Capitolo 14.

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"Bel lavoro oggi, ma sarebbe potuto andare meglio''.Disse Adam, mentre usciva dalla palestra.
Caddi a terra, esausta.
Il mio corpo era sudato e dolorante.
Può, il tuo corpo, farti talmente male da non riuscire a muoverti?
Si, può, e io ho.davvero bisogno di stendermi sul mio letto e restarci per un giorno intero.
Respiravo velocemente, e non riuscivo a calmarmi.

Sentii dei passi eccheggiare nel corridoio, e voltai la testa verso la porta per vedere Alpha Cora entrare.
Era vestita molto elegantemente.Indossava,infatti,una camicia bianca stretta infilata all'interno di una gonna nera, corta,e anch'essa stretta e indossava delle scarpe nere con un tacco molto alto.Portava anche una borsa beige.

Questo mi ricordò che oggi dovevo andare in azienda

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Questo mi ricordò che oggi dovevo andare in azienda.
O Dio,non oggi...
Saltai in piedi, e sibilai dal dolore per l'improvviso movimento brusco che aveva subito la mia schiena.
Cora era davanti a me, e mi fissava.
''Cosa ti é successo? ''.Chiese.
Scossi la testa:non avevo le forze per parlare, ma ci provai ugualmente.
''Adam''.Dissi, già senza fiato, e lei rise.
''Ho messo dei vestiti sul tuo letto, lavati, e poi possiamo andare''.Disse.
Annuii e lei se ne andò.
M'incamminai lentamente verso la porta del bagno, terrorizzata di potermi far male ancor di più di quello che già non ero.

Ieri, quando io e Theodore eravamo andati a prendere il cibo, avevo visto Sara seduta su una panchina tutta sola a mangiare il suo sandwich.
Mi era sembrata triste, e pareva non avesse nessuno con cui stare o nessuna parte dove andare.
Theodore mi guardava come se sapesse qualcosa, ma non aveva voluto dirmi niente, e io non gli avevo fatto pressione.
Troverò le risposte giuste quando sarà ora,e credo che le chiederò qualcosa domani, a scuola.

Una volta nella mia camera,chiudo la porta alle mie spalle e mi precipito in doccia.
Una volta lavata,indosso i vestiti che Cora aveva posato sul mio letto, ovvero una giacchetta beige con una gonna stretta del medesimo colore,un dolce vita nero infilato in quest'ultima e delle calze lunghe color carne.

Mi lego i capelli, e mi dirigo in cucina

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Mi lego i capelli, e mi dirigo in cucina.
Ero veramente affamata, nonostante avessi mangiato qualcosa alle cinque.
In cucina incontrai Theodore che mangiava una ciambella glassata direttamente dal contenitore.
''Hey''.Lo salutai.
Indossava un completo blu scuro e un paio di sneakers bianche.
Scommetto che l'Alpha l'ha obbligato a vestirsi in questo modo, ma lui non ha ovviamente ascoltato.
''Hey''.Rispose con la bocca piena, e io feci una faccia disgustata.
''Theodore''.Alpha Cora entrò in cucina,avvertendolo,e lui alzò gli occhi al cielo,uscendo fuori.
C'era molta gente in cucina,e questo non aiutava con la mia timidezza,ma avrei dovuto farci l'abitudine.
Andai a prendermi una ciambella glassata, e mi ritrovai affianco a Cora.
''...Ieri sera ha telefonato un branco''.Disse.
Gelai.
Tutti i miei muscoli erano in tensione, i miei occhi erano spalancati e faticavo a respirare.
Immediatamente,tutti i ricordi mi invasero la mente,e tutto ciò a cui riuscivo a pensare era lui.
Il dolore che lui e gli altri mi avevano causato.
Ripensai a tutte le persone che erano lì e che mi stavano a cuore.

Abandoned Mate|Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora