interrompermi.
Scoppiai a ridere. 《Ok, va bene. Sarò sintetica. Prenderó parte al video del prossimo singolo di Tiziano. Tiziano Ferro.》
Mentre pronunciavo queste parole, poggiai sul tavolo, in modo che tutti potessero vedere, il terzo foglio che stamattina avevo letto, del tutto ignara che mi avrebbero reso la persona più felice del mondo. Quel foglio su cui erano ben visibili tre lettere. Le tre lettere a cui io avevo dedicato tutta la mia vita: TZN.

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