Capitolo 7.

22.3K 983 95
                                    

''Ciao''.Disse Marisa,sorridendomi.

Ero felice,perché era la prima notte che passavo senza provare il solito dolore,e,ora,mi sentivo a mio agio.

Mi sono svegliata un'ora prima a causa del mio lupo.

Pensava al suo compagno.

Mi chiedo se anche lui si sente come me.

Se avesse saputo che sarebbe stato così,lo avrebbe fatto?Per me?Per lui?Per noi?

Scuoto la testa:non devo pensarci.Non voglio pensarci.

Marisa era venuta a prendermi.

Era rimasta scioccata ma molto felice dal fatto che avessi una nuova stanza.

La guardai,mentre,in soggezione,si guardava attorno.

''Dannazione,Annabel!Questo è così bello!Sono felice che l'Alpha e la Luna siano qui.Ti stanno rendendo la vita molto più facile,e nessuno ti sta bullizzando,ora!''.

Feci un cenno col capo.''Già''.

Dopo un momento di silenzio,sospirò,sedendosi sul bordo del letto.

''Come ti senti?''.Chiese.

Sorrisi debolmente,capendo cosa intendesse.''Sto bene''.

''E' colpa del tuo lupo,non è vero?''.Sbottò e sospirò.

Feci un cenno con la testa.ma non dissi niente.

Si arrabbiò.''Quel brutto figlio di...''.Sollevai un sopracciglio,e sospirò.

''E' come un segnale di censura nella mia testa''.Sorrisi.

''Dio solo sa quanto voglia strangolarlo...Se solo non fosse Alpha...lo farei lo stesso,ma sarebbe una missione suicida''.Silenzio.''Dai,andiamo a scuola,è meglio''.

Corsi in bagno a farmi una doccia.

Quando finii,uscii,e scoprii che Marisa non era più nella mia camera.Doveva essere andata al piano di sotto.

Misi un paio di jeans neri,un cardigan blu,indossai delle scarpe basse,presi la mia borsa ed uscii.

Era proprio come ieri:tutti erano in cucina,ma non mi facevano niente,dato che Sandra era in cucina con le altre donne a cucinare.

L'unica persona che mancava era Alexander.

C'era Chelsea,e sembrava arrabbiata.

Chissà cos'è successo...

Andai a salutare Sandra.

Lei mi baciò la fronte e mi diede la mia colazione.

Andai a sedermi vicino a Marisa,e parlammo un po'.Io ero abbastanza spaventata,dato che tutti mi guardavano con disgusto,come per dire 'Cosa ci fa tu qui?'.

Stavo masticando la mia pancetta,quando un familiare profumo arrivò alle mie narici.

Proprio come avevo avvertito quell'odore,Alexander entrò,ma era...diverso.

Aveva delle borse scure sotto gli occhi,quasi come se non dormisse da giorni e i suoi capelli erano tutti spettinati,ma conservava ancora quell'aspetto elegante,anche se sembrava...addolorato?.

Ero preoccupata per lui,e il mio lupo avrebbe voluto consolarlo,ma sarebbe stata una cosa stupida,considerando quante persone sono qui presenti.

Spostai lo sguardo come i suoi occhi finirono nei miei.

Il suo arrivo mi aveva tolto l'appetito,e spinsi il mio piatto lontano da me.

Sentii Marisa sospirare,e doveva aver capito che non ero di buon umore,perché si alzò,dicendomi di andarcene.

Abandoned Mate|Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora