''Beh,se lei non è Mrs.Orrore''(a/n Ho preferito lasciare Mrs come in inglese perché ''signorina'' in italiano sembrava brutto).Disse uno dei quattro ragazzi che mi circondavano.
I suoi occhi marroni brillavano di malizia,e aveva un'espressione beffarda dipinta in volto.Si chiamava Jimmy.Indossava dei pantaloni neri strappati e una canotta nera,il tutto coordinato alle scarpe.
Lui era uno dei miei bulli.Nel branco era il secondo in comando,il Beta,e alla sua sinistra si trovava il terzo in comando,caratterizzato dai corti capelli bruni.Erano tutti molto alti e molto orgogliosi,combattenti o guerrieri eccezionali,ed erano anche molto pericolosi...se si trattava di me.
Piagnucolai come Jimmy mi spinse contro gli armadietti.Cercai di non urlare,mordendomi la lingua con i denti.Provavo dolore.Era come se tantissimi aghi mi si fossero conficcati nella pelle e si spingessero sempre più in profondità uno alla volta,per farmi soffrire di più,ma non era la prima volta che mi capitava o che qualcuno mi bullizzava,e oramai dovrei essere abituata al dolore,ma no,non era affatto così,anzi,ogni volta era sempre peggio.
Guardai a terra,cercando di nascondere i miei occhi dai loro.Volevo piangere,ma non potevo dargli la soddisfazione di avere ciò che volevano.
Il corridoio era tranquillo,non c'era nessuno eccetto loro,ma,anche se qualcuno fosse passato di qui,non mi avrebbe di certo aiutato.
Frequentavo una scuola per lupi mannari,e dato che io ero l'omega,nessuno avrebbe mosso un dito per me...credo che picchiarmi fosse giusto.
Le lezione erano iniziate ben venti minuti fa,e io l'odia,sapendo che la mia assenza sarebbe stata registrata nella mia scheda.
Un sibilo lasciò la mia bocca non appena la mano di Jimmy si scontrò con la mia guancia.Una lacrima scese dai miei occhi come girai la testa.Misi una mia mano sulla guancia.Oh Dio,perché fanno questo?Le lacrime che cercavo disperatamente di nascondere dai loro sguardi iniziarono a scendere copiose sulle mie guance,e loro iniziarono a ridere di me.Il mio era un lamento silenzioso.Non sapevo cosa fare.Non sapevo come difendermi,e se l'avessi saputo e ci avessi provato,sarei morta all'istante.
Tuttavia,ero contenta che l'Alpha non fosse qui.Il modo in cui mi bullizza lui è peggio di tutti loro messi insieme:mi utilizza come sacca da boxe,e mi picchia in modo disumano,venendo da me quando deve sfogarsi,o è semplicemente arrabbiato.
''Signor Norther e signor Mick!''.La voce del preside rimbomba nel corridoio vuoto.''Lasciate immediatamente sola quella ragazza e andate in classe!''.
Prima di andarsene Jimmy Norther e il suo equipaggio gettarono a terra i mie libri mettendosi a ridere.Io cercavo di stare in piedi,scossa dai singhiozzi,e deglutì davanti all'accaduto. Il mio corpo iniziò a tremare proprio come mi abbassai a prendere i libri per terra.Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano,e mi alzai iniziando ad allontanarmi,ma capii che il preside era ancora lì.
Mi lanciò uno sguardo comprensivo,sospirando.Più volte mi aveva detto che voleva fare qualcosa ed aiutarmi,e tante volte io gli avevo ripetuto che non ce ne era bisogno.Sbattei le palpebre davanti al suo intenso sguardo azzurro,e gli passo accanto,socchiudendo gli occhi,incamminandomi verso la mia aula.
Bussai alla porta della classe,e tirai su il cappuggio,in modo tale che l'insegnante non avrebbe visto i miei occhi.
La porta si aprì ed io entrai,mentre nella classe aleggiava silenzio.
''Signorina Cole,perché è in ritardo?''.Disse l'insegnante femminile con la sua solita voce morbida.
''Ho dormito troppo...''.Dalla classe si alzò qualche risatina,e sentii l'insegnante sospirare mentre mi scrutava con i suoi occhi grigi,attenti.
''Va bene,siediti ora...ma tieni presente che dovrò mettere sul registro il tuo ritardo.''.Annuii.
Iniziai ad avviarmi verso il mio posto alla finestra,ma mentre camminava un ragazzo sporse il piede dal banco,facendomi cadere per terra,picchiando la fronte contro il freddo pavimento.
La classe scoppiò a ridere,mentre io gemevo dal dolore.
''Oh mio Dio,Annabel!Stai bene?''.La signorina Ralf mi aiutò raccogliendo i miei libri dal pavimento.?''Stai bene?Vuoi che ti porti in infermeria?''.Mi chiese gentilmente,ma io scossi la testa,andando a sedermi al mio posto.
Le lacrime volevano scendere dai miei occhi ma provai a trattenerle,anche se con grande fatica.
''Calmati,e inizia a lavorare''.Mi dissi con fermezza.La classe finì di ridere,anche se c'era qualcuno che non riusciva proprio a smettere.Non ci feci caso,e prestai attenzione al foglio che Mrs.Ralf mi aveva messo sul banco,cercando di risolvere l'equazione.
La campana suonò,ed io aspettai ad essere l'ultima ad uscire dall'aula.
L'ora era stata un inferno:i miei ''compagni'' continuavano a tirarmi cartacce,matite e gomme che atterravano sulla mia testa,già dolorante e pulsante di suo.
Ora avevo IT(a/n per chi non lo sapesse è tecnologia) e dovevo scendere al piano sottostante.
Mentre camminavo per il corridoio quasi vuoto,una voce mi chiamò.
''Annabel!''.Mi voltai e vidi Marisa:la mia unica amica.Sospirai felice e un sorriso radioso si aprii sul mio volto come la abbracciai,quasi fosse la mia unica speranza...e forse lo era realmente.
Era stata in ospedale a causa della sua gamba:se l'era rotta perché era accidentalmente caduta dalle scale senza guardare dove andava.Doveva tenere il gesso per ude settimane,e poi poteva toglierlo.
''Oh Dio,quanto mi sei mancata...''.Sussurrò nelle mie orecchie.
''Non mi hai vista per un solo giorno''.Ridacchia leggermente,allontanandomi da lei e sciogliendo l'abbraccio.I suoi capelli castano chiaro erano raccolti in una morbida coda di cavallo,che metteva in evidenzia i suoi occhi marroncini.Era davvero molto carina,e aveva già trovato il suo compagno.Era fra i guerrieri del branco,ma non era nel gruppo di Alexander,e di ciò ne sono veramente grata,anche perché lui era molto gentile con me,ma c'era solo un piccolo problema:suo fratello era Jimmy Norther.
A volte,quando vado a casa sua,mi devo sempre nascondere se scopre che sono in casa sua,e Mrisa cerca di intrattenerlo con un argomento,lasciandolo,però,arrabbiato.
''Vieni,andiamo a lezione...''.Dice,mentre mi prende per un polso ed inizia a camminare.
''Cosa ti hanno detto i medici?Pensavo che saresti dovuta restare in ospedale per un'altra settimana...''.
Lei annuì con la testa.''Si,ma ho pregato i miei di farmi venire a scuola prima...non potevo saltare altre lezioni,e non ce la facevo a stare senza te...Volevo parlare con la mia cara amica di persona!''.Disse,facendomi sorridere.
A volte,quando lei è qui,alcuni membri del branco fanno a meno di picchiarmi,altri,invece,continuano,ma è comunque una sicurezza in più.
''Come sta Trevor?''.Chiesi,e vidi un barlume accendersi nei suoi occhi.
''Oddio!''.Esclamò gemendo.''Mi manca così tanto il mio bambino!Stare senza di lui per due giorni fa così male...''.Sospirò ed io alzai gli occhi al cielo.
Trevor,il suo compagno,era ad un corso di formazione che durava una settimana.Non era un corso importante,ma comunque necessario,e i compagno non potevano affatto andarci,o l'allenamento non sarebbe giunto a buon fine...
Mi guardò e mi fece un sorriso triste.''Un giorno,Annabel,troverai il tuo compagno,e sarà la cosa più bella di tutte...''.
Sospirai,e respinsi il pensiero.Chi vuole un Omega come compagno?Chi vuole un compagno senza genitori,senza famiglia,con un cuore spezzato,perennemente vittima di bullismo e brutto?Nessuno.
Quindi,che fare?Andare avanti nel dolore,o aspettare e sperare?
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Abandoned Mate|Italian Translation
WerewolfAnnabel Cole è l'omega del proprio branco.Lei è obbligata ad obbedire a tutti gli ordini che le danno o dovrà pagarne le conseguenze.Lei è una persona danneggiata con nessuno al suo fianco se non Marisa,la sua unica amica,ed è vittima di bullismo a...