Alyssa Pov's
Continuavo a rigirarmi nel mio letto senza riuscire a prendere sonno. Continuavo a pensare a quel messaggio e non sapevo cosa fare.
Ignorarlo o rispondere?
La mia testa mi diceva di lasciar perdere, ma un'altra parte di me mi diceva di rispondere.
In fondo erano solo degli auguri di Natale, sarei sembrata scortese non rispondendo. Che male c'era?
Presi il cellulare, erano già le 4.00.
Senza più pensarci scrissi il messaggio e lo inviai.
"Buon Natale anche a te.
-A"
Un messaggio semplice ed innocuo.
Non mi aspettavo una risposta, ma almeno adesso avevo la coscienza pulita e finalmente riuscii ad addormentarmi.Il giorno di Natale passò in tranquillità, anche se troppo velocemente.
Il 27 Lou avrebbe preso l'aereo che l'avrebbe riportata a casa, lontana da me. Non avremmo passato il Capodanno insieme. Sarei stata sola, di nuovo.
Il pensiero che lei presto sarebbe ritornata a casa mi metteva addosso una tristezza incredibile, ma cercavo di non darlo a vedere, altrimenti avrei solo peggiorato le cose.
In fondo c'era stata data la possibilità di passare dei giorni insieme, erano stati i più belli degli ultimi quattro mesi, ma per me non erano abbastanza. Erano passati troppo velocemente, non avevamo avuto il tempo di fare tutte le cose che avevamo programmato e sapevo che dopo mi sarebbe mancata ancora di più.
Non volevo separarmi di nuovo da lei.Il suo ultimo giorno di permanenza a Milano sembrò volare, e quando la vidi fare le valigie realizzai che saremmo state di nuovo lontane, senza sapere quando avremmo avuto la possibilità di rivederci.
Perché dovevano esserci tutti questi chilometri a separarci? Perché vedere la propria migliore amica doveva essere così complicato?
Quando l'accompagnammo all'aeroporto ripensai al giorno in cui ero andata a prenderla, alla felicità che provavo allora contrapposta alla tristezza che provavo in questo momento.
Era arrivato il momento di separarci, anche se non avrei voluto.
《La prossima volta sarò io a tornare a casa. Ci proverò, te lo prometto》le dissi.
《Non importa se sono io a venire da te o tu da me. L'importante è stare insieme, non importa dove. Possiamo anche incontrarci a metà strada》disse lei ridendo.
《Sei sempre la solita Lou!》.
E poi arriva quel momento in cui non trovi le parole, perché ogni parola sarebbe troppo poco, non sarebbe abbastanza.
Uno di quei momenti in cui vorresti dire tutto ma in cui non riesci a dire niente.
La abbracciai.
《Non voglio restare di nuovo sola》.
Lei si staccò da me e mi guardò.
《Anche se siamo lontane io non ti lascerò mai sola, lo sai. E comunque non mi sembra che ti manchi la compagnia. Non ti darò pace finché non mi dirai chi è F》.
Credevo avesse dimenticato quel messaggio, non ne aveva più fatto parola. E sinceramente anche io non ci avevo più pensato, e solo in questo momento mi resi conto di non aver ricevuto più risposta.
Stavo per controbattere con una scusa, quando una voce annunciò che mancava poco al decollo e che bisognava prendere posto.
《Devo andare. Ma davvero, credimi, non sei sola》.
La vidi allontanarsi, diventare un punto sempre più piccolo tra tanta gente, fino a scomparire del tutto.
Presi il cellulare. Un nuovo messaggio. Questa volta però nessuna F. Era di Alessio.
"Ti va di vederci? Aspetto una risposta, baci."
Sorrisi. In fondo Lou aveva ragione, non ero più sola.Flavio Pov's
Ero nel mio letto in uno stato di dormiveglia, una parte di me era già nel mondo dei sogni quando intravedo la porta della mia stanza aprirsi e una figura avvicinarsi a me.
Infilo la testa sotto il cuscino.
《Flavio alzati》.
È la voce di mio fratello.
《Cosa vuoi?》mi lamento.
《Cosa voglio? Penso che tu abbia qualcosa da dirmi》risponde.
Avevo sperato che dimenticasse la questione, ma cosa potevo aspettarmi? Stiamo parlando di mio fratello.
Adesso dovevo raccontargli tutto, altrimenti non mi avrebbe dato pace.
Controvoglia mi misi seduto e lo guardai, lui scoppiò a ridere.
《Cosa c'è di tanto divertente?》chiedo.
《Dovresti vederti. Hai una faccia! Sembri reduce da una sbornia. Rideresti anche tu vedendoti》mi disse continuando a ridere.
Presi il cuscino e glielo lanciai, ma lui lo prese al volo. Possibile che doveva sempre averla vinta?
《Dai, basta scherzare. Hai qualcosa da raccontarmi o sbaglio?》mi dice.
《Ho scelta?》chiesi, conoscendo già la risposta.
《Direi di no》rispose lui, come avevo previsto.
E quindi gli raccontai tutto. Di come avessi incontrato Alyssa la prima volta, dell'incontro-scontro che abbiamo poi avuto in quel bar, del suo infortunio, del fatto che fossi andato a casa sua e di come avessi avuto il suo indirizzo. Gli dissi anche che lei era una sua fan e che io non riuscivo a non pensarci.
Quando finii di parlare mi guardò e disse:
《Non dovevi fare una cosa del genere, non potevi avere accesso a quel tipo di informazioni. E comunque, a parte questo, non credi sia meglio togliertela dalla testa》
《So quello che stai pensando. Che potrebbe approfittarne. Lo sai, mi sono sempre tenuto lontano dal tuo mondo e da tutte le persone che, in un modo o nell'altro, ne facevano parte. Ma se la risposta fosse proprio lì, dove non l'ho mai cercata?》risposi io.
《Non lo so Flavio, ma non voglio vederti soffrir》mi disse.
Capivo la sua preoccupazione, anche io ci avevo pensato. Ma mi era impossibile togliermi dalla testa i suoi occhi. Non riuscivo a non pensarci.
《Promettimi che farai attenzione》aggiunse ancora Tiziano.
《Certo, come sempre》gli dissi io.
Continuava a guardarmi senza dire nulla, ma sapevo che qualcosa da dire lo aveva.
《Cosa c'è che non va?》gli chiesi.
《Sai che domani torno a Milano, e mi chiedevo se volessi tornare con me. Potremmo passare il Capodanno insieme e...》si bloccò, sospirò e poi riprese《e mi chiedevo se saresti disposto a conoscere Alessandro》concluse.
《Certo, sicuro. Ti ho già detto di sì, anzi potevi dirmelo prima almeno preparavo già la valigia》gli dissi sorridendo.
Il giorno dopo partimmo di buon ora e nonostante l'agitazione che avevo per questo fatidico incontro, non potei fare a menodi pensare che stando a Milano avrei potuto rivedere Alyssa, anche se Tiziano non era molto d'accordo.Era il 31 Dicembre quando Alessandro arrivò a Milano, a quanto pare avevano già programmato di passare il Capodanno insieme e ad essere sincero mi sentivo un pó il terzo incomodo.
Quando chiesi a Tiziano perché avrei dovuto incontrarlo proprio l'ultimo dell'anno, lui mi disse che era meglio chiudere l'anno così, piuttosto che iniziarlo e questo non fece che accrescere la mia agitazione.Ero solo in casa. Tiziano era andato a prendere Alessandro all'aeroporto. Era ormai questione di minuti e avrei finalmente potuto dare un volto alla persona che aveva fatto innamorare mio fratello, e che allo stesso tempo lo aveva tanto sconvolto.
Nella mia testa continuavano a susseguirsi ipotesi su ciò che poteva nascondere quell'uomo mentre la mia ansia cresceva ad ogni minuto.
Ad un tratto sentii la serratura della porta scattare e balzai in piedi.
Vidi entrare mio fratello seguito da quello che doveva essere Alessandro.
Finalmente lo vedevo. Era alto, un paio di centimetri in più rispetto a Tiziano, occhi verdi, capelli quasi neri, fisico asciutto.
Finalmente Alessandro aveva un volto.
《Alessandro lui è Flavio, mio fratello. Flavio lui è Alessandro》.
Ci stringemmo la mano, ci presentammo e non potei fare a meno di notare la felicità che traspariva dagli occhi di Tiziano.
Sorrisi.
《Vi somigliate in un modo impressionante》disse Alessandro.
《Giusto un pó》rispose Tiziano ridendo.
Ci accomodammo in salotto e dopo aver parlato del più e del meno Tiziano, rivolgendosi ad Alessandro, disse:
《Ti ho già detto quanto sia importante per me l'appoggio di mio fratello, quanto sia importante che lui venga a conoscenza della tua, anzi della nostra, situazione. È per questo che siamo qui》.
Alessandro sembrò in difficoltà. Non era una situazione facile per lui.
《Giusto. Flavio ti chiedo di ascoltare senza interrompermi, potrai fare qualsiasi domanda dopo, e ti chiedo di non giudicarmi troppo duramente》mi disse Alessandro guardandomi negli occhi, nei quali si leggeva tutto il dolore che gli costava fare una cosa del genere. Ma lo stava facendo per Tiziano, e di questo gli ero grato.
Il cuore acceleró i suoi battiti.
Era, infine, giunto il momento di scoprire la verità.*spazio autrice*
Ecco un nuovo capitolo.
Siete pronti per scoprire cosa si nasconde nella vita di Alessandro?
Cosa pensate possa essere?
Fatemi sapere le vostre opinioni e le vostre idee in un commento!
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Amore, gioia, dolore...tutto!
FanfictionQuesta è la storia di una ragazza come tante altre, con la sua semplice vita, le sue abitudini, i suoi hobby e le sue passioni. Una di queste è l'amore incondizionato per Tiziano Ferro, il cantante della sua vita. Ogni giornata procede uguale all'al...